Voglio una vita spericolata: Non si dovrebbe applicare al Gioco
Tantissimi anni fa, e quindi “ieri”, il ritornello della canzone di Vasco Rossi riempiva le serate dei concerti ed inneggiava ad un mondo “contro”: un mondo che desiderava sfidare l’impossibile per avere una vita straripante di adrenalina per provare emozioni nuove e forti: “oggi” sembra che la stessa ricerca di emozioni e sensazioni forti voglia essere provata anche dagli odierni giocatori che si tuffano in un mondo che magari non conoscono bene e con poca responsabilità vanno alla caccia di novità che a volte possono anche “far cadere nella rete” del gioco problematico, cosa decisamente da evitare.
Ci si può indubbiamente divertire ed anche “fortemente” senza rischiare alcun che ed incorrere in quelle derive che possono condurre lontano dalla retta via del sano divertimento che tanti ricercano, ma che serve essere pronti a vivere con intelligenza. Altrimenti ci si allontana dal divertimento che diventa a quel punto… problema. Ma perché tutto questo panegirico che potrebbe sembrare leggermente stucchevole?
Solo perché si stanno mettendo in atto numerose iniziative per contrastare appunto il gioco “sregolato”: quindi, prima di tutto si vuole segnalare che è stato ricostituito l’Osservatorio sul gioco patologico presso il Ministero della Salute e mentre si attende l’arrivo del riordino nazionale del settore dei giochi serve mettere in campo iniziative di supporto ai giocatori problematici.
Prevenzione ed informazione sono molto importanti
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Senz’altro un insieme di prevenzione, cura, formazione ed informazione da affiancare ed anche da sovrapporre alle iniziative delle Regioni o degli Enti Locali a mezzo dei cosiddetti distanziometri e fasce orarie di accensione degli apparecchi, che continuano ad essere considerati strumenti utili per questo contrasto, ma che gli esperti non ritengono assolutamente all’altezza di questo scopo importante da raggiungere.
Ecco perché si vuole parlare di ciò che sta mettendo in campo l’Asl di Torino con il servizio “Sgarbuglio” che intende offrire un nuovo punto di riferimento per il sostegno economico-legale di quelle persone che “incontrano” il disturbo da gioco d’azzardo.
Un supporto che deve comprendere anche le famiglie che ne vengono coinvolte offrendo un servizio sempre presente e che offre il parere di un avvocato per consulenze legali, di un commercialista per le questioni finanziarie ed un giurista esperto: tutti in condizione di offrire un sostegno professionale per ogni problematica personale con lo scopo di creare una intera rete di supporto per tutelare l’economia delle famiglie.
Stiamo molto attenti alla questione Sociale
E non solo sotto il profilo meramente economico, ma anche a livello sociale e di relazione che a volte vengono coinvolti in questo tipo di “disturbo”. Dopo Torino, si trova sullo stesso percorso l’iniziativa “Iogiocopulito”, promossa dalla Ats Brianza insieme al Csv Monza Lecco Sondrio e con la rete Tiki Taka e messa in campo praticamente dai volontari dell’associazione “Il Tar lo”: volontari che aiutano chi è incorso nel gioco problematico a giocare con scioltezza e tranquillità. L’unico modo per vivere il gioco nel migliore dei modi: bisogna imparare a giocare bene per divertirsi e non autodistruggersi!
Mentre si esce dalle province lombarde di Monza e Brianza e di Lecco ci si ritrova però sempre nel monzese dove si sta sviluppando il progetto “slottiamo” promosso dalla Croce Rossa con il patrocinio del Comune di Villasanta che ha attivato un punto di ascolto dedicato alla prevenzione ed alla sensibilizzazione per le persone che sono coinvolte nel gioco problematico.
Poi “scendendo” in Toscana si trovano altre iniziative che fanno del loro intervento il mezzo utile per la conoscenza del gioco d’azzardo e di ciò che potrebbe nascondere se non ci si avvicina con la consapevolezza e con la massima attenzione e responsabilità.
Un’indagine davvero molto interessante
In quella realtà si trova anche un’indagine svolta da Coeso, agenzia per la formazione degli assistenti sociali, che confrontando i dati raccolti relativi al 2021 ha messo in luce che il gioco online ha superato abbondantemente quello terrestre nel periodo emergenziale: 61% online e 39% in presenza, dati che ovviamente dimostrano che la ricerca del gioco, ad esempio i migliori siti italiani online con licenza ADM che danno la possibilità di giocare in modo sicuro al WinForLife con soldi veri, comunque esiste sempre, emergenza o no.
Iniziativa similare, scendendo dalla Toscana nel Lazio, realizzata a Formia in un incontro pubblico dove sono stati presentati dati raccolti dalla Caritas che comunicano che si andrà a distribuire materiale che “invita a boicottare gli esercizi commerciali che vendono il gioco d’azzardo”: e di questa iniziativa, però, non avremmo voluto prendere conoscenza.
É del tutto ovvio che pur amando il mondo dei giochi non si è contrari al contrasto del gioco problematico che cura la salute dei soggetti che possono venirne coinvolti con il mezzo dell’informazione e della cultura dello stesso gioco: ma ci si deve dichiarare nettamente contrari ad opere di “boicottaggio” degli operatori che offrono gioco perché non ci sembra affatto la strada giusta, ma un’iniziativa per condannare il gioco legale, chi lo offre ed anche chi lo frequenta.
Mentre è ovvio che ci si dichiara positivamente predisposti a cercare di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle derive che il gioco ossessivo può provocare se non si conosce perfettamente cosa si sta affrontando.
Riflessioni su progetti davvero utili
Ed un’altra riflessione che “ci piace” fare è sul progetto “Vite in Gioco” avviato a Termoli, provincia di Campobasso, che ci porta a prendere in considerazione un discorso più ampio relativo al gioco problematico, o meglio al gioco in generale: quest’ultimo senza alcun dubbio attecchisce preferibilmente dove purtroppo regna la solitudine e questo aspetto psicologico non è da sottovalutare poiché già si conosce i guai che può portare la solitudine anche in vie e percorsi deleteri al di fuori del gioco.
Quindi, l’iniziativa “Vite in Gioco” appare davvero quella che affronta l’argomento a 360° e non guarda soltanto al gioco ma a ciò che viene “quasi imposto” al sociale quando una persona rimane sola e priva magari di interessi o di voglia di vivere.
E si sa cosa può causare la non voglia di vivere: cose che non si possono di certo imputare al gioco, ma a ben altro. All’assenza del contatto umano o delle relazioni che magari prima dell’attuale momento riempivano la vita di qualcuno e che ora si trova “scoperto ed abbandonato da questi bei sentimenti”.
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
Gioco Responsabile e Sicuro