Affrontare il Gioco problematico in modo più adeguato
Ormai non deve esistere alcun dubbio: i colossi del gioco si stanno muovendo quasi in sintonia e con estremo impegno nella divulgazione delle cosiddette “buone pratiche” per cambiare il sistema ludico ed arrivare il prima possibile al gioco sostenibile: obbiettivo di grandi e medie imprese che vedono nel raggiungimento di ciò un cambiamento totale delle proprie Aziende, laddove molto probabilmente si cambierebbe nella sua interezza anche la percezione del gioco.
E così muterebbe senza alcun dubbio l’accettazione sia delle attività di gioco, dei suoi operatori e di ciò che si produce, si porta a conoscenza e si offre alla propria utenza. Il prodotto gioco oggi è curato con estrema dovizia nei particolari: sia nelle immagini, nei suoni ma ciò che è forse più importante è la creatività che spazia con la sua versatilità e riesce ad arrivare “al cuore dei giocatori” che ricercano esperienze di gioco sempre più importanti, ma sopratutto nuove e che lasciano il segno in questo intrattenimento che sta trascinando a sé l’interesse di tanti, dai grandi ai giovani adulti.
Gioco responsabile da cercare sempre
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Che si parli di gioco terrestre oppure online, come ad esempio di tutti i casino online playtech che sono sicuri ed autorizzati da ADM, davvero importa poco, ma che si parli di gioco sostenibile e responsabile questo sì che riveste tanta importanza e naturalmente tanto interesse anche perché risulta una tematica ancora quasi in embrione!
Ma ora si vuole ritornare alla sostenibilità come obbiettivo dell’intera industria del gioco e per fare questo serve però comprendere quale sia oggi il livello di preparazione e comprensione relativamente all’argomento del gioco responsabile.
La prima cosa che viene alla mente è che oggi l’industria ludica ha integrato pratiche di gioco responsabile in una parte massiccia delle sue strutture aziendali che operano nel mondo dei giochi e questo risulta essere un vero cambiamento radicale rispetto agli approcci passivi che si mettevano in atto sino a qualche anno fa. Ma, sopratutto, oggi si pensa maggiormente alla protezione dei giocatori ed alla comprensione dei “perché” arrivano a confrontarsi con il gioco problematico.
Strategie applicate in modo scorretto
Atteggiamento e strategie che sinora non sono state applicate quanto meno con la attuale dovizia e cose che assai probabilmente hanno causato una forma di stand-by nella crescita dell’intero settore.
Attualmente, appare del tutto imprescindibile che per poter vedere un futuro proficuo nel settore del gioco, quest’ultimo si deve rendere conto di ciò che “guida” davvero verso il gioco problematico e che ha necessità di una comprensione molto più profonda di quella che si è ricercata sino ad oggi.
Non solo: purtroppo ciò è messo in pratica ancora soltanto da pochi operatori, mentre questa è “l’arma” che può far continuare “in leggerezza e consapevolmente” il percorso commerciale delle attività commerciali ludiche.
Di fatto, conoscere e comprendere a fondo i problemi che spingono al gioco problematico e le derive che questo inevitabilmente può procurare, consentirà di confrontarsi con una maggiore positività con le autorità che si occupano della regolamentazione del settore ludico e del contrasto appunto delle sue derive.
In particolar modo nei rapporti con i mercati emergenti che ancora debbono organizzarsi e regolamentare un settore davvero delicato seppur scintillante ed accattivante. Così, con una conoscenza più approfondita e coscienziosa per ciò che riguarda le motivazioni del gioco problematico e mettendo in atto strategie consone al suo contrasto, si potrebbe ottenere che le normative locali affrontino il gioco responsabile in modo adeguato ed equilibrato.
Governi sempre pronti a restringere il Gioco
Serve risalire, comunque, al fatto che nei mercati più vecchi, e quindi dove il gioco è presente da tempo, i Governi senz’altro hanno intensificato restrizioni normative come ha fatto l’Italia, per esempio, con il Decreto Dignità ed il divieto della pubblicità ai giochi ed alle scommesse ed il Regno Unito con l’abbassamento della puntata per le apparecchiature di gioco.
Tali normative restrittive sono state guidate dalla preoccupazione nei confronti dei giocatori più vulnerabili e sensibili e per coloro che si erano avviati, purtroppo, sul percorso del gioco problematico.
E forse queste pressioni normative, insieme al cambiamento di mentalità degli addetti ai lavori, hanno spinto l’industria del gioco ad alzare la protezione dei giocatori ed ultimamente sono state messe in atto strategie in questo senso.
Così, con già questi cambiamenti in corso servirebbe davvero “cavalcarne l’onda” e continuare ad indagare sullo studio dei dati comportamentali in possesso degli operatori: sarebbe anche veramente utile che le varie aziende “si scambino” questi dati e che la conoscenza dei comportamenti dei giocatori sia condivisa per il bene globale di tutti i giocatori.
Cerchiamo tutti di eliminare gli ostacoli
Ma anche per togliere, quando possibile, quegli ostacoli che conducono a comportamenti compulsivi con buone pratiche attive di salvaguardia della sicurezza dei giocatori. E sarebbe anche utile condividere tra le aziende in modo scorrevole il risultato delle iniziative assunte e ritenute più sicure per tutelare i giocatori per migliorare il loro modo di relazionarsi con il gioco.
Cosa che consentirebbe di imparare dalle esperienze di ognuno e migliorare la conoscenza dei metodi più efficaci per proteggere maggiormente i giocatori sensibili.
Ma ciò che potrebbe aiutare, ed anche molto, la transizione del gioco attuale ad un gioco responsabile è la percezione delle sensazioni che provano i Regolatori e sopratutto quale ruolo potrebbero avere nella creazione di un ambiente di gioco sostenibile: cosa che, come già sottolineato più di una volta, rimane sempre e comunque l’obbiettivo più ambito per coloro che operano in questo delicato mondo ludico.
É del tutto evidente che i Regolatori si esprimono per proteggere nel modo più totale i cittadini-giocatori, ma purtroppo spesso accade che le norme vengano mutate per raggiungere standard di sicurezza sempre più alti e questo a volte può anche stravolgere il gioco ed il suo mercato.
E questo anche se le imprese fanno di tutto per restare ancorate agli standard imposti che però a volte risultano essere troppo restrittivi e che arrivano addirittura ad essere negativi nei confronti degli stessi giocatori: ma a volte questa presa di coscienza non è presente e non per cattiva volontà, ma viene decisamente sospinta da ciò che richiede la politica.
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
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