Svizzera: Scatta l’operazione contro i siti di Gioco illegali

C’era una volta una Nazione “perfetta”, in ordine, pulita e rispettosa. dove tutto funzionava più che bene e dove sembrava assurdo che potesse esistere il gioco illegale ed i siti di gioco online non autorizzati dalla Commissione Federale.

Questo sembrava non potesse accadere in una realtà dove tutto funziona “appunto con la precisione di un orologio svizzero”: però, nell’arco di questa storia a tinte senza dubbio rosee e con capitoli dove si percepisce quasi la perfezione di un territorio ecco ergersi -come indicato anche in altro articolo- la presenza dell’illegalità online oltre alla nascita di sempre più siti non autorizzati che “disturbano” il quieto vivere di questa realtà “idilliaca”.

Ma a parte gli scherzi si deve riconoscere che l’illegalità che è recentemente rifiorita ovunque ha allungato le sue braccia sul gioco online creando delle “presenze” organizzate dalle associazioni criminali che si mettono di traverso al percorso legale delle società autorizzate che avrebbero tutto il diritto di svolgere il proprio lavoro in tranquillità.

Sicuramente tali imprese meriterebbero di non essere costantemente ed in affannosa concorrenza con chi può offrire proposte più affascinanti e vantaggiose: ed ecco spiegato il perché si vuole curiosare nel comportamento del regolatore del gioco d’azzardo in territorio elvetico laddove il Tribunale Federale conferma che la Commissione Federale Case da Gioco -Cfcg- ha effettuato il blocco dell’accesso alle offerte illegali di gioco online, con un intervento ovviamente del tutto legittimo.

Una Black List in continuo aggiornamento

A seguito di questo blocco la stessa Cfcg sta continuando ad aggiornare la sua black list delle offerte non autorizzate che ad oggi comprende ben 1.053 siti web, con il suo 14° aggiornamento avvenuto alla fine di febbraio che non sarà purtroppo l’ultimo vista la continua nascita di siti illeciti che stanno falcidiando il web.

A prescindere da ciò si vuole sottolineare che nel contempo il Tribunale Federale ha respinto tre ricorsi inoltrati da operatori di offerte illegali di gioco online contro le iscrizioni nella suddetta lista nera.

Anche se sembra davvero un paradosso che operatori illegali possano o pensino di rivolgersi alla legge per svolgere il proprio “lavoro illecito”: ma all’ambiguità dell’illegalità ovviamente sembra non esserci mai fine! Comunque, l’impegno della Cfcg è indiscutibilmente intenso ed è destinato ad aumentare proprio nella frequenza degli aggiornamenti delle liste di blocco che verranno pubblicate nel Foglio Federale e sul sito web della stessa Cfcg in modo da poter diventare un valido strumento nella lotta contro il gioco (in danaro) illegale. D’altra parte la LGD, la legge sui giochi in danaro, intende proteggere la popolazione dai pericoli conseguenti al gioco in danaro e su tale base si blocca l’accesso ai giochi online se l’offerta proviene da un sito non autorizzato in Svizzera.

La nascita della cosiddetta “lista nera” delle offerte illegali online risale ai primi di settembre del 2019 ed è stata predisposta dalla stessa Cfcg in collaborazione con la GESPA, Autorità Intercantonale di Vigilanza sui giochi in danaro.

In sinergia, quindi, le due autorità segnalano ai fornitori di servizi di telecomunicazione le offerte da bloccare, anche se i titolari di queste offerte illegali hanno la spudoratezza di rivolgesi al Tribunale Federale per “vedere confermati i propri diritti”.

Blocchi giusti verso i siti illegali

A questo punto, ovviamente, “ci piace” anche spendere qualche parola per specificare il modo di procedere della Cfcg, procedura che i siti illegali in ogni caso contestano: ma gli stessi blocchi degli accessi sono considerati dal Tribunale Federale del tutto proporzionati poiché sembrano adeguati ad allontanare gli utenti da offerte non lecite riconducendoli così, di fatto, alle offerte legali che applicano anche le misure sociali e, di conseguenza, la tutela della salute dei cittadini e la loro sicurezza.

Nel contempo, i soggetti che offrono i servizi di telecomunicazione risultano obbligati a bloccare l’accesso ai siti di casinò in danaro reale online e non autorizzati in Svizzera: ed il Foglio Federale risulta lo strumento sul quale la Cfcg notifica le decisioni acquisite sul blocco dei siti illeciti.

Nel contempo una sentenza del Tribunale Amministrativo Federale risalente al 2021 conferma che questo procedimento è del tutto ammissibile. E non solo, il Tribunale Federale sottolinea che risulta possibile realizzare la protezione dei giocatori soltanto se il contrasto all’accesso ai giochi stranieri non autorizzati è efficiente: il percorso ed il fare della Cfcg pare essere il modo giusto per indurre i giocatori elvetici ad utilizzare offerte legali e autorizzate proteggendoli sia dall’abuso del gioco sia dalle altre derive discendenti dal gioco problematico.

Strategie molto utili che possono far migliorare il settore ludico

Queste esternazioni del Tribunale confermano che le strategie messe in atto dalla Cfcg si sono perfettamente mantenute nei limiti di un’interpretazione della legge sui giochi in danaro, rispettando appieno la volontà del legislatore, cosa che senza ombra di dubbio dà piena soddisfazione circa il fare della stessa Cfcg, confermandone del tutto la sua interpretazione giuridica.

Dunque, anche l’atteggiamento messo in campo in Svizzera protegge la legalità, le offerte lecite del gioco ed i propri operatori, come viene fatto in Francia e nel Regno Unito: e ciò accade a mezzo dei relativi Regolatori.

L’Italia dovrebbe prendere spunto da questa situazione

Soltanto nel nostro Paese il gioco d’azzardo pare essere purtroppo “questo sconosciuto” che non vale la pena di regolamentare né di cercare di risolverne le criticità. E questo non può certamente trovare d’accordo chi scrive e che continua anche a “raccontare” quanto il comparto ludico stia facendo “personalmente” per proteggere le proprie imprese ed anche il proprio popolo di giocatori che lo ricerca sempre, come lo ha ricercato anche durante il periodo pandemico. Forse i nostri politici ed il nostro Regolatore non “hanno il cuore” di quelli stranieri?

Oppure non hanno la loro lungimiranza? Perché sembra evidente che se non ci si adegua con l’intervenire in qualche modo per sistemare il gioco e tutto ciò che vi gravita attorno tra poco tempo il settore si sgretolerà a seguito dei tanti colpi messi in opera dalla “palla demolitrice” delle Leggi Regionali che invece che regolamentare il mondo dei giochi stanno facendo di tutto per distruggerlo. E tutto questo mentre nelle altre realtà si sta facendo il contrario: si sta facendo di tutto per rendere il comparto del gioco (ovviamente) legale, sicuro, protetto e divertente.

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