Il desiderio di divertirsi sentito da 13 milioni di Italiani
La ristrutturazione dell’intero settore del gioco è un impegno che questo Governo si sta assumendo per renderlo ancora più sicuro, tutelato e ben distribuite le sue variegate attività su tutto l’italico territorio poiché è una scelta che viene effettuata da circa 13 milioni di italiani che si intrattengono piacevolmente con i loro giochi preferiti, e senza esserne tutti schiavi come i suoi detrattori sottolineano in ogni occasione.
Da qui e da questa situazione ludica che pervade il Paese non si comprende davvero come mai negli ultimi dieci anni nessun Esecutivo si sia sentito chiamato in causa per riordinarne la normativa che “fa acqua da tutte le parti” e da parecchio tempo: certo, quello che si può dire a discolpa di questo atteggiamento di “latitanza governativa” è che il gioco d’azzardo è sempre stato un argomento scomodo e difficile perché comprende movimento di danaro e per i vari Governi evidentemente è sembrato rischioso tirarne le fila come invece ha fatto il Governo Meloni.
La politica vuole ridare la dignità che spetta al settore dei Giochi
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In effetti, piaccia o no il suo destreggiarsi politico, l’attuale Esecutivo sin dal suo insediamento ha dichiarato di voler ridare rispetto e dignità ad un settore che ha sempre contribuito -bistrattato e demonizzato come mai- a sostenere l’economia del Paese e di questo sembrerebbe opportuno darne atto visto che i dati relativi alle risorse che vengono annualmente ingurgitate dalle casse erariali non si possono discutere.
Comunque, senza mettere in campo della retorica che serve a ben poco, “ci piace” sottolineare sopratutto la responsabilità che il Governo Meloni si è assunto nello studiare a fondo le tante problematiche del mondo dei giochi: tematica che coinvolge Comuni e Regioni ed argomento che ha sempre suscitato discussioni ma che deve essere affrontato perché occuparsene appare un dovere considerato che il gioco esiste ed è ricercato anche nei momenti sociali più bui come quello dell’emergenza pandemica perché offre leggerezza e distrazione.
Questo è ciò che ricerca l’utenza nel gioco che racchiude un numero ragguardevole di “interessati” ed è proprio per questo numero che il Governo deve avere l’autorevolezza di intervenire e ristrutturare ciò che non funziona per rendere il settore ludico “un posto migliore”.
Finalmente qualcuno si stà accorgendo che il gioco va migliorato
Finalmente qualcuno della politica si è accorto che se non funziona bene il gioco pubblico, e quindi, legale le scelte dei giocatori vengono indirizzate a quel gioco che legale sicuramente non è e che nasconde pericoli e rischi sia per lo stesso consumatore che per il territorio vista la gestione della criminalità organizzata che da sempre tiene d’occhio il settore e vi intravede un veicolo perfetto per riciclare il danaro proveniente dalle operazioni illegali che vengono portate a termine.
Con questo scenario che si è accentuato durante il lungo periodo pandemico il Governo ha preso la decisione di intervenire e lo ha fatto prima sul gioco online, ritenendo che quello fosse un segmento “più facile” da rivoluzionare.
E ciò perché nella gestione del gioco online , compresi i migliori siti di gioco con software sicuro gestito dalla Habanero, non ci sono quegli interlocutori “tosti” come le Amministrazioni regionali e comunali alle quali servirà rivolgersi nel percorso del riordino del gioco terrestre.
Anche le varie Amministrazioni locali hanno un ruolo fondamentale
Anche se, per essere corretti e sinceri, anche per quello online si è dovuto richiedere ascolto ed ottenere risposte dalle varie Amministrazioni per quanto riguarda la situazione terrestre ma legata all’online, dei PVR, Punti Vendita Ricarica che sono da considerarsi dei veri e propri trait d’union tra i “due mondi del gioco”.
La cosa più importante da sottolineare è che non si può di certo negare che il Governo abbia messo in piedi un riordino online in un tempo abbastanza rapido coinvolgendo l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza, cercando nel suo intervento di tenere in considerazione quanto esposto dalle varie Associazioni di categoria e tenendo anche conto di tutte le possibili informazioni utili per mettere basi ben fondate per il riordino del gioco a distanza.
E non ci si vuole neppure nascondere dietro il famoso dito allorquando ci si trova a pensare che l’intervento sul gioco è fatto per garantire il popolo di giocatori ed il territorio, ma anche per salvaguardare le risorse che arrivano all’Erario e che si possono valutare in circa 14 miliardi di euro all’anno: cifra da non sottovalutare della quale nessun Governo è riuscito a fare a mano laddove si poteva pensare in tempi passati di poter addirittura eliminare il gioco dal territorio per evitare che le persone potessero incorrere nel gioco problematico.
Cerchiamo di non agevolare il gioco d’azzardo illegale
Ma se manca il gioco legale, è assodato che le persone si rivolgono a quello illegale e quindi i pericoli di incorrere nel disturbo da gioco d’azzardo esistono ugualmente e si potrebbero associare addirittura all’usura che viaggia di pari passo con il gioco illecito e la criminalità che da sempre lo gestisce.
Ora servirà un ulteriore sforzo del Governo nell’affrontare il decreto sul gioco terrestre riservando particolare attenzione al fenomeno del gioco problematico che si è comunque attenzionato anche per il gioco online.
E proprio sul riordino online si parla quasi unicamente -e davvero troppo- del costo delle concessioni aumentato da 250mila euro a 7 milioni di euro ciascuna: invece non si parla della previsione, sicuramente non banale e dietro il suggerimento di Confcommercio, che per giocare sia necessaria la carta di identità e non semplicemente il codice fiscale, documento che potrebbe essere prestato ad un minore: potrebbe essere una misura che consentirà anche agli stranieri che possono non avere il codice fiscale di poter giocare.
Un settore ludico che sembra più complicato di quello che è in realtà
Quello che emerge dal riordino dell’intero settore dei giochi è che lo stesso è stato affrontato con la massima prudenza essendo un mondo piuttosto complesso e seguendo i “desiderata” del Premier Meloni che vuole che il gioco sia tutelato il più possibile, più sicuro e sopratutto sempre divertente e che ciò avvenga a mezzo di una normativa che consenta la sua presenza sociale sul territorio e la sua civile accettazione: ovviamente, guardando anche al risvolto economico che un gioco pubblico migliore e ben regolamentato può procurare sia alle stesse imprese che alle casse erariali.
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
Gioco Responsabile e Sicuro