Per il divieto della pubblicità ai giochi aleggiano venti di ristrutturazione
Il divieto della pubblicità ai giochi ed alle scommesse è sempre di attualità, nel bene o nel male: specialmente quando aleggiano venti di una sua ristrutturazione se non addirittura di cancellazione. E quale parte politica potrebbe risultare quella più indicata a rimetterlo in discussione se non il Movimento Cinque Stelle, fautore principale della sua nascita messa in atto dall’allora leader carismatico Luigi Di Maio che può esserne considerato “il padre”?
Quindi, oggi riecco lo stesso Movimento che si attiva con un’interpellanza rivolta al Governo affinché faccia in modo che tutte le squadre di calcio rispettino le norme che sono al momento vigenti sulla pubblicità al gioco ed alle scommesse: i limiti ed i confini in cui si può muovere oggi la pubblicità devono essere contenuti in una “meravigliosa cornice” che deve racchiudere le varie “espressioni d’arte ludica” create su di una tela immaginaria e che possono esprimersi non contravvenendo però al cosiddetto Decreto Dignità, portatore sano di quel divieto richiamato più volte.
Dal mondo del Calcio arrivano segnali importanti
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Dunque, viene richiesto di far rispettare i limiti imposti alla pubblicità al gioco e che non avvengano fatti analoghi a quelli che si riferiscono ad una più che nota squadra di calcio che ha stretto un accordo di sponsorizzazione con una azienda che si occupa di gioco online non rispettando forse il contenuto del cosiddetto Decreto Dignità.
Si parla, ovviamente del contratto di quattro anni a circa 30 milioni di euro per stagione stipulato dalla squadra campione d’Italia e la Betsson Sport che è diventato in questo modo il nuovo partner dell’Inter.
Betsson è una società svedese di gioco online che fornisce servizi di scommesse sportive e che permette di giocare ad altri giochi come casinò, poker, bingo e gratta&vinci e che vuole dare visibilità a tutte le realtà sportive italiane per dimostrare quanto la passione per lo sport unisca, nonostante le diversità.
E non si può negare che sia un obbiettivo senz’altro pregevole e sociale trattandosi di una vetrina multimediale per l’intrattenimento sportivo e di informazione.
E finché resta tale, come asserisce anche AGCOM, “non sembra rientri nella fattispecie vietata dal Decreto Dignità”. Ma non tutti evidentemente sono dello stesso parere, come si evidenzia dalle affermazioni del M5S che si rivolge alla squadra dell’Inter, campione d’Italia che come ogni altra società sportiva deve rappresentare un esempio morale positivo per tutti sopratutto nei confronti dei giovani.
I giovani devono essere sempre tutelati al meglio
I messaggi di sponsorizzazione non vi è dubbio che abbiano un impatto maggiore proprio presso i giovani e giovanissimi e non si può negare che il binomio maglietta/sponsor scommesse riesca a rappresentare un messaggio che spinge al consumo di gioco: dunque lo sponsor di Betsson Sport sulla maglietta dell’Inter forse non rappresenta una forma consentita di informazione come spiega la legge vigente, ma piuttosto una mera pubblicità indiretta che incoraggia il consumo del gioco.
E questa è la storia che ha tenuto banco e ragione di questa interpellanza alla quale lo stesso schieramento politico vorrebbe delle risposte. Infatti, per “battere il ferro sinché è caldo” si richiede una valutazione urgente da parte del Governo affinché valuti queste forme di sponsorizzazione e se vengano effettivamente applicati i criteri inclusi nel cosiddetto Decreto Dignità.
E se non sia il caso di adottare tutte le misure necessarie per garantirne il rispetto, anche rafforzandone la disciplina: con particolare attenzione per le pratiche pubblicitarie che si rivolgono ad un pubblico generalizzato e che comprende evidentemente anche i giovani soggetti maggiormente vulnerabili e che potrebbero essere spinti verso il gioco d’azzardo e di conseguenza anche verso un possibile gioco problematico (il che ci sembra davvero eccessivo come estensione di pensiero).
Infatti serve ricordare che addirittura le ticket redemption spesso tirate in ballo sono ritenute responsabili di un’eventuale spinta verso il gioco d’azzardo.
Un’argomento che crea continue discussioni
Argomento che si ritrova sui media ogni tanto e che solleva sempre e comunque discussioni e disquisizioni che a chi scrive appaiono del tutto sterili: ma tant’è, il nostro punto di vista in questo senso forse non interessa proprio.
Ma ora, si ritorna all’interpellanza del M5S che continua nel sollecitare un intervento istituzionale per far sì che tutte le squadre di calcio di qualsiasi livello rispettino l’attuale norma relativa alla pubblicità ai giochi ed alle scommesse e che si facciano invece portatrici di messaggi contro la diffusione del gioco d’azzardo.
Ma nel contempo si richiede quali iniziative si intendano intraprendere per rendere effettivo tale divieto di pubblicità per salvaguardare i cittadini dai rischi collegati al consumo del gioco. Riferito qui il fare del Movimento più volte citato, “ci piace” anche contrapporvi una dichiarazione del Corriere dello Sport che a mezzo del suo Direttore ha sottolineato che dopo l’introduzione del Decreto Dignità il volume delle giocate in Italia è risultato essere aumentato.
Cerchiamo di fermare la crescita del Gioco d’azzardo illegale
Secondo dati rilevati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli il gioco è cresciuto sui siti illegali che rappresentano un “mercato illegale” stimato in 25 miliardi di euro l’anno, laddove almeno 18 miliardi sono legati al gioco online: ed ancora che secondo un’indagine realizzata dall’Istituto Superiore di Sanità “soltanto poco più del 19% di chi gioca risulta essere influenzato dalla pubblicità, mentre la gran parte degli scommettitori risulta noncurante delle pressioni esterne”.
E si conclude con la riflessione propria anche di chi scrive queste righe e cioè che le derive del gioco non si combattono con i divieti di spot, delle scritte sulle maglie dei giocatori o sulle pagine dei giornali, ma unicamente con l’informazione e la cultura di un settore che se vissuto con consapevolezza e responsabilità intende procurare, come fa da sempre, esclusivamente divertimento e leggerezza: ma questo sembra davvero difficile da comprendere anche se si continua a dibattere sul parere degli esperti in materia ed i detrattori del mondo ludico, sempre pronti a scagliare dardi avvelenati contro il gioco e le sue imprese!
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
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