Piemonte: Si rivedono gli orari di accensione delle slot machine
L’ordinanza emessa dal Sindaco di Biella può sembrare avere un contenuto “di piccola entità”: l’aver fatto un passo indietro ed aver mutato gli orari di spegnimento delle apparecchiature da intrattenimento, che da dieci ore giornaliere passa quindi a sei, invece appare per le imprese ludiche del territorio piemontese un “enorme passo verso il gioco ed anche verso i migliori casino legali su internet”.
Ma, sopratutto, appare un’apertura dovuta ai discorsi effettuati presso l’Ente Locale da As.Tro che continua a sollevare la diatriba tra gli orari suggeriti e concordati in Conferenza Unificata nel 2017 (sospensione dal lavoro delle slot per sei ore giornaliere al massimo) e quelli applicati in Piemonte.
Un’intesa raggiunta che deve proseguire il proprio percorso
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Quindi, As.Tro in questo è stata accontentata: ma quello che sembra più importante è il vedere che l’intesa intervenuta in Conferenza Unificata inizia ad essere “richiamata” da diversi Enti Locali che vi si riferiscono, considerandola come una sorta di riordino da seguire. Si potrebbe dire: visto che Maometto (il riordino) non va alla montagna (il gioco), la montagna va a Maometto” , aforisma cui a volte “ci piace” fare riferimento come a proverbi o detti popolari più che conosciuti.
Le imprese di gioco a Biella dovranno nel futuro rispettare le sei ore giornaliere di spegnimento delle slot e così dalle ore 5 alle ore 9 e dalle ore 14 alle ore 16 le stesse “non lavoreranno” e non offriranno i propri giochi: soddisfacente vittoria, considerando che l’ordinanza che determina questi nuovi orari avviene dopo pochi giorni soltanto dall’incontro intervenuto tra l’Amministrazione Comunale, i rappresentanti di As.Tro ed il Consigliere per il Piemonte.
Ci vuole accordo sugli Orari di Gioco
Come detto, in tale occasione As.Tro aveva richiamato la circolare del Ministero degli Interni che faceva uno specifico riferimento agli orari concordati nell’intesa intervenuta in Conferenza Unificata, che avrebbe dovuto “fare testo”. Avrebbe dovuto essere seguita anche per non scontrarsi con gli orari applicati dai territori limitrofi ed evitare, così, la transumanza dei giocatori, situazione assolutamente da evitare.
Anche da questo può discendere l’apertura del Comune di Biella che si spera possa essere uno spartiacque per altrettanti Comuni che vogliano “tendere la mano alle imprese di gioco d’azzardo” che sul territorio hanno vita difficoltosa ed a volte persino traumatica.
Bisogna sottolineare e considerare che su territorio piemontese appare sempre più frequentemente, come un incubo, l’effetto espulsivo della Legge sul Gioco alla quale le imprese devono comunque sottostare.
Un’intervento che ha diviso molte persone
Sicuramente l’intervento comunale non ha trovato tutti d’accordo, infatti l’opposizione, ed in particolare il PD, ha posto un insieme di critiche: ma il Primo Cittadino di Biella non si è lasciato intimorire da questa levata di scudi ed ha avvalorato il suo intervento in relazione alla diminuzione dell’orario di spegnimento delle apparecchiature da intrattenimento facendo riferimento alla circolare del Ministero dell’Interno che richiamava l’intesa della Conferenza Unificata, ma anche richiamandosi ad alcune sentenze dei Tar che si erano dichiarati d’accordo con tale accordo e bocciato gli orari applicati in modo difforme dai vari Enti Locali.
Oltre tutto, non bisogna dimenticare che la missiva degli Interni riteneva illegittima l’applicazione di orari di spegnimento differenti da quelli previsti in Conferenza Unificata.
Servono indirizzi precisi
Non bisogna dimenticare che quell’intesa è intervenuta sotto il Governo del Pd, con il sottosegretario Pier Paolo Baretta e, quindi, oggi lo stesso PD non può (o non dovrebbe) disconoscere sé stesso. Se esistono, quindi, indirizzi precisi della Conferenza Unificata, gli Enti Locali si dovrebbero adeguare e rispettarli: senz’altro il Comune di Biella ed il Sindaco intendono farlo, senza inventare alcun che di nuovo o di diverso.
Il desiderio di chi rispetta il gioco pubblico, “Riserva di Stato” è quello che il più possibile vi siano normative ed orari equilibrati ed uniformi, prima di tutto sul territorio biellese: ma questi orari dovrebbero venire applicati ovunque, in modo da evitare che i giocatori si spostino in questo od in quel Comune che applica orari differenti.
La città di Biella ha cercato di uniformarsi e di rendere il gioco accessibile dagli utenti che lo ricercano per divertirsi, facendolo trovare sempre agli stessi orari: per questo l’Amministrazione non pensa che ciò sia negativo anzi, non avvantaggia né penalizza alcuno.
Quindi, è da ritenersi un’iniziativa pregevole anche se ad alcuni detrattori può sembrare “troppo favorevole alle slot” da tempo considerate la piaga del secolo e che i falsi moralisti perseguitano a fatti ed a parole, anche se sembra una cosa assurda e disdicevole.
Distanziometri ed orari che non tornano
Però, si vorrebbe aprire una piccola parantesi sull’argomento dei distanziometri e dell’orario di spegnimento degli apparecchi di gioco: entrambi questi strumenti, che alla messa in funzione sembrava “potessero di fatto cambiare radicalmente” le abitudini di gioco e che potessero “frenare” le pulsioni verso il gioco d’azzardo, hanno miseramente fallito come risulta da diversi pareri, espressi da Istituti di ricerca di affermata professionalità.
Invece, sono riusciti ad intralciare, ed anche molto bene, i percorsi commerciali delle imprese mettendo in condizione gli operatori di non riuscire a fare fronte ai propri impegni.
Oltre tutto, impegni economici che lo Stato centrale aumenta di continuo, ma che ormai il gioco pubblico non è più in grado di onorare.
I giocatori problematici vanno sempre aiutati
Per quello che riguarda, poi, il contrasto al gioco problematico con gli strumenti di cui sopra, è stato riconosciuto anche da diversi Tar che un giocatore, anche quello che non è problematico, ma che con le macchinette sicure slot machine si diverte e passa un po’ di tempo in leggerezza, “quando vuole giocare” trova il modo ed il posto per poterlo fare e non ha, quindi, importanza che sia lontano o vicino, oppure che sia aperto in un orario od un altro.
La cosa importante è riuscire a fare una partitella. Per quello problematico, per giunta, è ancora peggio: più non trova un punto di gioco aperto, più lo cerca con “vogliosità”, sperando che non vada ad incrociarsi con il gioco illegale che oltre a “togliergli la voglia di gioco”, le toglie pure la possibilità di riscuotere le tanto agognate vincite, come spesso accade nei luoghi illegali.
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
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