La soddisfazione delle Regioni che sono contro le Slot Machine

Pubblicazione: 17 Agosto 2017 ore 11:00

regioni no slot machine

Sono tante, quasi tutte, le Regioni della nostra Penisola che hanno il proprio Regolamento sul Gioco che impone norme restrittive ad oltranza per le attività ludiche: certamente, l’unione fa la forza e loro (le Regioni) unite come un “sol uomo” si sono fatte forti dell’autorità che lo Stato -non dicendo nulla e rendendosi latitante per tanti anni nel non intraprendere iniziative di regolamentazione nazionale- ha loro concesso.

E forse, anche, l’intervento che ora l’Esecutivo si affretta a concretizzare, diminuendo di un bel numero le apparecchiature da intrattenimento, vuole essere un tentativo per “riprendersi il potere lasciato alle Regioni ed alle Amministrazioni Comunali”.

Ma si è creata una situazione per il settore ludico, sopratutto dopo la cosiddetta manovrina, insostenibile e che, senza dubbio, ci si poteva aspettare visto che lo Stato ha continuato in questi ultimi anni ad “infierire fiscalmente” solo ed unicamente nei confronti del mondo del gioco d’azzardo (pubblico e riserva di Stato) per raggranellare “qualche euro” al fine di coprire i propri buchi di bilancio! L’ultimo balzello finanziario risale all’anno scorso ed è stato anche bello salato.

Una situazione davvero difficile per le Slot Machine

Ora, però, la situazione cui le Regioni no-slot miravano si sta concretizzando in modo rapido: il settore delle macchinette slot machine sicure presenti anche nei casino online legali ADM è allo stremo e non riesce a far fronte ai suoi impegni con chi “lo ha creato e messo sul mercato” circa quindici anni fa.

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Le imprese che di gioco vivono (o vorrebbero vivere) cedono le armi, hanno sottoposto al Governo la loro situazione, le loro esigenze ed il fatto che avrebbero voluto un “presente migliore e meno combattuto” e vorrebbero un futuro da poter programmare.

Non si sono avverati i desideri del mondo del gioco pubblico e non solo: “l’affare di Stato tanto decantato allora” -circa quindici anni orsono- e sottoposto con “salatissime ma sicure concessioni” si è vanificato per opera della latitanza proprio dello stesso Stato e questa è forse la parte più “triste” di questa lunghissima telenovela che si è sviluppata in tutti questi lunghi anni.

Tirare il sasso e nascondere la mano

Chi ha creato il gioco pubblico, chi lo ha spinto sul mercato, chi ha convinto l’opinione pubblica che fare “una giocatina lecita” non è male, ma ci si può divertire e che a volte con la raccolta del gioco si possono “aiutare e sostenere” iniziative di livello sociale, proprio lo stesso Stato ora distrugge “il suo figliolo” senza tante remore in fondo, e senza neppure pensare “ad un piano B”.

Cosa faranno le imprese di gioco che saranno costrette a chiudere? Cosa faranno le risorse che vi lavorano? Che fine faranno i quattrinii di chi ha avuto ancora il “coraggio di investire” in questo benedetto settore? Questo fa parte del “piano B” che l’Esecutivo avrebbe dovuto avere bello e pronto per fronteggiare le richieste delle imprese che di gioco vivono e che di gioco non vorrebbero proprio morire.

In tutte le cose ci vuole grande equilibrio sempre

Arrivati a questo punto, non rimane che compiacersi della soddisfazione di quelle Regioni no-slot dalle quali è partita tutta questa iniziativa accorata contro il gioco lecito: ma qualcuno avrà detto alle Regioni che nessun operatore ha mai pensato di tenere alcun esercizio aperto, con apparecchiature di intrattenimento in funzione, per h/24?

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Gli operatori del gioco vogliono avere solo il tempo di soddisfare le domande che “la gente richiede” e che potrebbero consentire di avere “un cassetto” a fine giornata che possa almeno coprire le spese di esercizio.

 

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Vanessa Maggi

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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità.