Il Brasile protegge il dominio .bet per gli operatori autorizzati

In un momento decisamente particolare, e con il risvolto epocale che porterà il riordino dell’italico mondo dei giochi che verrà portato a termine dall’attuale Esecutivo di Giorgia Meloni, risulta del tutto evidente che si guardi al di là dei nostri confini per curiosare su come si svolge il cammino del gioco d’azzardo in altre realtà e come gli altri Stati guardano al gioco ed al suo sviluppo che appare ovunque in “ebollizione e cambiamento” special modo per quel che riguarda il mondo delle scommesse, sportive e non.

Proprio per questo “ci piace ficcanasare” nei rapporti che si svolgono tra le Istituzioni dei Paesi diversi dal nostro, giusto per confrontare il tipo di rapporti che vanno ad instaurarsi e se i nostri “comportamenti istituzionali” sono troppo restrittivi oppure no.

D’altra parte, la visione all’estero della normativa che riguarda il nostro mondo dei giochi, e sopratutto il divieto della pubblicità che vige nei confronti di questo settore, è già stata ampiamente espressa considerando che la maggior parte degli altri Paesi non ha condiviso un provvedimento così totalitario.

Tante riflessioni su un procedimento sempre osteggiato

Provvedimento, dunque, che sin dall’inizio della sua messa in campo nel 2018 ha riscosso notevoli riflessioni a livello internazionale: cosa tra l’altro che ha limitato e non di poco i rapporti con gli investitori esteri ed il nostro Paese.

Ma del nostro Decreto Dignità se ne è parlato davvero a iosa e quindi ora “ci piace” andare oltre e curiosare in terra “brasileira” per quanto riguarda le scommesse sportive ed i siti di casinò online, ovviamente per quanto riguarda gli operatori legali.

Brasile che è decisamente in “tumultuoso fermento” in modo particolare per il gioco online poiché sta gettando le basi per una estensione digitale “distinta” e dedicata proprio alle scommesse sportive ed ai siti web di casinò online: ciò per avere la possibilità di monitorare meglio questi stessi specifici “movimenti” scelti dall’utenza: dunque, risulta in creazione il dominio “.bet” riservato esclusivamente alle aziende che operano in questo preciso settore e tale notizia è stata resa nota ovviamente dal Ministero delle Finanze brasiliano, da Bnl Data e Gmb: dunque, l’estensione è pronta a precedere il “tradizionale .br” negli url dei siti web.

I .bet dedicati solo ai siti di scommesse sportive

A dire la verità, questo procedimento è ancora in sede di discussioni preliminari e qualora questa iniziativa dovesse prendere realmente forma e diventare realtà l’utilizzo dell’estensione “.bet” sarebbe riservata naturalmente soltanto ai bookmaker autorizzati.

Come accennato più sopra, l’obbiettivo primario di questa novità sarebbe quello di procedere in modo semplificato al monitoraggio delle piattaforme ed alla loro identificazione in modo che quelle rispettose della legge, e quindi quelle legali, risultino maggiormente visibili: impedendo nello stesso tempo alle aziende che legali sicuramente non sono di operare in modo libero come forse accade oggi.

Lo scopo di questo dominio designato in modo “speciale”, oltre a raggiungere un monitoraggio più semplice da parte dei funzionari addetti ai vari controlli e per rintracciare irregolarità all’interno del settore, è quello di poter aiutare e dare supporto agli utenti nel distinguere le società che operano in Brasile in modo autorizzato, facilitandone la scelta.

E così rendendo minore il rischio che gli scommettitori possano cadere vittime di truffe: “imbrogli” che nel comparto delle scommesse sportive purtroppo esistono e prosperano con una certa libertà ed avventure che non accadono solo in Brasile come sa perfettamente chi conoscere questo segmento e che frequenta le scommesse sportive nel mondo del nostro italico gioco!

Occorre fare delle riflessioni per non incappare in errori

Comunque, nelle varie riflessioni ancora in corso circa questo nuovo percorso “dominiale”, resta da qualificare la definizione fondamentale del soggetto responsabile della gestione del dominio, naturalmente compresa l’autorizzazione dei siti web e l’identificazione degli indirizzi delle aziende legali.

Una constatazione davvero importante risulta dalle varie discussioni avvenute tra le parti interessate: questo cammino incontrerà nel suo sviluppo pochissimi ostacoli e quindi il processo di cambiamento avverrà sicuramente a breve, nonostante esistano opinioni divergenti all’interno del settore finanziario.

Divergenze ancora da chiarire bene e che riguarderebbero l’uso del termine “scommesse” rispetto a “scommessa”: inoltre sono ancora da definire la gestione degli “stabilimenti online operanti in Brasile” e la conseguente attuazione della supervisione del settore a livello pratico.

Per quest’ultimo “scoglio operativo” esistono delle aspettative che suggeriscono che il Ministero delle Finanze, in collaborazione con il Segretariato dei Premi e delle Scommesse che è stato costituito di recente, si assumano una parte di queste responsabilità, magari centralizzando i loro interventi.

Il mondo delle Scommesse Sportive si apre al dialogo con le istituzioni

Nel contempo si potrebbe prevedere che si aprano nuovi sforzi di collaborazione con altri Ministeri come quello della Giustizia, dello Sport e Salute nonché con le Agenzie delle Entrate Federali per la riscossione delle tasse: tutto ciò avrebbe il fine di creare flussi di lavoro il più efficiente possibile e questo per onorare l’interesse che la popolazione brasiliana riversa al comparto delle scommesse sportive.

Infatti, un sondaggio ha rivelato che nel 2023 circa il 15% dei brasiliani hanno espresso interesse per le scommesse e questa scelta prevalentemente è stata intrapresa dai giovani.

Quindi è del tutto normale che questo potenziale redditizio del mercato abbia attirato l’attenzione delle grandi aziende di gioco che cercano questo tipo di opportunità in Brasile: persino operatori di casinò di Las Vegas hanno espresso il proprio interesse ad operare nel mercato brasiliano nonostante sia ancora in corso il processo di regolamentazione del comparto: evidentemente… intendono portarsi avanti nel cercare questo tipo di sviluppo ed i potenziali introiti che potrebbero crearsi!

Anche in Brasile i siti di Scommesse devono pagare le tasse

E per concludere questa “carrellata di notizie brasiliane” si deve condividere che seconda la proposta sulle scommesse sportive online i siti web sarebbero soggetti ad un’imposta del 12% sulle entrate escluso il pagamento dei premi.

La legislazione in essere per il comparto classifica gli eventi “a tema sportivo reale” e gli eventi di “gioco virtuale online” come scommesse a tasso fisso, includendo con questo gli e-Sport e gli ambienti di gioco virtuale nel quadro normativo da concretizzare.

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