La sensibilità che il Governo vuole mettere in campo per il settore Ippico
Chi ci legge sa che ogni tanto “ci piace” sforare dagli argomenti del nostro quotidiano scrivere (per esattezza il gioco d’azzardo e tutto ciò che vi ruota attorno) e traslocare nel mondo dell’ippica per l’amore personale verso i cavalli prima di tutto ed anche per un settore senza dubbio dimenticato per anni.
Però, pare di percepire che non sia questo il pensiero dell’attuale Governo che oltre che occuparsi della ristrutturazione dell’intero settore dei giochi a livello nazionale, vorrebbe anche mettere mano al mondo ippico (finalmente) che ha bisogno di interventi istituzionali veri, ma anche di attenti esami di coscienza che devono coinvolgere i stupendi esemplari che fanno parte di questo mondo e dei suoi allevatori ed addestratori.
Mondo che sta soffrendo e non poco, che ha pochissime risorse economiche, e che è stato trascurato a lungo ed ingiustamente: considerato che proprio questo settore aveva portato il nome dell’Italia decisamente in alto a mezzo degli esemplari meravigliosi che i nostri allevatori sono riusciti a portare all’attenzione internazionale.
La gente dovrebbe tornare a frequentare gli Ippodromi
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Così, forse a causa del periodo estivo che ci piacerebbe vedere trascorrere dai cittadini anche negli ippodromi, all’aria aperta seppur decisamente afosa, nelle strutture ippiche che magari rivisitate potrebbero diventare punti di incontro per le famiglie e luoghi di socializzazione.
Modo alternativo di avvicinare i giovanissimi a questi stupendi esemplari che si lasciano avvicinare, accarezzare e conoscere per trasmettere la loro forza e la loro eleganza: in ragione di questo “ci piace” curiosare in cose affrontate recentemente nell’ultima Consulta per l’ippica che pare intenzionata a dipanare un gomitolo decisamente ingarbugliato e che riguarda la classificazione degli ippodromi, il calendario delle corse e la riforma delle scommesse.
Quest’ultimo argomento che indirettamente coinvolge il nostro consueto scrivere sul gioco d’azzardo e che riguarda anche questo ambito senz’altro ricercato da tanti scommettitori: ma per ritornare ai lavori della Consulta che si sono svolti al Ministero dell’Agricoltura dopo parecchi mesi, si vuole “entrare” nei commenti di alcuni dei rappresentanti delle associazioni e delle categorie presenti nella scorsa settimana.
Commenti che riguardano come anticipato sulla classificazione degli ippodromi ed i criteri per organizzare il calendario delle corse ippiche. Ma la prima sensazione “negativa” che si percepisce è la proposta di “tagliare” il 4% delle corse nel 2025 cosa che palesemente dimostra che ci si trova di fronte ad un’ippica “moribonda”, termine senz’altro forte ma che rappresenta lo stato di questo settore che pur si può considerare glorioso per quanto riguarda i nostri italici allevatori.
Eliminare le corse dei cavalli non è una buona soluzione
Quindi, non essendo stata trovata una “cura” od una soluzione alle problematiche equestri pare che la soluzione più semplice sia quella di eliminare un buon numero di corse: il che comporta sempre meno gioco e scommesse sicure sui cavalli, meno spettacolo e meno pubblico negli ippodromi che proseguono nel loro percorso di andare verso l’evanescenza, terribile fine di un mondo sportivo che decisamente non se lo merita.
Poi si dovrebbe anche parlare che esiste la volontà di promuovere un’ippica di qualità, altro elemento di discussione nella riunione della Consulta.
Dove però tutti i cavalli dovrebbero avere pari opportunità: cioè tutti i proprietari dovrebbero avere pari diritti e dignità in quanto non si può puntare su di un’ippica soltanto esclusiva, ma lo si deve fare verso un’ippica inclusiva e non per pochi.
I cavalli cosiddetti “inferiori” mantengono, comunque, una scuderia e per ciò è vitale che possano e debbano correre anche loro per mantenere la passione di tutti: evidentemente non possono esistere soltanto cavalli da Gran Premio!
Le scelte che dovranno essere fatte devono essere ben ponderate
Poi, per passare ai criteri di classificazione degli ippodromi sicuramente andrebbero applicati con maggiore attenzione e coscienza e così si avrebbero location adatte ad ospitare l’ippica: ovviamente tra i parametri che verranno applicati e che dovrebbero essere considerati indispensabili dovranno esservi le condizioni delle piste, ma non solo per la loro lunghezza ma per il loro stato di manutenzione, l’illuminazione ed infine saranno indispensabili i servizi per il pubblico e l’organizzazione.
Tra l’altro tutte cose queste sollecitate in diverso nostro scrivere quando si va a sottolineare che l’ambiente delle corse potrebbe essere un riferimento per l’intrattenimento ed il divertimento da sottoporre alle famiglie “come se fosse un FEC” un punto di incontro, di socializzazione, di crescita, di apprendimento della cultura dei cavalli e la loro conoscenza.
Un’altra considerazione che finalmente appare chiara è che il lavoro che sta mettendo in campo l’attuale Governo per la riforma dell’ippica sembra essersi incamminato sulla strada giusta, passo dopo passo seppur lentamente ed a piccoli passi.
Così si sta delineando la cornice di un buon disegno: importante e da non disdegnare sono stati fatti passi avanti anche nei pagamenti che hanno fatto arrivare sino ad aprile con soddisfazione delle associazioni. Altro argomento discusso alla Consulta è la sperimentazione delle corse al lunedì che è stata introdotta seguendo l’esempio della Francia a che non trova tutti d’accordo, anzi.
Serve una riforma per il mondo delle Scommesse Ippiche
Ed, infine, una tra le ultime osservazioni che è condivisa da diverse associazioni è che si crede che senza la riforma delle scommesse il settore equestre non si possa assolutamente salvare: ed ancora, per finire, “ci piace” sottolineare ancora una volta che da parte degli allevatori si percepisce “di pancia” una sensibilità politica verso il mondo ippico che indiscutibilmente fa ben sperare ma che deve avere un riscontro pratico, per esempio per quello che riguarda la riforma delle scommesse od il prelievo sulle scommesse virtuali.
Le manovre che oggi sono in atto sembrano ottime, ma sopratutto indirizzate a migliorare il sistema ippico però purtroppo insufficienti per salvare il settore se non si trovano risorse fresche.
D’altra parte, non ci si deve dimenticare che il mondo dell’allevamento dei cavalli è in profonda crisi ed essendo imprenditoriale deve seguire ed avere una logica economia: le imprese non possono vivere soltanto di passione che è il sentimento che prevale in questo mondo. Il comparto dell’allevamento e quello dei proprietari sono entrambi le colonne portanti dell’ippica ed oggi nuotano in un mare di profonda sofferenza (economica).
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
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