Una manovra sul Gioco d’azzardo che stenta a decollare
Gli ultimi giorni che ha vissuto la Manovra ed anche i successivi che hanno fatto confrontare il Paese con i risultati della stessa non possono che far ritornare alla mente una frase del Gattopardo, libro che esamina il tema della trasformazione della società italiana durante il Risorgimento: “Se vogliamo che tutto rimanga come prima, bisogna che tutto cambi” laddove sembra importante precisare che non sia un’affermazione priva di senso o di significato, anzi.
La frase può essere interpretata in diversi modi e può avere molteplici significati: ma in generale si può affermare che queste parole suggeriscono che il continuo cambiamento è inevitabile e che nulla dura per sempre od ancora che tutti dobbiamo confrontarci con un costante mutamento, con il dinamismo della vita e come sia impossibile fermarsi al presente e riuscire a bloccare il tempo.
Ognuno è destinato a cambiarlo e continueremo ad evolverci sempre anche se talvolta questo processo potrà sembrare impercettibile.
Tanti cambiamenti ma per il Gioco non è mai tempo
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E probabilmente è questo il motivo per cui il Premier Meloni continua a sottolineare che il Paese sta vivendo un periodo di forti cambiamenti anche se proprio non si palesa, almeno per coloro che sono “contrari” alla gestione dell’attuale Governo, ma special modo al mondo dei giochi che non vede attorno a sé qualcosa di cambiato rispetto ai precedenti Esecutivi: fare cassa a mezzo del gioco pubblico quando il Governo centrale ha necessità di risorse certe, presenti e particolarmente facili “da raggiungere”.
Dunque, “nulla di nuovo sotto il sole” (citazione tratta dalla Bibbia, nel libro Ecclesiaste 1,10) che sta a significare che nelle vicende felici o tristi che siano tutto è già accaduto e si ripete…
Infatti, per quanto riguarda il rapporto tra politica-Governo-gioco nonostante i reiterati annunci e proclami relativi ad un grande cambiamento la linea di condotta anche di questo Esecutivo sembra sempre la medesima: ancora una volta ed al punto “di tirare le somme” per la Manovra finanziaria, la maggioranza comincia a far vedere qualche scricchiolio.
Sul testo viene posta la fiducia e la Legge di Bilancio, ma anche questa volta verrà approvata senza particolari “mal di pancia” e la maggioranza si dimostrerà pronta ad a confrontarsi con altre “spine politiche, economiche” e convivenze (a volte) scomode.
Un rapporto tra Politica e Gioco da rivedere
Ma per quanto riguarda il rapporto della politica con il gioco, compresi i migliori casinò italiani on line con slot famose, torna a ripetersi: si richiederanno risorse allo stesso settore e nulla apparentemente sembra proprio essere cambiato.
Il teatrino che da anni si ripresenta in questo senso, fa la sua nuova rappresentazione, ma la musica che l’accompagna purtroppo sembra essere ancora la stessa: si promettono riforme, cambiamenti salvo rimandare tutte le promesse ad una data futura salvo constatare interventi che hanno tutto il sapore di sponsorizzare qualcosa che… arriverà (si spera) in seguito, lontano o vicino ancora non è dato di sapere.
Dunque, sempre ed ancora promesse ma con interventi “pratici” con l’esclusivo scopo di fare cassa… e nulla più: infatti, così deve leggersi la gara per il rinnovo delle concessioni online!
Un primo intervento in attuazione parziale della Delega fiscale che dovrebbe essere seguito dalla gara del Lotto e che rappresentano comunque un segnale più che concreto di cambiamento ed una manifestazione di buona volontà che spiega la voglia di riformare davvero l’intero settore dei giochi.
E questo intendimento si differenzia almeno dai comportamenti dei precedenti Esecutivi che negli ultimi dieci anni non si sono mai espressi in tal senso: dunque, il Governo Meloni sembrerebbe intenzionato a proseguire anche in questo caso con un grande cambiamento rispetto ai suoi predecessori.
Una riforma che stenta a spiegare le ali
In realtà, è sua espressa decisione quella di voler portare avanti la riforma e di metterla all’interno di una più “spaziosa” progettualità della Delega Fiscale, mettendo anche una sorta di termine temporale (due anni circa) e non solo: di fatto sono state anche istituite le Commissioni di esperti per approfondire insieme a tutto il resto anche la materia ludica che, obbiettivamente, in precedenza nessuno ha dimostrato di voler affrontare perché settore scomodo, delicato e pericoloso per il suo contenuto.
Con queste premesse, molto probabilmente, questa Legge Delega non farà la fine di quella del 2014 dove si era già arrivati alla stesura ed alla sottoscrizione dell’Intesa tra Stato, Regioni ed Enti Locali che poi è svanita nel nulla… per la mancanza del suo decreto attuativo da imputarsi, allora, all’ennesimo cambio di Governo.
Le promesse al settore ludico vanno mantenute
Oggi ciò non si dovrebbe ripetere e la caparbietà del Premier Meloni dovrebbe essere una garanzia che quello che è stato promesso al settore dei giochi andrà avanti sino ad arrivare al riordino globale dello stesso settore con una nuova normativa che metta fine a tutte le incongruenze che si sono concretizzate con l’applicazione delle famigerate Leggi Regionali “capestro”: norme che sono state tacitamente approvate dai vecchi Esecutivi e sulle quali ci dispiace dover sempre tornare.
E così, questa nuova Legge Delega, approvata, può effettivamente far ragionare, e questa volta seriamente, su quello che sarà il futuro dell’intero comparto ludico o quanto meno renderà possibile la definizione della sua nuova regolamentazione.
Si deve, comunque, sottolineare a favore dell’attuale Esecutivo che mentre si sono messe in atto le grandi manovre di Palazzo per arrivare all’attuazione della riforma del gioco online con i prossimi bandi di gara si deve comunque ritornare al fatto esposto nelle prime righe di questo articolo, laddove per raccogliere risorse sane e veloci, ci si deve rivolgere ancora una volta al gioco, questa volta a quello online e non a quello in presenza (almeno per il momento).
Alla fine le risorse si cercano sempre nel settore dei Giochi
Cosa che non può che trasmettere “tristezza e consapevolezza che questa rimane per il Governo l’unica strada realmente percorribile” per avere introiti indiscutibilmente sempre immediati.
Ed è esattamente a questo punto che si ripresenta il dire: “Tutto sembra cambiare affinché nulla cambi” anche se dispiace chiamare in causa una frase di certo importante che non vorremmo vedere applicata a questa “ricorrenza” perenne che ogni anno si ripete e che non lascia spazio a qualsiasi diverso percorso. Inequivocabilmente, quello che porta al gioco è quello più facile e meno tortuoso!
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
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