Il Gioco d’azzardo deve confrontarsi con l’intelligenza Artificiale

Il mondo del gioco, come tanti altri settori, forse anche un po’ inaspettatamente e bruscamente si troverà a fare i conti con le nuove tecnologie che stanno creando discussioni, riflessioni, ripensamenti: come, per esempio, l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico strumenti che con moderazione verranno applicati anche nella gestione delle attività di gioco, considerando che proprio in questo comparto il costo e la ricerca dei lavoratori da impiegare forse sta diventando “leggermente problematico”.

Ma questo non deve farci mal interpretare la loro applicazione perché non si vorrebbe mai che una macchina vada a sostituire un essere umano: che, invece, possa aiutare in programmi per ridurre i rischi e gli inganni, oppure nella gestione dei dati potrebbe essere un modo per alleviare la pressione sulle persone che già hanno diverse cose a cui pensare nella conduzione e nella gestione di un’impresa ludica e che deve sottostare ai tanti impegni da tenere sotto controllo che essere rappresentanti della legalità sul territorio comporta.

Sono tante le cose da considerare

Infatti, è cosa più che nota che una Riserva di Stato per svolgere correttamente il proprio percorso aziendale abbia parecchie scadenze da tenere presente, incombenze da soddisfare, certificati ed omologazioni da richiedere.

Insomma, chi scrive essendo diversamente giovane, di cuore forse non si può schierare nettamente a favore di questi strumenti tecnologici innovativi ed in parte ancora un po’ sconosciuti, ma non può neppure schierarvisi contro perché non sarebbe giusto per lo studio e la ricerca che questi “aiuti” sono costati agli addetti ai lavori.

Senz’altro, la lotta al gioco illegale con un sostegno artificiale potrà diventare meno impegnativa e più mirata così come la riduzione dei rischi per il popolo dei giocatori potrà essere più effettivo e consistente.

Quindi, nel vicino futuro, ci sarà senza dubbio una tendenza a conoscere meglio i modi in cui l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico possano “sfruttare al meglio” il loro potenziale per una gestione più oculata e meno dispendiosa dell’impresa di gioco.

Tutti vogliono un Gioco Sicuro e responsabile

Ed il tutto a favore di un gioco più sicuro, una tutela maggiore per la salute degli utenti, un rintracciamento di eventuali frodi o concorrenza sleale che si possono concretizzare considerando che il mercato di questo settore sta diventando estremamente “frequentato” anche da punti non perfettamente in linea con la normativa legale.

D’altra parte, servirebbe anche tenere presente che i nuovi operatori avranno davanti a sè un nuovo percorso che il futuribile riordino del gioco traccerà nel quale, anche se si spera di no, vi saranno ancor più adempimenti da rispettare ed un supporto automatico “ben formato” potrà mettere in campo il massimo aiuto: e forse, proprio per questo, le new entry del gioco si aspettano che tutta questa tecnologia diventi in pratica lo standard nel prossimo futuro del settore.

Ciò quasi inevitabilmente accompagnerà per mano i nuovi operatori e sosterrà quelli “vecchi” verso il gioco responsabile da sempre obbiettivo di chi ama il mondo dei giochi.

Mentre, nel frattempo, anche la sua industria “personalmente” dovrà trovare i modi più efficaci per dare supporto ai suoi fruitori di giocare in modo responsabile. Nel sistema-gioco esisteranno opzioni di intervento per coloro che oggi non riescono a gestire la loro voglia di gioco e si trovano coinvolti in una “cosa più grande di loro” e che, facilmente, potrebbe anche sfuggire di mano.

Il gioco problematico va combattuto con tutte le forze

É un discorso che chi scrive ha già affrontato in diverse occasioni e che porterà gli operatori ad adottare un approccio più diretto e molto personale: special modo per quanto riguarda l’identificare i comportamenti problematici e riuscire ad intervenire dove necessario magari proprio in prima persona cercando di sfruttare la propria formazione che sta diventando sempre più determinante nella gestione di un punto di gioco, oppure facendosi aiutare dall’uso della tecnologia che potrà essere un valido supporto.

Inoltre, molto probabilmente questi nuovi strumenti tecnologici potrebbero anche aiutare a soddisfare la crescente domanda di transazioni sicure nei siti di gioco senza contanti.

Strumenti che potrebbero sottoporre in alternativa tendenze disponibili ad avvantaggiare sia i giocatori che gli addetti ai lavori: e forse questa sarà una domanda che accompagnerà il gioco per tutto l’anno nuovo considerando che il polso del settore continua ad interrogarsi cosa sia meglio nello sviluppo del gioco. Sempre contanti o l’ingresso di un pagamento alternativo?

Ciò che sarà essenziale, oltre ogni dubbio, è arrivare ad una soluzione che porterà miglioramenti cosiddetti sostanziali, semplificando così la vita di tutti: degli operatori e dei giocatori offrendo in cambio un controllo ed un monitoraggio più accurato dei flussi di danaro.

I problemi non finiscono mai

E poi, anche guardandoci attorno ed alle crisi che sovrastano l’economia del nostro Paese (e non solo), l’anno che si è appena aperto dovrà confrontarsi con il problema-costo dei lavoratori, altro argomento da prendere “con le pinze”. Esiste un vero problema sia di ricerca delle risorse umane che di retribuzione da stabilire.

Problema che non coinvolge soltanto il mondo dei giochi, ma tutti i settori e poi basterebbe guardare un giornale per vedere di cosa si discute oggi e di cosa parlano animatamente i sindacati di categoria.

Sono in tanti ad essere coinvolti dall’argomento

L’argomento che sta animando le piazze: la carenza del mondo dell’istruzione e di quello del lavoro dei nostri ragazzi, anche se in questo senso il settore ludico ha aperto le porte a nuove professioni che sino a poco tempo fa sembravano davvero far parte del mondo della fantascienza o quanto meno senza poi esagerare tante professioni inusuali che forse ancora oggi fanno nascere qualche perplessità.

Oggi, nel mondo dei giochi i costi di manodopera costituiscono oltre il 50% delle spese e qui ci si potrebbe davvero appoggiare al supporto della tecnologia per limitare almeno questi costi, ma assicurandosi nello stesso tempo che esistano sempre quei “tocchi personali” relativi ad un personale stabile e felice che rappresenta la fortuna di ogni impresa di gioco: che sia commerciale o di produzione il “tocco umano” è decisamente indispensabile anche per il futuro di un mondo così “avveniristico”.

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