Gioco e Governo italiano: Alla ricerca dello Stato dell’arte

Il Governo centrale, avendo voluto dedicare nella Legge Delega un articolo esclusivo al mondo del gioco per studiare e provvedere alla sua ristrutturazione, adeguandola ai tempi attuali e tenendo in considerazione il suo cambiamento e la sua evoluzione, molto probabilmente ha voluto anche inconsciamente attribuire a questo sistema-gioco un’importanza notevole.

Sia per quello che la stessa evoluzione ha portato al settore per quanto riguarda lo sviluppo tecnologico che è stato applicato al mondo dei giochi, sia per riconoscerne finalmente un ruolo importante a livello economico per il Paese, ma anche per ciò che oggi il gioco pubblico vuole rappresentare per il suo stesso settore, ma anche per l’italica economia globale.

Insomma, il Governo vorrebbe, molto probabilmente studiare e valutare lo “stato dell’arte” del mondo ludico per poter tutelare al meglio questo suo cambiamento voluto fortemente “in proprio”: questa evoluzione giunge in parte inaspettata visto che sostegni per arrivare a tale stato di cose non sono di certo arrivati dalle Istituzioni.

Chi fa da sè fa per tre

Il gioco ha fatto tutto da sé (e “chi fa da sé fa per tre”) e vale la pena di valutare attentamente tale risultato. Dunque, lo “stato dell’arte” è lo stadio di sviluppo raggiunto in un determinato momento dalle capacità tecniche relative a prodotti, processi e servizi che si basa su scoperte scientifiche, tecnologiche e sperimentali.

É un termine utilizzato nel campo della ricerca tecnica, industriale e scientifica per indicare la situazione attuale di una tecnologia determinata oppure di una particolare arte o scienza: ma solo gli usi continui e dimostrati rientrato nello “stato dell’arte” cosa che presuppone che siano appunto ripetitivi nella tempistica, costanti, generalmente noti e diffusi.

E tutto ciò sembra che sia stato abbondantemente raggiunto dal mondo dei giochi e dalla sua evoluzione: visto che ormai è parecchio tempo che il settore presenta innovazioni tecnologiche che hanno contribuito, senza ombra di dubbio, a rendere speciali i prodotti di gioco messi in campo dalla mente dei nostri creativi che sono diventati una categoria estremamente apprezzata anche al di là dei nostri confini.

E che se ne sia (finalmente) accorto anche il Governo centrale è davvero una forma di riconoscimento e di rispetto di fronte a tali obbiettivi commerciali ed industriali raggiunti che fanno appunto apprezzare le nostre imprese di gioco, mettiamoci dentro assolutamente i siti italiani ADM dove si può versare e prelevare con Apple Pay in modo rapido e sicuro, a livello internazionale.

Alcuni dei traguardi raggiunti sono davvero importanti

Si può dire che tali traguardi siano davvero “entusiasmanti” perché comportano anche una sorta di allargamento nelle conoscenze industriali degli addetti ai lavori e, quindi, contribuiscono a fare in modo che lo stesso sistema-gioco sia “portatore sano” di tante altre professioni tecnologiche particolarmente appetibili dalla parte più giovane della nostra società che è in spasmodica ricerca di una collocazione lavorativa.

“Ci piace” dunque sottolineare che ancora una volta il settore del gioco stia contribuendo ad aprire la strada del lavoro ai nostri giovani che riescono così a confrontarsi con scoperte ed innovazioni tanto congegnali ad un mondo di operatori che hanno di fronte a sé un intero segmento da esplorare e che può portare una grande soddisfazione per nuove attività e nuove professioni.

Ragion per cui si può dire che in questo innovativo mondo ludico si sia davvero in presenza di tanta evoluzione tecnologica che vi “gira” attorno ormai da tanto e che consegna al comparto risultati costanti e remunerativi: ma cosa porterà tutto questo?

Per il momento è sotto gli occhi degli investitori che l’innovazione sia chiaramente prodromo di un futuro migliore per l’intera industria del gioco che ne potrà usufruire per i suoi prodotti che diventeranno sempre più competitivi e concorrenziali su di un mercato del gioco che apparentemente “sembra stanco” e che è sempre alla ricerca di novità che possono confrontarsi con altri prodotti messi in circolazione in un settore sempre più sovraffollato ed estremamente concorrenziale.

Stiamo sempre attenti al settore illegale del Gioco

Purtroppo, è anche evidente che queste innovazioni e queste nuove tecnologie sono appetibili anche dall’altro mercato che legale non è, ma che tende ad estendere le sue braccia anche nella nuova industria tecnologica del gioco cercando di “sfruttare” per i propri interessi illegali le “scoperte” che vengono attivate nello stesso mondo dei giochi.

Ogni novità, inevitabilmente, viene “testata dalla criminalità organizzata” che è presente come una “sanguisuga” nel gioco che rimane sempre un comparto “preferito”: illegalità che non si fa tanto pregare per appropriarsi di inventiva e talento dei nostri creativi.

E proprio questa nuova situazione tecnologica ed innovativa andrebbe tutelata e garantita e si spera che con il nuovo riordino il Governo pensi anche a questo argomento ed a salvaguardare al massimo qualsiasi inventiva creata dai nostri talenti.

“Invenzioni” che vogliono essere un valido sostegno per tutto il mercato dell’italico gioco, ed ovviamente non si vorrebbe che proprio queste idee e queste scoperte finiscano in “mani sbagliate”.

Anche questo dovrà essere messo nel lungo elenco delle cose da affrontare con il riordino dei giochi anche se è evidente che il compito di salvaguardare queste innovazioni avveniristiche sia da considerarsi a carico delle aziende che sono riuscite a scoprire ed inventare qualcosa di nuovo per i giochi prodotti dalle stesse italiche imprese.

Salvaguardare al massimo l’industria legale del Gioco

Difendere queste nuove “scoperte” applicate al mondo dei giochi significa salvare una parte dell’industria ludica che mai come in questo periodo di crisi globale vuole rialzare la testa e cercare di ritornare ad essere un valido sostegno per l’economia globale del Paese.

Il gioco, d’altra parte, dopo il periodo pandemico si sta muovendo sempre “in proprio” guardando con speranza al riordino nazionale che l’Esecutivo del Premier Meloni ha promesso inserendolo nella Legge Delega.

Questo, secondo gli addetti ai lavori, significa volontà di far risorgere il settore che ha fatto sempre bene nei confronti dei cittadini-giocatori e delle casse erariali, curare il comparto dell’occupazione che il gioco riesce a creare e sostenere una volta per tutte la rinascita delle sue Riserve di Stato che sono state “abbandonate” e “disconosciute” con una latitanza del tutto incomprensibile che si è trascinata per troppo tempo. Le Riserve di Stato sono un’istituzione importante, legale, rappresentativa e si dovrebbe sostenere il loro assoluto e completo “rispetto”.

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