Gioco d’azzardo nel Regno Unito: Si attendono le riforme
Si ritorna spesso sull’indicazione di vecchi adagi che sono sempre di attualità come quello “Mal comune mezzo gaudio”, oppure “Tutto il mondo è Paese”. E questo ci sovviene proprio in questi giorni, guardando il grande subbuglio provocato in politica dalla carenza degli accordi su di un nuovo nominativo che potesse sostituire il “vecchio Presidente della Repubblica.
Disaccordo che ha portato alla rielezione di Sergio Mattarella, e quindi ad un Mattarella-bis e quanto ciò abbia portato nel Governo e nella politica una grandissima confusione, tanti tafferugli e mancati accordi che oggi rendono così precario qualsiasi intervento istituzionale, magari già stabilito e senz’altro atteso come quello del riordino nazionale dell’intero settore del gioco e dei casino consigliati italiani.
Ciò accade nell’italico Paese e sembrava che fosse una nostra peculiarità, mentre guardando non troppo lontano, nel Regno Unito ed a tutte le migliori case da gioco legali tradizionali che ci sono in UK, si può notare che è accaduto anche in quella realtà dove gli affari personali del Premier Boris Johnson, ed il suo conseguente discredito, stanno facendo tabula rasa attorno a lui ed al suo team.
Tutto ciò sta intralciando l’avanzamento del cambiamento delle regole nel gioco britannico che attendono da tempo una ristrutturazione: e pensare che nel Regno Unito il settore è tenuto in altissima considerazione, sempre all’avanguardia e ritenuto quasi perfetto e senz’altro regolamentato in modo esemplare.
Il Gioco che entra nelle Economie dei Paesi
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Al punto da venire preso come esempio dagli altri Stati che vogliono inserire il settore del gioco d’azzardo nella loro economia e lo fanno, poi, seguendo proprio il criterio indicato ed applicato nello stesso settore dal Regno Unito. In pratica, quasi come accadeva fino a qualche anno fa al nostro gioco pubblico che appariva il meglio regolamentato e quello con i risultati migliori nei confronti della tutela della salute dei giocatori ma anche delle imprese operanti in questo business.
Ma oggi, non è più così e l’italico settore si deve arrabattare per riuscire a sopravvivere commercialmente, lottando quotidianamente per riuscire a tenere le sue imprese aperte.
E, come accade nel nostro Paese, che è sempre in attesa del riordino nazionale del gioco, anche nel Regno Unito si attende con una certa ansia da parte degli operatori la revisione della legge sul gioco e sulle scommesse sportive che dovrà però attendere, se tutto va bene, almeno sino a maggio poiché anche in quella realtà pesa la crisi di Governo e quella personale del Premier Johnson per i noti motivi che la “stampa scandalistica” inglese si è premurata di rendere pubblici.
Anche il “The Guardian”, quotidiano britannico di grande tiratura, sta riferendo le “traversie” del Premier inglese, accomunando questa problematica alla crisi che il Governo sta subendo e che, a cascata, sta procurando un notevole ritardo negli sviluppi della revisione delle leggi sul gioco che era stata avviata sin dal dicembre 2020 dal dipartimento per il digitale, la cultura, i media e lo sport.
Tutto bloccato, quindi: cosa che si spera non accadrà al riordino del “nostro gioco” poiché, almeno per il momento, il Governo di Mario Draghi, seppur barcollando, regge.
Impegni importanti da portare avanti
In Italia gli impegni istituzionali dovrebbero riprendere quasi nell’immediato e subito dopo aver assorbito lo scossone relativo alla rielezione di Sergio Mattarella come Capo dello Stato, ma sarà cosa di un paio di settimane al massimo.
La situazione italica sembra essere migliore e più scorrevole di quella del Regno Unito dove gli operatori del settore del gioco e del poker online sono obbligati a prendere atto che tutto ciò che riguarda la ristrutturazione della legge sul gioco dovrà attendere ancora qualche mese: e la cosa, indubbiamente, rinnova la preoccupazione sia nel settore che anche per le associazioni che chiedono urgentemente le riforme per combattere la dipendenza dal gioco d’azzardo.
Quello che salta agli occhi è che il gioco sembra essere ovunque in difficoltà, in perenne attesa di qualcosa che lo faccia funzionare meglio e sempre sotto scacco e preoccupazione: sia qui, nel nostro Paese come nel Regno Unito e, senza dubbio, questo non ci fa stare meglio.
Nel frattempo, il Premier Boris Johnson, sempre scarmigliato e vieppiù coinvolto negli scandali personali ed alle prese con il cambiamento del proprio staff per rilanciare il suo Governo, anche se è uno dei più forti e sicuri sostenitori della riforma della legge sul gioco, è in questo momento in altre faccende affaccendato e dovrà far slittare qualsiasi scadenza in corso, cosa che graverà ulteriormente sulla sua credibilità che deve comunque ricostruire, ammesso che ci riesca.
Nella nostra realtà, invece, per il momento il settore del gioco deve solo aspettare che la politica si riprenda dalle brutte figure messe in campo durante le elezioni del Presidente della Repubblica.
Pessime figure che si potevano evitare
La politica ed il Parlamento una figura peggiore non la potevano fare: certo qui non si può parlare di scandali, ma sicuramente di una pessima immagine trasmessa a tutta Europa ed anche al mondo intero e non è sicuramente un buon biglietto da visita per il nostro Paese.
Ma tant’è. Come si è detto “Tutto il mondo è Paese”, ma rimane una pessima sensazione. Sensazione che ci lascia preoccupati, delusi e ci fa sentire in balìa di un vento che decisamente “non ci piace”, ma dal quale purtroppo non ci si può riparare…
Così serve fare i conti con quello che si è riuscito a seminare: la politica ed i politici sembrano creare ovunque “teatrini” dai quali non sempre è facile uscire indenni e, sopratutto, in grado di essere ancora credibili.
Forse in Italia il nostro Governo “gode” dell’estrema fiducia e considerazione che Mario Draghi porta con sé ed anche di fronte ad una figuraccia dei nostri politici che non sono riusciti a trovare l’accordo su di un nominativo “gradito a tutti gli schieramenti” il Governo riuscirà a restare in piedi ed a proseguire nei suoi programmi che deve rispettare nei confronti dell’Europa.
Draghi, purtroppo, è “uno” e non si è potuto sdoppiare: Presidente del Consiglio e Presidente della Repubblica era un’impresa impossibile seppur per un uomo abile come il nostro Premier. Forse Boris Johnson, invece, farà fatica a far rispettare il suo Governo.
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
Gioco Responsabile e Sicuro