Alcuni spettri aleggiano sugli operatori di gioco d’azzardo
Anche se il mondo del gioco pubblico è fondamentalmente ottimista, e quindi propenso a vedere sempre e comunque il bicchiere mezzo pieno, non si può evitare che in questo periodo politico dove si continua a parlare di decreti attuativi relativi alla Legge Delega per la riforma fiscale non si faccia “sentire nella pancia del gioco” la paura di non vedere redatto anche questa volta il decreto attuativo per quello che riguarda appunto l’intero settore del gioco e la sua riforma.
É dunque inequivocabile e naturale che la mente degli addetti ai lavori faccia un salto nel passato ed al 2017 portatore sano della sottoscrizione della famigerata Intesa che “è nata e (purtroppo) morta là” proprio a causa della mancata redazione del relativo decreto attuativo.
Ora, tornando ad oggi ed al 2023 ed agli importanti “compiti” delle diverse Commissioni che si stanno occupando di questo, è inevitabile che una certa sofferenza si faccia largo nel settore anche se il lavoro svolto dall’Esecutivo sembra rispettoso delle incombenze ed altrettanto delle relative scadenze.
Anche se quella del 20 settembre prossimo, indicata dal vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, non deve affatto considerarsi un’imposizione ma un termine ritenuto utile per poi proseguire nei vari percorsi ed arrivare al più presto alle varie stesure dei decreti attuativi, strumenti indispensabili per non rendere vano il tanto lavoro sinora messo in campo in tutte le direzioni settoriali.
Un percorso ancora pieno di dubbi
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Ma proiettandoci verso il futuro del gioco, quale sarà il percorso del suo decreto attuativo? Ed in ragione di ciò si è in grado di prevedere una qualsiasi tempistica diversa dai 24 mesi che sembrano indispensabili per la stesura del riordino dell’intero settore ludico? Oppure è troppo presto per prevederlo visto che probabilmente il gioco dovrà lasciare il posto ad altri interventi istituzionali “più importanti” per il Paese che il gioco pubblico?
É inevitabile che siano queste, in mezzo a tante altre, le domande predominanti che si pongono gli operatori che desiderano conoscere come si potrà muovere in futuro il riordino tanto atteso e di conseguenza il settore.
Ristrutturazione ludica che questa volta si può pensare arrivi veramente a sistemare il settore a livello nazionale visto che ancora oggi sono in vigore le famigerate Leggi Regionali “capestro” sul gioco che lo ostacolano da anni e che rendono il mercato italiano poco appetibile rispetto agli altri che sono “più morbidi e meno restrittivi”.
Dunque, l’iter dovrebbe essere questo sperando che poche e sommarie informazioni riescano a tranquillizzare gli animi e le menti degli operatori: per la data prevista del 20 settembre anche la bozza del decreto attuativo del gioco dovrebbe essere pronta e quindi disponibile per qualsiasi correzione nell’immediato ed una volta pronta la bozza definitiva passerà al Consiglio dei Ministri e, quindi, andrà in Parlamento per i pareri.
Un’occasione da non perdere per nessun motivo
Qualche dubbio, però, esiste sul fatto che per il futuro prossimo siano approntati tutti i decreti attuativi ma questa indiscrezione se fosse confermata dai fatti non dovrebbe intaccare la sensibilità del settore ludico che ha già visto sfumare il riordino nel 2017.
In effetti, proprio per questo precedente, la storia non si dovrebbe ripetere per consentire all’intera industria del gioco, compresi i migliori casinò online con bonus gratis senza obbligo di deposito in soldi veri, di risolvere una volta per tutte l’annosa Questione Territoriale che tiene in scacco tutte le possibili nuove attività che volessero mai aprire occupandosi del business del gioco, nonostante la situazione attuale delle sue Riserve di Stato.
Senza dimenticare, ovviamente, la marea infinita di Leggi territoriali che le stesse Regioni si sono imposte nel tempo e gli sforzi che l’attuale Governo dovrebbe mettere in campo per qualificare l’offerta di gioco e tutelare meglio i giocatori tenendo presente anche l’impegno e l’investimento delle stesse imprese che vanno salvaguardate anche per rispettare il numero di lavoratori che il gioco tutto riesce ad “impiegare”.
Insomma, se anche questa volta “scappasse tra le mani” il decreto attuativo per il riordino ciò andrebbe a discapito dell’Erario e delle sue casse sempre desolatamente vuote e di conseguenza danneggerebbe indirettamente l’intero settore ludico ed anche l’economia del Paese.
Si cercano risorse nel Gioco
Cosa che il Governo non può permettersi in questo momento dove si sta occupando della Manovra dove si avrebbe la necessità (così si vocifera) di attingere forse al gioco per recuperare qualche risorsa in più per sostenere gli impegni dell’Esecutivo, visto che quelle disponibili per il Premier e per lo stesso Esecutivo sono davvero risicate ed oltre tutto da centellinare nel modo e nella direzione giusta.
In questi giorni, infatti, il Premier sta quasi “redarguendo e bacchettando” il proprio team richiamando l’attenzione di tutti sulle spese che dovranno affrontarsi cercando di fare una sorta di classifica di quelle che non possono assolutamente attendere e che si “dovranno affrontare senza se e senza ma”: di certo impresa non facile, né semplice.
Anzi ci vorrebbe un miracolo per riuscire a non scontentare per primi gli elettori, semplici cittadini e non aziende od attività, che però nella grande maggioranza sono quelli che hanno più bisogno della “saggezza del Governo”.
Tutto il settore dei giochi è in allerta
Ora, viste le difficoltà del Governo per le risorse che necessitano per coprire la Manovra, e si parla di più di 20 miliardi di euro, il mondo ludico non può che tenere le dita incrociate e sperare che a prescindere dalle reali difficoltà per affrontarla, proseguano i lavori per i decreti attuativi indispensabili per continuare nei percorsi che la Legge Delega ha delineato e che questa volta, per quello che riguarda il gioco che egoisticamente più ci “tocca”, tutto fili liscio come l’olio e non ci si trovi ancora davanti ad un baratro dal quale oggi sarebbe assai complicato risalire.
Ma la fiducia che tutti gli operatori hanno nell’attuale Esecutivo è immensa e viste le premesse così ampie di apertura dello stesso nei confronti del gioco che in fondo è “un settore dello Stato” lasciano intatta la percezione positiva che tutto andrà bene e che il decreto attuativo sul gioco uscirà dai “compiti” che la Commissione sta portando a termine. Mancano pochi giorni al 20 settembre e non resta che attendere: “domani potrebbe essere davvero un altro giorno”…
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
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