Regno Unito: Grande attesa per il libro bianco sul Gioco
Nelle settimane precedenti si è parlato tanto di questo famoso “White Paper” diventato ora ufficiale nel Regno Unito ed anche delle “trattative” tra il Governo e le società calcistiche della Premier League. Società sportive che intendevano assumersi l’onere di eliminare la pubblicità al gioco d’azzardo dalle magliette dei propri giocatori, lasciandola invece sulle maniche.
Ciò per evitare che lo stesso Governo imponesse, alla fine delle varie discussioni, restrizioni ancora più sostenute che avrebbero provocato probabilmente danni economici ancora peggiori di quelli che si possono conteggiare oggi.
É stata una trattativa piuttosto animata e della quale si è parlato anche se non proprio a lungo, special modo per curiosità e per comprendere se le stesse decisioni avrebbero potuto essere assunte anche dal nostro italico Calcio, invece che subire il divieto totalitario contenuto nel Decreto Dignità. Provvedimento che ancora oggi fa discutere e che ha messo gli investimenti sul gioco italiano in seria difficoltà.
Infatti, gli investitori stranieri proprio per questo divieto hanno “chiuso i cordoni della borsa” investendo quindi altrove in mercati dove esistono più certezze e meno restrizioni.
Questa storia parte da lontano
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In ogni caso, questo atteso Libro Bianco è stato presentato al Parlamento dal segretario di Stato per la Cultura, i media e lo Sport: così nei giorni scorsi il Department for Digital del Regno Unito lo ha pubblicato concretizzando con questo testo la revisione del Gambling Act, risalente al lontanissimo 2005, e che indiscutibilmente meritava di essere riveduto e corretto visto che il mondo dei giochi, ovunque, si sviluppa in modo super veloce ed un lasso di tempo così lungo ha fatto trovare gli operatori del settore ludico in difficoltà con l’avvicendarsi delle innovazioni tecnologiche che “fanno parte del DNA” di questo settore in qualsiasi realtà territoriale ci si trovi.
É un mondo in continuo movimento sia di creatività che di produzione e le norme che lo regolamentano, di conseguenza, dovrebbero essere adeguate ed aggiornate con una continuità che segua questo suo inarrestabile sviluppo.
White Paper è arrivato alla ribalta del gioco sin dal dicembre 2020, periodo in cui è stato annunciato e già da allora ha creato qualche preoccupazione insieme alle riflessioni sulla sua apparizione che da alcune parti risultava giusta, ma che avrebbe senz’altro intaccato gli interessi di tante imprese.
Anche in Italia abbiamo avuto il Decreto Dignità
Un po’ quello che è successo nel nostro Paese alla comparsa del Decreto Dignità, e del suo divieto di pubblicità ai giochi ed alle scommesse, che ha creato uno sconquasso piuttosto rilevante nei due settori coinvolti: il gioco e lo sport che ne hanno subito danni che ancora oggi sono difficili da “far rientrare” in modo particolare per quello che riguarda le società di calcio cosiddette “minori”. Peccato, però, che in Italia non si è avuto il tempo di intavolare trattative con il Governo di allora come è accaduto nel Regno Unito.
Quel Governo “bi-colore” che ha messo in campo tale provvedimento “con la velocità della luce” e quasi per unica espressione e volontà dell’allora Ministro Di Maio, molto contrario ai siti di gioco online con bonus gratis senza deposito immediato alla registrazione dell’account, che faceva parte del Governo con il Movimento Cinque Stelle.
Ministro dichiaratosi in più occasioni, insieme al suo partito di appartenenza, detrattore in assoluto del mondo del gioco, imprese ed operatori e che è riuscito ad assestare al settore intero un colpo “a tradimento” mettendo fine a quella sinergia contrattuale che per anni aveva portato ai due settori ingenti guadagni, con riflessi anche per le casse erariali.
Nuove consultazioni che fanno ben sperare
Ma adesso “ci piace” ritornare al White Paper britannico perché pare che siano in corso ulteriori consultazioni a seguito di delucidazioni su alcune misure contenute in questo Libro Bianco. D’altra parte, era evidente che in tale documento si prendesse nota del cambiamento profondo che il gioco d’azzardo ha raggiunto dal 2005 in poi e pochissimi politici, che allora avevano progettato le norme, potevano immaginare o prevedere la natura e la portata di questi cambiamenti. E decisamente un cambiamento che non ha riguardato soltanto il gioco ma che da allora in poi ha rimodellato la società, l’economia e quindi anche questo settore.
Oggi le aziende tecnologiche multinazionali, in territorio britannico, riescono a fornire servizi avanzati con cui i clienti-giocatori possono interagire in qualsiasi momento del giorno e della notte: avanzamento tecnologico questo che, senza alcun dubbio, non si poteva prevedere allora né nel Regno Unito che nel nostro Paese.
Ora qui, concretamente, “ci piace” elencare i maggiori interventi nella revisione del Gambling Act e che, prima di tutto, riguardano una forte limitazione per i giovani giocatori al di sotto dei 25 anni che si confrontano con le slot online: infatti, avranno a loro disposizione puntate massime da 2 sterline, contro le 15 disponibili per i giocatori più “vecchi”.
Tale decisione sta facendo, comunque, discutere visto che si era ventilato un intervento diverso e così si considera questo provvedimento un passo indietro rispetto a quanto si aspettavano i cittadini britannici: i limiti originariamente annunciati avrebbero dovuto essere contenuti tra le 2 e le 5 sterline al massimo, ma da applicarsi a tutti gli utenti, senza distinzione d’età.
Anche i giocatori saranno più controllati
Discussioni che si estenderanno e coinvolgeranno anche i controlli sulle finanze dei giocatori online che sono stati un punto centrale del dibattito sul White Paper: per spiegare meglio il principio, ci si riferisce a quei giocatori che perdono 1.000 sterline in 24 ore, oppure 2.000 sterline nell’arco di 90 giorni e che dovranno essere soggetti a controlli, cosiddetti “light”, che sono mirati alla protezione dei clienti vulnerabili: mentre altro obbiettivo del White Paper è quello di creare una distinzione trasparente tra i prodotti di gioco d’azzardo per adulti e prodotti a basso rischio accessibili ai ragazzini.
Per quello che riguarda il mercato illegale saranno conferiti poteri alla Gambling Commission che potrà impedire ai provider ed ai fornitori di servizi a pagamento di fornire i siti web ritenuti illegali. Altra disposizione interessante è la proposta di rendere obbligatoria la condivisione dei dati sull’utenza ad alto rischio per tutti gli operatori a distanza ed un’ulteriore consultazioni su un prelievo di responsabilità sociale obbligatorio dell’1% sulle entrate.
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
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