Il settore dei Giochi ed il suo contributo alle casse erariali

Quando chi scrive “racconta” che la presenza del gioco pubblico sull’italico territorio è importante non lo fa per mero schieramento verso “un settore che piace” a tanti cittadini, compreso ovviamente chi tenta con questo fare di spiegare cosa è e cosa rappresenta questo mondo così bistrattato: lo si fa anche per sottolineare la sua forza e la sua presenza per contrastare l’illegalità ed anche per convalidare l’aiuto del settore per le casse dello Stato che per il 2022 sono state “sostenute” per circa 11 miliardi di euro.

Cifra senza dubbio importante, se si considera quanto oggi il sistema-gioco sia contrastato dalle attuali Leggi regionali “capestro” che impediscono alle attività ludiche di esprimersi al meglio nelle relative attività.

La speranza di chi scrive, dunque, si racchiude nell’attesa fiduciosa che il riordino dei giochi si esprima con veri cambiamenti per fare in modo che il mondo del gioco pubblico diventi sempre più forte e potente nei confronti di quella illegalità che sta ponendosi di traverso ai vari percorsi legali che si vorrebbero proseguire.

Far parte del mondo dei Giochi non è semplice

Oggi essere un concessionario di gioco non è davvero semplice, oltre ad essere estremamente oneroso: se poi ci si sofferma a riflettere sul costo delle futuribili concessioni online -che è stato anticipato essere di circa 7 milioni di euro cadauna- si deve pensare a questo impegno economico nel suo globale e cosa può comportare per un’attività che non ha ancora certezze su quanto potrà raccogliere dalla propria impresa.

Ma ora si vuole ritornare agli importi raggiunti nello scorso anno, ai quali vanno aggiunte le varie imposte ordinarie versate dalle aziende di gioco, come da tutte le altre società di settori diversi: così la cifra di circa 11 miliardi di euro va aggiornata.

Il contrasto all’illegalità da ricercare sempre

E considerato che il “pingue gruzzolo” viene raggiunto da un settore che non ha pace e non ha un cammino dolce da percorrere e tante criticità con le quali confrontarsi, figuriamoci se dal futuribile riordino dell’intero settore, le norme studiate e messe in campo per la “nuova Era del gioco” facessero del gioco pubblico “un’arma” ancora più corposa per contrastare l’illegalità e per presentare offerte migliori ai propri utenti!

E, sopratutto, per proteggere le proprie imprese ed i propri lavoratori: sarebbe uno tra i settori migliori della nostra economia e forse riuscirebbe a ritornare ad essere quell’importante risorsa per lo Stato come lo era qualche anno fa (anche tanti anni) e che provvedeva a sostenere l’economia globale del Paese senza avere così tanti strali negativi sfrecciati contro tutta la sua categoria.

Dobbiamo dare al Gioco il rispetto che si merita

Non si sa se questo sia un sogno che potrebbe realizzarsi insieme a quello di ritornare in possesso di quella dignità e di quel rispetto che il gioco pubblico meriterebbe essendo un rappresentante dello Stato, oppure se sia un desiderio destinato a rimanere tale, però è indubbio che dal riordino tutti i componenti del settore si aspettano questa volta, e da questo specifico Esecutivo, qualcosa di veramente nuovo, forte, rappresentativo.

D’altra parte, a testimoniare l’importanza del gioco pubblico, compresi i siti di gioco italiani ADM che utilizzano i giochi targati Kalamba, sono anche i dati provenienti dalla Polizia di Stato che recentemente ha condotto una vasta operazione su tanti territori a contrasto del gioco e delle scommesse illegali.

Operazione che ha portato alla “visita” presso oltre 600 esercizi commerciali, con 3339 soggetti identificati e vari sequestri di apparecchiature come totem, PC, Awp e Vlt, tutti “rigorosamente” illegali.

La conseguenza ha portato a 66 denunce in stato di libertà connesse all’esercizio abusivo del gioco e delle scommesse ed all’elevazione di 215 violazioni amministrative sanzionate per un importo superiore ai 600 mila euro: ed anche questi numeri certificano, oltre qualsiasi dubbio, quanto sia importante mantenere un presidio legale sull’italico territorio attraverso l’offerta di Stato.

Controlli a tappetto per individuare il gioco illegale

Intanto, continuano le varie attività di ispezione e monitoraggio che permettono di rintracciare le varie attività illegali di gioco alle quali si rivolgono, purtroppo, ancora tanti giocatori che non riescono a comprendere bene la pericolosità di queste presenze: la criminalità che gestisce i punti di gioco illegali non ha alcuna remora nei confronti delle persone fragili ed influenzabili e li spinge a giocare sempre di più.

Atteggiamento ignobile che la criminalità usa spesso ben sapendo che questa spinta “porterà il giocatore alla rovina” economica e sociale facendo poi subentrare al gioco anche l’usura per recuperare quanto perduto (cosa che non accade mai).

Invece, presso i punti di gioco legale esistono gestori che appena si accorgono che un utente si incammina verso il gioco problematico cercano di fermarlo, sostenerlo per fargli capire la gravità di questa “pulsione verso il gioco” che non è più una voglia di divertimento.

E proprio per questa serietà con la quale il settore legale del gioco si sta muovendo porta a rivelare che il sistema-gioco pubblico è vincente e questo comincia forse anche ad “entrare” nella mente dell’opinione pubblica che troppo spesso “è stata spinta” a mezzo di cattiva informazione a pensare ogni nefandezza sul mondo ludico.

E per trarre un ulteriore beneficio dai notevoli passi avanti fatti dal settore “personalmente” e dai suoi operatori di certo volenterosi e vogliosi di lavorare per il meglio, il tutto potrebbe essere sviluppato e migliorato.

Solo con una riforma generale il gioco può migliorare

Ma solo se lo Stato decidesse di fare una riforma generale dell’intero comparto ludico e solo se non facesse finta di non sapere quante risorse il mondo dei giochi riesce a riversare nelle casse erariali: di fronte a cotante risorse l’Esecutivo nel riordino dovrebbe inserire politiche e piani di rilancio del gioco che mettano come volano la formazione dei lavoratori e la lotta all’illegalità tenendo ben presente le sfide che il nuovo sistema tecnologico sottopone a tutti.

D’altra parte, lo Stato deve anche essere veloce nelle sue scelte perché l’illegalità cresce e dismisura nonostante tutto quello che si sta attivando per controbatterla: il fenomeno del gioco illegale “vale” addirittura oltre 20 miliardi di euro.

Una rete parallela illecita che rappresenta una concorrenza alle aziende legali del comparto che lavorano al fianco dello Stato ma che spesso si sentono completamente abbandonate. Questo prima del riordino: ed il futuro come sarà invece?

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