Il Gioco rimpiange il pragmatismo di Mario Draghi
L’attuale Esecutivo sembra si stia muovendo con una certa qual velocità in tante direzioni e questo è senz’altro di buon auspicio per arrivare a decisioni importanti che possano aiutare l’economia del Paese, sia per i cittadini che per le sue imprese.
Il “fare” del team di Mario Draghi aveva cominciato ad intervenire per il mondo del gioco sopratutto quando ha avocato a sé l’impegno di preoccuparsene direttamente, quasi scalzando il potere delle Amministrazioni Regionali, asserendo che era compito del Governo centrale tutelare la legalità e sincerarsi della sicurezza del territorio e dei propri cittadini.
Nei primi passi del Governo si spera che possa anche trovare spazio il riordino nazionale del gioco insieme alla miriade di criticità urgentissime che Meloni è obbligata ad affrontare e percorsi tortuosi che il Presidente del Consiglio sembra aver intrapreso con caparbietà: termine che sembra essere coniato “apposta” per rispecchiare la sua personalità e la sua voglia di fare, presto e bene. Almeno questo è il parere di chi scrive.
La grande attenzione del nuovo Governo
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Mentre il Governo Meloni, comunque, si muove in diverse direzioni e con estrema attenzione sottolineando quanto sia necessario non farsi travolgere da approcci ideologici quando ci si avvicina ad argomenti particolari e delicati, il mercato in questi giorni è stato travolto da un ulteriore scandalo quello delle cryptovalute che sta movimentando parecchio le righe dei quotidiani ed internet che si esprime nei confronti di questo bailamme in cui sono coinvolte parecchie imprese ed un mare magnum di danaro di chi pensava di incorrere nell’affare del momento e che molto probabilmente è invece caduto in una sorta di truffa.
I posteri riusciranno a scoprire le responsabilità mentre chi ci ha rimesso parecchi quattrini, molto spesso capitato ai migliori siti legali AAMS/ADM che vendono gratta e vinci con valenza nazionale, si deve per il momento leccare le ferite ed anche però esaminare il proprio atteggiamento nei confronti di affari indiscutibilmente allettanti (sulla carta), forse decisamente troppo.
Lo strano mondo delle Cryptovalute
Ma tutto questo cosa c’entra con il mondo del gioco, le sue imprese ed i suoi imprenditori che di scandali e truffe non sono stati mai protagonisti?
Poco o niente, soltanto che il mondo delle cryptovalute è ancora un mondo che rasenta l’ignoto senza norme precise e regole da applicare e ciò sviluppa indubbiamente il pensiero che qualsiasi settore, gioco o finanza, deve avere norme precise altrimenti non si riesce ad andare avanti ed a muoversi con scorrevolezza e legalità: ed è esattamente quello che desidera da anni il mondo dei giochi quando invoca la sua nuova regolamentazione.
Senza questo intervento il mondo ludico non può andare avanti poiché non può di certo continuare a barcamenarsi in un mercato bloccato che non riesce a svilupparsi ed anche a richiamare investitori che non vedendo chiarezza nel settore evitano di rischiare più di tanto nell’investire in un mondo senza certezze e senza una regolamentazione ad hoc.
Peccato che fino a qualche anno fa non era affatto così: gli investitori anche a livello internazionale, credevano moltissimo nel nostro gioco e lo ritenevano senza ombra di dubbio un buon comparto nel quale investire ed anche con cifre considerevoli.
Oggi, purtroppo, non è più così e non si può negare che sia una cosa negativa per l’economia sia dello stesso settore che per quella globale del nostro Paese!
Nel frattempo, Meloni non guarda ancora direttamente alle problematiche del gioco pubblico poiché in altre criticità affaccendata, mentre commenta il piano di attuazione del PNRR che il suo Governo intende ridefinire nei dettagli, ma che sta fronteggiando un cammino decisamente positivo: il che potrebbe essere rassicurante per tanti settori che stanno aspettando un piano di riforme senza le quali, purtroppo, non si può andare da alcuna parte.
Un modo nuovo di vedere il Gioco
Quindi, Meloni nel sottolineare che per arrivare a risultati positivi in tutte le direzioni serve pragmatismo e non approcci ideologici lascia intendere (soltanto a livello di pensiero) che anche per il mondo ludico sia arrivato finalmente il momento di non vedersi trattare con quell’antica ideologia che da sempre è prevalsa sulla concretezza nel trattare l’argomento gioco, cosa accaduta, purtroppo, in più di una Legislatura.
Dunque, se il Premier Meloni intende adottare un approccio più “sistematico” (per usare un termine che viene usato spesso) di quello che sino ad oggi è stato messo in campo per quanto riguarda il PNRR, che terrà banco ancora per un bel po’ di tempo, ci si potrebbe augurare che lo stesso criterio venga applicato anche discutendo delle nuove regole del gioco: od almeno è quello che spera l’intera industria del gioco.
E ciò perché ci si augura che con il nuovo riordino del settore si arrivi ad avere una normativa che coinvolga tutto il territorio in modo omogeneo e non come accade oggi dove, in ogni realtà del Paese, si applicano norme sul gioco differenti.
Normative che hanno fatto trovare in enorme difficoltà le diverse attività commerciali ed anche gli stessi giocatori che, a volte, non si rendono neppure conto della motivazione della diversità normativa tra una città e l’altra: quando addirittura non accade tra un paese e l’altro e persino a pochi chilometri di distanza.
La tanto attesa riforma del Gioco
L’obbiettivo e l’argomento della coesione del Paese nella sua totalità ovviamente toccano tutti i settori, come sa perfettamente Raffaele Fitto, destinato dal Premier Meloni a coordinare la cabina di regia sul PNRR, e personaggio che ha anche la delega alla Coesione Territoriale: tema che come detto riguarda da vicino anche l’eventuale riforma del comparto dei giochi che dovrebbe accompagnare il territorio a ritrovare la sua unità nazionale.
Nel frattempo, il Ministero dell’Economia e delle Finanze che si dovrà occupare del gioco è sempre in attesa della nomina del suo sottosegretario, sperando nella scelta di Federico Freni: ma ci si rende conto che il Governo attualmente ha criticità da affrontare più importanti del gioco pubblico. Infatti oltre al PNRR che risulta fondamentale per il domani politico ed economico del Paese nei confronti dell’Europa, il nuovo Esecutivo dovrà affrontare e lavorare sulla sua prima Legge di Bilancio nelle prossime due settimane.
E non sembra affatto un cammino scorrevole anche perché decisamente c’è tanta carne al fuoco e “non la si vuole di certo lasciar bruciare”.
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
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