Un respiro profondo di aria fresca che fa bene al Gioco
Il Decreto Cura Italia corre in aiuto e sostegno di quegli operatori del mondo dei giochi che avevano in scadenza le proprie autorizzazioni proprio durante il periodo pandemico: così si può anche dire che qualcuno di quei famigerati Decreti del Governo Conte ha sostenuto gli interessi del sistema-gioco, visto che economicamente hanno fatto davvero pochino.
Il Cura Italia e le sue proroghe, quindi, sono da ritenersi alleati del settore ludico e dei suoi operatori che hanno potuto riagganciarsi a quel provvedimento per proteggere le proprie concessioni che altrimenti sarebbero scadute e proprio in quel periodo emergenziale che già tanti grattacapi stava creando al gioco pubblico.
Quel che è ancora più “sbalorditivo” se così si può dire è che la sentenza che “privilegia” in questo senso un operatore sia stata emessa dal TAR di Bolzano, sicuramente realtà territoriale non incline alle attività ludiche: e proprio per questo si diceva “respiro profondo di aria fresca”. Una quasi assoluta novità in quel territorio che non è sicuramente propenso né al settore del gioco né tanto meno ai suoi operatori.
Finalmente ci sono grandi novità in arrivo
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Ma il dato di fatto che fa percepire un “profondo respiro di aria fresca”, e quindi di novità, è che tale pronuncia annulla l’atto con cui il Comune di Marlengo aveva rigettato l’istanza per l’esercizio di scommesse da parte di un addetto ai lavori.
E per completare questo scenario decisamente roseo si vuole entrare in alcuni dettagli di questa “faccenda”, laddove il Comune aveva negato la proroga di un’autorizzazione per l’attività di scommesse sul falso presupposto che questa fosse scaduta mentre era, di contro, ancora in vigore per merito del citato Decreto Cura Italia e della sua proroga legale.
Il TAR di Bolzano, quindi, ha ritenuto illegittimo il rigetto da parte del Comune per aperta violazione del cosiddetto Decreto Cura Italia che precisamente dispone che “tutti i certificati, attestati, concessioni ed autorizzazioni in scadenza tra il 31 gennaio 2020 e la data della dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza da Covid-19, conservano la loro validità per i novanta giorni successivi alla dichiarazione della medesima cessazione dello stato di emergenza”.
E qui si sono volute riportare le parole esatte proprio per chiarimento della pronuncia del citato TAR bolzanino che ha annullato il “malaugurato” provvedimento del Sindaco di Marlengo.
Così il titolare dell’esercizio di scommesse con apparecchi Vlt e videoterminali potrà continuare la sua attività alla quale era stato autorizzato nel 2016 e per la quale effettuava la raccolta di giocate tramite Vlt in una “sala dedicata” appunto nel Comune di Marlengo.
Alcune situazioni che vanno capite meglio
La licenza aveva scadenza il 14 settembre 2021 e proprio per questo la società di gioco aveva presentato al Sindaco di Marlengo istanza per una nuova autorizzazione per continuare il suo percorso commerciale: in effetti nel frattempo con l’art.12 della Legge Provinciale del 16 novembre 2017 era stati delegato proprio il Sindaco per il rilascio delle autorizzazioni per le sale da gioco, unitamente alle relative funzioni amministrative. Il TAR specificava, altresì, che la normativa provinciale sul gioco fissa anche un distanziometro di 300 metri dai luoghi sensibili.
E sulla base di questo argomento il Comune di Marlengo negava il rinnovo dell’autorizzazione, necessaria anche per tutti i migliori siti di gioco online e casino sul web più visitati del momento, a causa della presenza entro tale raggio della sala giochi dedicata della residenza assistita dell’Associazione La Strada-Der Weg. Proprio per questo motivo veniva vietato il proseguirsi dell’attività ludica ed anche poiché la relativa autorizzazione era da ritenersi scaduta.
Era seguito un contenzioso anche sul distanziometro: problematica, però, assorbita dalla mancata applicazione della proroga che ovviamente ora però è davvero scaduta.
Una pronuncia del TAR davvero importante
Il TAR giudicante ritiene che si abbia ancora oggi un interesse a far valere il proprio diritto di proseguire l’attività di raccolta del gioco, indipendentemente dall’applicazione della normativa che oggi vede il titolo autorizzatorio scaduto: e sottolinea altresì che nel corso della pandemia non poteva essere applicata una scadenza all’attività, in difformità da quella prorogata dalla legge.
Dunque, il TAR di Bolzano ribadisce che la proroga in forza del Decreto Cura Italia si applica anche alle autorizzazioni dell’attività di raccolta di gioco legale attraverso apparecchi.
E non solo: sempre il TAR aggiunge che la proroga legale dei termini prevista dal Decreto Cura Italia ha natura automatica e si applica di conseguenza senza che l’amministratore debba provvedere a disciplinarla in alcun modo, sopratutto con una valutazione discrezionale: anche per questo motivo ne derivava che il diniego dell’autorizzazione è illegittimo.
Però, per quanto riguarda la domanda di una nuova autorizzazione che eventualmente si dovesse ripresentare, l’Amministrazione dovrà esprimersi seguendo una nuova istruttoria indirizzata a verificare l’esistenza dei cosiddetti luoghi sensibili.
Ma, indipendentemente da queste ultime righe, si può dire che un altro punto a vantaggio del settore ludico viene segnato con questa pronuncia, cosa che non può che aprire il cuore alla speranza che, proseguendo nel tempo, si riescano a trovare sempre più Giudici che abbiano il desiderio di esprimersi in modo più obbiettivo nei confronti del gioco.
Alcune norme hanno bisogno di essere interpretate
Per tanto tempo davvero questo non è stato fatto poiché per gli interpreti della legge sembrava che quando un Comune esponeva un pensiero, questo dovesse ritenersi “quasi di diritto” nel giusto e si è andati avanti per anni in questo modo laddove i ricorsi presentati dagli operatori erano diventati quasi carta straccia ed atteggiamento che era stato più volte sottolineato, ma che in quel momento non trovava alcun accoglimento.
Poi piano piano, anche in virtù della presa visione del cosiddetto “effetto espulsivo” da parte delle norme imposte dalle Regioni queste ultime hanno cominciato ad essere guardate più nel sottile, proprio dentro la problematica e dentro i fraintendimenti che alcune potevano includere.
E così oggi ci si trova con un numero di Magistrati sempre crescente che quando è chiamato a valutare una diatriba ludica “prende le distanze” e può anche accadere che Davide (il ricorrente operatore del gioco) riesca a vincere contro tanti Golia (Comuni, Amministrazioni, Sindaci) e di questo il gioco non può che “stropicciarsi le mani”, oltre che respirare meglio.
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
Gioco Responsabile e Sicuro