Regno Unito: Grandi novità in materia di Gioco minorile

Quando si cerca davvero qualche cambiamento “a tempi brevi”, ci si sente (quasi) obbligati a guardare al Regno Unito che è sempre un passo avanti a tutte le altre realtà quando si parla di gioco d’azzardo e dei rapporti che lo stesso sistema è riuscito ad impostare con le istituzioni che lo apprezzano, rispettano ed enfatizzano.

Cosa che indiscutibilmente è alquanto lontana dall’esperienza del nostro gioco, almeno se si guarda agli Esecutivi che sono stati chiamati a gestire il Paese negli scorsi anni ed esentando, però, l’attuale Governo di Giorgia Meloni che formalmente ha aperto le braccia al mondo ludico riconsiderando il gradino di interesse rispetto all’economia del Paese o quantomeno rendendo pubblico questo cambiamento di “intenti” e favorendolo con la presa in carico del grosso impegno di riordinare tutto il suo settore: cambiamento che sta dimostrando di voler mettere in campo veramente aprendo “i lavori in corso” appunto per il sistema-gioco e la sua normativa.

Ma a prescindere dal nostro gioco, e guardandolo nella sua globalità insieme al suo fenomeno a livello planetario, visto che chi vi si affaccia è sempre più in giovane età, servirebbe essere veloci nello studiare e nel cercare di provvedere a tutelare sopratutto questa specifica categoria di giovani-giocatori che, in linea di massima, risulta essere quella più influenzabile ma soltanto per l’età e non per il carattere.

Quando si parla di Gioco occorre avere esperienza

É evidente che la carenza di esperienza proprio nei confronti del gioco e dei suoi “lati oscuri” che, purtroppo, esistono e dai quali ci si dovrebbe difendere con responsabilità e consapevolezza porta a mettere in campo per loro protezione una rigorosa normativa che riguarda direttamente i minori.

Ecco perché ora si vuole riferire di un annuncio di BGC, Betting and Gaming Council, che riguarda nuove misure per impedire ai minori di 18 anni del Regno Unito di vedere la pubblicità sui media digitali, puntando l’obbiettivo sulla protezione degli stessi, aumentando la loro sicurezza e tranquillità quando si confrontano nel gioco.

L’intervento di BGC, che per chi non lo sapesse ancora è l’organismo rappresentante nel Regno Unito dell’industria regolamentata delle scommesse, annuncia che tali modifiche verranno pubblicate nel settimo codice industriale per la pubblicità socialmente responsabile (chiamato correntemente codice Igrg).

E per entrare nello specifico si precisa che il nuovo codice conterrà l’impegno di innalzare gli standard pubblicitari per i giovani: attualmente viene garantito che il 20% della pubblicità sia televisiva che radiofonica sia composta da messaggi di gioco con vincita più sicuri: ed il tutto verrà esteso anche alla pubblicità sui media digitali “campo d’azione” preferito per i giovani adulti.

Misure idonee applicate anche al Marketing del Gioco

Lo stesso BGC, che regola il gioco d’azzardo del Regno Unito anche sul territorio, ha già adottato misure per garantire che solo le persone legalmente autorizzate a scommettere vedano il marketing online legato alle scommesse ed ai prodotti di gioco regolamentati, mentre le regole precedenti garantivano che le pubblicità per i social media dovevano essere indirizzate a soggetti di età pari o superiore ai 25 anni.

Le nuove linee guida impongono che la regola degli over 25 venga estesa a tutte le piattaforme digitali che forniscono un filtro appropriato e per età: il nuovo codice che vuole supportare la determinazione di innalzare gli standard nel segmento delle scommesse e dei giochi, entrerà in vigore dall’inizio del prossimo mese di dicembre 2023.

Risulta essere senz’altro di interesse unire le nuove modifiche alle misure già introdotte che comprendono il divieto di spot televisivi di gioco con vincita durante le partite, periodi di riflessione sugli apparecchi da intrattenimento, l’incoraggiamento a porsi limiti di deposito, nuovi controlli sulla verifica dell’identità e dell’età di chi gioca.

E non solo: è stato introdotto anche un codice di condotta che vieta alle squadre di calcio di utilizzare i propri account sui social media pubblicando marketing diretto su quote e siti di scommesse e ciò perché appunto i social media sono “luoghi” estremamente frequentati dai giovanissimi.

Soggetti influenzabili data la giovane età e la loro propensione ad enfatizzare l’immagine magari di un proprio “eroe sportivo” preferito e che può essere coinvolto in questi “affari commerciali” proposti ed essere tratti in inganno da offerte ritenute irrinunciabili.

Ci vuole impegno da parte di tutti

Il BGC, quindi, ha suggerito alle piattaforme dei social media di impegnarsi di più per la loro “giovane utenza” cercando di tenerla al sicuro dalla pubblicità che a volte può essere invasiva ed interviene affinché venga lasciata al pubblico l’opzione di rinunciare a ricevere pubblicità di scommesse e giochi online.

Per effettuare un cambiamento di rotta utile e proficuo per la sicurezza, BGC suggerisce di convocare un incontro per studiare le strategie più mirate per aumentare la sicurezza dei ragazzi nel gioco online e nelle scommesse: senza dimenticare che sempre BGC mette in atto la “tolleranza zero” nei confronti delle scommesse dei bambini, fenomeno oggi presente nel Regno Unito e che va stroncato alla base.

La Gambling Commission in un suo report sottolinea, infatti, che le forme più popolari di scommesse tra i bambini si evidenzia con i giochi arcade, le scommesse tra amici, le carte da gioco per danaro e le slot machine: proprio per questi dati BGC si impegna ad innalzare gli standard e ad apportare cambiamenti nel settore delle scommesse e dei giochi per aiutare e proteggere i giovani che deve essere l’obbiettivo primario di ogni “buona” società che operi in questo delicato settore.

La pubblicità mirata al pubblico adatto

Se la pubblicità esiste deve funzionare bene e raggiungere soltanto il pubblico adatto ad essa: è evidente che se in questo obbiettivo si lavorasse in sinergia con le piattaforme si potrà fare ancora di più e sopratutto meglio garantendo sopratutto che vengano utilizzati strumenti di gioco più sicuri come l’impostazione di limiti di deposito ed il “timeout” che mette in preallarme il giocatore di cosa sta rischiando.

Oltre il segnalare che esiste ed è messo a disposizione tutto l’aiuto possibile a supporto di coloro, che per fortuna sono la minoranza dei giocatori, che si trovano in difficoltà nel loro rapporto con il gioco.

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