Riordino del Gioco con regole trasparenti e chiare per tutti
Giorni di fuoco quelli ultimi di ottobre e pure quelli dell’inizio di novembre per la Manovra che sta facendo impazzire il nostro Premier che deve fare davvero i “miracoli” per riuscire a non scontentare i cittadini ed anche l’opposizione che non vede l’ora di trovare qualche incertezza nel Presidente del Consiglio che sembra invece proseguire “imperterrito” nel suo cammino…
Nel frattempo, la mancanza di certezze, ormai regna nel mondo dei giochi che continua a percepire “di pancia” che qualcosa sta per essere messo in atto nel suo sistema-gioco e sopratutto nel gioco online che sembra essere nell’obbiettivo dell’Esecutivo per recuperare risorse.
Forse si andrà verso il bando delle concessioni online così come ormai si sente “vociferare” da settimane, anche se l’intera industria del gioco non la ritiene una cosa equa da fare: si gradirebbe in effetti il riordino dell’intero settore e quindi nella sua globalità e non prendendo decisioni “slegate” per un comparto o per l’altro.
Il comparto dei Giochi vuole restare unito
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Infatti in presenza od a distanza, il comparto sarebbe da ritenersi unito come uniche dovrebbero essere le rivisitazioni della normativa che sta tenendo ancora oggi in ostaggio tutte le attività di gioco ed i suoi operatori: regole omogenee e chiare che devono raggiungere tutti i segmenti in egual misura: una riforma strutturata che rivolta le tante distorsioni che ancora oggi si rintracciano nel settore.
Ed ecco perché si sta guardando con estremo interesse i risultati degli incontri politici e settoriali negli ultimi giorni, guardando con attenzione quali saranno le vere decisioni per il gioco online ed il rilascio delle concessioni: ciò che aspetta il settore ludico è decisamente un momento topico per capire se tutte le cosiddette voci di corridoio verranno confermate sopratutto quelle relative appunto al bando per l’online sulle quali le indiscrezioni si sprecano davvero.
Attualmente si parla di un costo per la licenza online che spazia tra i 6 milioni e mezzo ed i 7 milioni di euro, con un limite di cinque licenze per ogni concessionario: si aggiunge pure una sanatoria per i PVR, Punti di Vendita e Ricarica, parecchio “contestati”: queste cifre sembrano poco idonee… ma si vedrà in prosieguo.
Un Gioco Online che piace sempre di più
“Ci piace” approfondire l’argomento sul gioco online che oggi si confronta con 85 concessioni alcune delle quali in capo a quattro-cinque operatori che da soli coprono oltre il 60% del mercato: poi, esistono decine di medie imprese con percentuali di raccolta che variano tra l’1 ed il 2%.
Stanno diventando frequenti le aziende di gestione di apparecchi e sale da gioco che decidono di investire nell’online, operando con proprie concessioni oppure in diretta collaborazione con i concessionari più strutturati ed organizzati.
Si parla tantissimo delle concessioni online perché attualmente operano in proroga con scadenza al 31 dicembre 2024 e gestiscono prevalentemente la raccolta di scommesse, poker games e casinò games: il gioco a distanza ha avuto un grande sviluppo ed è passato dalla raccolta del 2019 che era di 36,5 miliardi di euro a quella di 70,5 miliardi di euro nel 2022 quasi raddoppiandone l’importo anche considerata la spinta sempre maggiore dei giocatori verso le piattaforme telematiche che non subiscono l’onere fastidioso degli orari, delle distanze od altre restrizioni totalmente “dedicate” al gioco terrestre.
Visto questo notevole sviluppo, è evidente che l’Erario si “senta particolarmente interessato” al segmento a distanza e che l’Esecutivo veda in questo la possibilità di allargare le proprie risorse che in questo momento sarebbero necessarie per affrontare una Manovra più ampia e con maggior respiro: ma quello che “disturba” è che ci si debba sempre rivolgere al gioco pubblico quando serve “fare cassa”.
Tante offerte di Gioco su internet
É utile anche ricordare che l’online non è composto soltanto dai concessionari ma anche dai PVR e da altre forme di promotori e procacciatori che formano un mondo di micro- piccole imprese munite di partita IVA e di iscrizione all’elenco RIES: aziende che rappresentano una sorta di “filo d’Arianna” che collega il territorio con l’universo virtuale del gioco.
Sembra proprio che questa delicata “compagine online” possa rappresentare un valido presidio sul territorio per rappresentare la legalità, oltre essere fonte di occupazione e di entrate erariali.
Proprio in ragione di quello sviluppo che potrebbe esserci ulteriormente in questo specifico segmento, appare piuttosto urgente che il Regolatore metta in atto il suo intervento in modo inequivocabile per delineare il perimetro entro il quale gli operatori del gioco online possono muoversi nello svolgere le proprie mansioni.
Servono regole migliori per il settore dei Giochi
Infatti, se il gioco terrestre risulta in ogni caso regolamentato, anche se di certo non in modo “perfetto” per usare un eufemismo, ed anche seguendo i precisi chiarimenti dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che hanno contribuito a definire i ruoli dei collaboratori dei concessionari della raccolta terrestre, la stessa attenzione non è stata applicata all’intera filiera online.
Il che conduce ad infiniti ricorsi per svariati contenziosi figli della carenza di chiarimenti trasparenti e che comportano una serie di contenziosi a catena come quelli che, purtroppo, hanno coinvolto migliaia di operatori nell’ultimo decennio: così, per tirare le somme di queste riflessioni, si può dire che il gioco legale ha assoluta necessità di una normativa omogenea.
Gioco terrestre ed online uniti come non mai
D’altronde, i suoi due mondi convivono e le regole di uno incidono senza dubbio anche sull’altro ed oggi “ci piace” pensare che l’Amministrazione si renda conto che metterebbe in atto un gravissimo errore se “slegasse” i due mercati anticipando le procedure di emanazione dei nuovi bandi di gara per le concessioni online, sopratutto se pensasse di differenziarne le regole e le scadenze rispetto al gioco terrestre.
Il riordino, esponendoci modestamente, vale per entrambi i segmenti così come le disposizioni relative alla formazione degli operatori, tutela delle fasce più influenzabili, contrasto al disturbo da gioco d’azzardo, tutela delle entrate erariali e salvaguardia delle migliaia di piccole e medie imprese che operano nel Paese con i propri lavoratori. Imprese che di fronte alle regole “piuttosto onerose”, filtrate dalle ultime indiscrezioni, finirebbero per sparire dal mercato favorendo in modo esclusivo chi opera nella illegalità. E di “favori” al gioco illegale ne sono stati fatti parecchi, sopratutto durante il periodo pandemico.
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
Gioco Responsabile e Sicuro