I Paradossi del Gioco sono difficili da comprendere
Paradosso: sostantivo maschile singolare, che genericamente rappresenta la descrizione di un fatto che contraddice la comune opinione riuscendo, quindi, a sorprendere ed apparire straordinario o bizzarro. Più precisamente indica sia un ragionamento che non pare valido ma che deve essere accettato, oppure un ragionamento che appare corretto ma che porta ad una contraddizione.
E nel corso degli ultimi anni, purtroppo, si è dovuto assistere ad un “mare magnum” di paradossi messi in atto dalla politica, dalle varie Amministrazioni regionali ed, ovviamente, anche dalle Istituzioni centrali che si sono espresse troppo spesso con atteggiamenti “contro il gioco”, e naturalmente nei confronti di quello lecito.
Condotta messa in campo forse dimenticando, o facendo finta di dimenticare, che lo stesso gioco è stato creato dallo Stato centrale una ventina d’anni or sono e che essendo una sua “Riserva di Stato” rappresenta la legalità sull’intero italico territorio con l’obbligo di tutelare la salute dei cittadini.
Il paradosso, di fatto, va a braccetto con la politica e con chi la fa applicare e va a contrastare un settore che, sarebbe utile non dimenticarlo mai, immette nelle casse erariali cifre considerevoli delle quali nessuno Esecutivo è riuscito negli anni trascorsi a farne a meno.
I paradossi del Gioco con vincita in denaro
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Che, poi, gli innumerevoli paradossi snocciolati da almeno quattro o cinque anni riguardino il gioco con vincita in danaro e lo contesti “subdolamente” nascondendosi dietro il “dito” della tutela della salute dei cittadini-giocatori più fragili lo si potrebbe anche sopportare anche se sono destinati a subire riflessioni e contestazioni: ma che poi, oltre tutto, gli stessi paradossi vadano a coinvolgere il puro intrattenimento sembra davvero follia pura.
Così, tralasciando quelli che sono stati applicati ed indirizzati al gioco pubblico con vincita in danaro, ed in grande maggioranza a quello che si occupa delle apparecchiature da intrattenimento, si sceglie di parlare del paradosso che ha fatto scalpore sia anni fa che oggi: quello di vietare ai minori di giocare con i giochi studiati appositamente per loro!
Ecco spiegato il motivo per cui si vuole curiosare nello scompiglio che si sta creando nell’industria ludica proprio nei confronti delle famigerate ticket redemption che con una Legge proposta in Toscana si intendono vietare ai minori: e così di fatto si crea un nuovo ed ulteriore paradosso (e purtroppo non sarà certamente l’ultimo) che ci fa confrontare davvero con l’assurdo.
Il pragmatismo della Politica nei confronti del Gioco
E come detto chi scrive non vuole parlare, come generalmente fa, del gioco con vincita in danaro di fronte al quale ormai il buon senso ed il pragmatismo della politica sembra sempre venir meno ed aver abbandonato la mente dei politici che quando sentono parlare di gioco d’azzardo “vedono chiaramente soltanto rosso”, ma si parla di giochi del puro intrattenimento ed ancora delle ticket redemption attaccate ed accusate, dagli onnipresenti detrattori del gioco, di voler spingere i giovanissimi verso l’azzardo. Onestamente, leggendo il testo della proposta di legge presentata nella Regione Toscana dal Partito Democratico non può che concretizzarsi “un brivido di repulsione settoriale”.
E perché queste orrende parole usate verso una Legge? Di solito, l’atteggiamento di chi scrive non è mai offensivo nei confronti di un progetto istituzionale, del quale si ha sempre un profondo rispetto: ma con quello che accade in Toscana si scavalca tutta la buona fede e si fa un salto al di là del pragmatismo e si rientra nell’apoteosi del vero paradosso peraltro davvero assurdo.
Si evince, infatti, la ferma e chiara volontà di vietare l’uso ai minori delle ticket redemption identificando gli apparecchi studiati ed usati per i giovanissimi a “quelle macchinette da gioco che si trovano nelle sale giochi, centri commerciali e parchi divertimento e che al termine di ogni partita rilasciano ticket da scambiare con premi come braccialetti, portachiavi, cuffie o gadget di vario genere”.
Tutelare i Minori verso un Gioco sbagliato
E con questo si sottintende vietare ai minori proprio quegli apparecchi destinati unicamente ai minori e che vengono tranquillamente usati in tutte le parti del Mondo senza suscitare alcuna sensibilizzazione che siano un mezzo che avvicina al gioco d’azzardo legale e sicuro che si può trovare anche su internet nei migliori siti di casino online italiani ADM.
Sono apparecchi senza vincita in danaro, non hanno controindicazioni, né tanto meno al di fuori dei nostri confini subiscono attacchi da parte delle istituzioni e tanto meno dalla politica. Ed evidentemente poco importa che in una realtà come quella degli Stati Uniti, dove addirittura non si poteva scommettere online sino ad un paio d’anni fa, quel tipo di apparecchiature è molto diffuso ed apprezzato da tutte le famiglie che lo ritengono un intrattenimento sano ed un divertimento proprio per i nuclei familiari stessi.
Però questo tipo di informazione non è stata acquisita da chi ha proposto in Toscana il tipo di divieto di cui si disquisisce e non ci si è informati come ci si comporta in altre realtà più all’avanguardia del nostro Paese nel loro rapporto gioco-Stato. Si può suggerire, senza voler apparire eccessivamente saccenti, che avvalersi dell’esperienza altrui potrebbe evitare di compiere errori controproducenti per un comparto già parecchio a disagio dopo il periodo pandemico.
I problemi vanno studiati in modo approfondito
Peccato che nelle nostre istituzioni de-localizzate non ci si preoccupi di studiare profondamente il contesto in cui si ritiene giusto agire, e neppure ci si informa con una certa attenzione prima di proporre provvedimenti di un certo tipo che potrebbero impattare sull’intera industria dell’amusement che sta cercando con tutte le sue forze di restare a galla e di studiare qualcosa di nuovo per riprendersi dai danni ingenti che il lungo periodo di emergenza pandemica ha procurato a tutte quelle strutture che hanno dovuto chiudere a causa delle imposizioni istituzionali.
Ma, seguendo una certa logica, qualsiasi provvedimento indirizzato alla tutela ed alla salvaguardia della salute dei più fragili -quindi giovani inclusi- potrebbe essere considerato “ottimale” visto che la prevenzione dovrebbe iniziare proprio in giovane età.
Ma non ci pare quella di vietare le ticket redemption la strada giusta da percorrere: tante volte si è sottolineato che vietare una cosa e quasi come spingere a farla. Servirebbe istruzione e cultura del gioco ed informazione: il tutto indirizzato in modo “semplice e comunicativo” ai giovani e giovanissimi.
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
Gioco Responsabile e Sicuro