In Argentina sono sul piede di guerra e vogliono proibire tutto il Gioco online
Nonostante con il nostro scrivere si continui a stigmatizzare il divieto totalitario che ci è stato imposto dal Decreto Dignità per quanto riguarda il mondo dei giochi, evidentemente il nostro messaggio non è stato abbastanza forte o ben argomentato: infatti, in Argentina la Chiesa cattolica intende far vietare il gioco legale (ed anche quello illegale), passando per la pubblicità, oltre a bloccare internet nelle scuole.
L’obbiettivo ecclesiastico è quello di proteggere i minori ma, evidentemente, non si è tenuto conto che questo proibizionismo totalitario consegnerebbe gli stessi minori, ma non solo loro ovviamente, nelle mani dell’illegalità che gestisce i siti non autorizzati e tutto ciò che vi gravita attorno.
E questo non può che riempirci di tristezza ed amarezza perché i nostri concittadini, purtroppo, hanno provato personalmente cosa significa avere tutto bloccato e proibito e cosa questo significhi nelle scelte che ognuno intende fare.
Ci si trova totalmente “scoperti”, ma nello stesso tempo anche “invogliati” a provare ciò che legale sicuramente non è per curiosità o poca consapevolezza.
Questi provvedimenti sono indirizzati alla salvaguardia dei più giovani
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Dunque, i ragazzi argentini sono chiamati ad acquisire nuove esperienze non certo positive in conseguenza di eventuali provvedimenti che verranno presi in quella loro realtà territoriale dove si presume non sia già oggi facile vivere o sopravvivere: non per tutti fortunatamente.
Adesso “ci piace” ritornare al discorso iniziale ed a quello che la Chiesa argentina intende suggerire alla politica, fermare tutto il gioco online, e lo ha fatto a mezzo di una dichiarazione rilasciata dai pastorali diocesani di diverse province che hanno inteso esprimere la loro preoccupazione per quanto riguarda specialmente le scommesse online.
La preoccupazione “pastorale” si estende alla disdicevole normalizzazione di comportamenti dannosi delle persone ed in modo particolare per gli adolescenti e per le loro famiglie: questo è, sunteggiando, il tenore del documento sottoscritto dai rappresentanti ecclesiastici di tutta l’Argentina, anche se pare sia la prima volta che si legge un intervento della Chiesa in questo senso, a mezzo di un documento ufficiale.
Oggettivamente, si può dire che “ci può anche stare questo tipo di atteggiamento che vuole proteggere il sociale” e sopratutto i ragazzi anche perché da quanto dichiarato si evince che il fenomeno del gioco a distanza , non stiamo parlando dei casinò istituzionali fisici che si trovano in Argentina, sta crescendo molto e coinvolge, come in tutte le parti del mondo, i più giovani che sono particolarmente vulnerabili.
In Argentina l’interesse verso il gioco d’azzardo stà crescendo
Ed è proprio per contrastare questa “lievitazione dell’interesse al gioco d’azzardo” che da parte della Chiesa si è scelto di intraprendere azioni indirizzate ad impedire l’accesso dei minori alla promozione delle piattaforme attraverso la pubblicità.
Purtroppo, sono tutti discorsi che nel nostro Paese sono stati già affrontati e che sono stati combattuti con il nostro famigerato divieto contenuto nel Decreto Dignità che ha creato notevoli danni a livello economico non riuscendo comunque a contrastare il dilagare del fenomeno del gioco e neppure ad arginare il gioco problematico: la soluzione pare non si trovi nei divieti proibizionistici o totalitari ma forse in una regolamentazione più mirata e studiata nel profondo.
Ora, facendo un passo indietro e tornando al fare della Chiesa ci si trova ancora una volta nel credere che la soluzione dei problemi non siano i divieti e sino a quando si continuerà a pensare a questa sterile soluzione non si riusciranno a risolvere i problemi.
Dunque, in pratica, la Chiesa chiede alle autorità che regolamentano le scommesse online ed i giochi d’azzardo di “adottare misure immediate per impedire l’accesso ai minori ai siti legalizzati. Che vengano inibite le forme di pubblicità a queste attività, che non vengano concesse nuove licenze di gioco online e che non vengano rinnovate quelle in essere, che vengano segnalati i siti illegali in modo da poterli bloccare istantaneamente.
Contrastare il gioco illegale è più difficile di quello che si crede
Tutte belle parole e bei pensieri ma piuttosto utopistici: se si sapesse esattamente dove rintracciare i siti illegali si potrebbero anche chiudere, ma appena se ne chiude uno ne aprono altri due e così quasi all’infinito.
Dunque, la soluzione non può essere questa, va ricercata in un altro tipo di atteggiamento, di informazione, di cultura, di consapevolezza, di responsabilità.
Ma sopratutto, va bene vietare (quando possibile ovviamente) il gioco illegale, ma inibire quello legale sarebbe un errore madornale che si ritorcerebbe sugli stessi giovani o di coloro che intendono giocare tranquillamente senza essere soggetti a particolari derive scomode o pericolose.
Vietare i siti legali vuol dire vietare proprio quei siti che sono gli unici che possono bloccare l’accesso ai minori per proteggerli dai rischi del gioco d’azzardo: sarebbe un errore pazzesco ed enorme!
Pensare bene alle decisioni che si dovranno prendere
Il documento “ecclesiastico” richiede addirittura di bloccare i siti negli istituti scolastici quando oggi tutto si instrada alla digitalizzazione anche nel mondo scolastico e culturale e quando ormai è acclarato che il proibizionismo è pressoché inefficace.
In questo modo si finisce per consegnare i giovani, ma tutti i giocatori in generale, alle piattaforme illegali che sono difficilissime da raggiungere e da chiudere, anche con tutto l’impegno messo in campo dalle Forze dell’Ordine di qualsiasi parte del Mondo: e non è soltanto un problema argentino od italiano.
In tutto il mondo, infatti, il gioco illegale è perseguito, combattuto, ricercato ma non sempre risulta facile un percorso risolutivo: e con tutto il rispetto per la Chiesa, che senz’altro parte da buoni propositi, bisogna lasciar fare agli esperti del settore la scelta di quali siano le misure più adatte per affrontare il fenomeno del gioco online, anche a livello giovanile: a nessun Governo piace avere un popolo di giocatori “spremuto” psicologicamente o ridotto sul lastrico economicamente.
Argentina ed Italia accomunate dalla pubblicità sul Gioco
Come è successo nel nostro Paese serve che il Governo argentino non si lasci influenzare e prosegua nel suo percorso di regolare la pubblicità al gioco mettendo in campo tutte quelle strategie idonee a bloccare l’accesso ai siti da parte dei minori.
Questa è l’unica strada percorribile per riuscire ad ottenere “qualcosina” di buono: non dovrebbe essere difficile comprendere tale “meccanismo” e che non può e non si deve passare attraverso il proibizionismo od a decreti totalitari che sembrano i più facili da adottare ma che producono esattamente il contrario.
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
Gioco Responsabile e Sicuro