Gioco d’azzardo: Vietato tornare indietro con restrizioni
O del gioco pubblico e dei casino slot non se ne parla per mesi, con il Governo nuovo o vecchio che sia rimasto latitante nei confronti delle “sue Riserve di Stato” per per un paio d’anni, oppure se ne parla troppo.
Si vanno a raccogliere così notizie di svariato genere, a volte persino incongruenti e contraddittorie che sembrano seguire, purtroppo, l’iter già percorso dalle più famose Leggi Regionali “capestro” anch’esse spesso discordi e, con l’andare del tempo, arrivate a sovrapporsi e divenute inapplicabili, oltre che ingestibili, da parte degli stessi creatori.
Così è l’attuale situazione del mondo del gioco proprio al momento di un primo bilancio di qualche settimana di riapertura che non consegna di certo dati entusiasmanti per il numero di giocatori che accede nei suoi punti di gioco.
Sale da gioco che oggi intravedono, forse, una nuova chiusura in seguito ad un report (non richiesto) di un Osservatorio contro le dipendenze che ritiene le attività ludiche rischiose e pericolose anche per il diffondersi del Coronavirus oltre che per il gioco patologico.
Davvero, a questo punto, si vorrebbe che di gioco d’azzardo si smettesse (soltanto) di parlare, ma che si passasse invece alle “vie di fatto” mettendo in campo, finalmente, quel fatidico riordino nazionale dell’intero settore ludico una volta per tutte, in modo da sgombrare la mente di chicchessia da qualsiasi ombra che staziona sempre sulle attività di gioco e sulla testa dei suoi operatori.
Maggiori restrizioni per i punti di Gioco
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E togliendo anche queste ombre minacciose che l’Osservatorio si è premurato di far scivolare su tutte le diverse attività di gioco, suggerendo restrizioni maggiori: come se quelle esistenti fossero poco protettive a livello sanitario e lasciassero qualche spazio per “l’intrufolarsi” del virus.
Ma così non è: ed il tempo ne è stato attento quanto valido testimone, considerando che sia l’anno scorso nelle aperture a singhiozzo, che quest’anno non vi è stata alcuna apparizione di focolai. Purtroppo, però, il gioco si dovrà effettivamente confrontare con le nuove regole emesse dal Ministero della Salute per contrastare il GAP.
Nel frattempo, non potrà esentarsi dal richiedere ancora una volta il riordino settoriale ma anche dallo sperare che non venga applicato il Green Pass anche per l’accesso alle attività di gioco.
Sarebbe veramente terribile e si andrebbe a complicare ulteriormente un accesso al gioco, compresi i siti legali di casinò ADM dove la carta Postepay è la benvenuta, già complicato, ovviamente “diverso da prima” e che sta disorientando un po’ l’utenza: sono tante le azioni richieste dal protocollo per accedere ai punti di gioco ed anche se tutti noi ormai si è abituati all’uso delle mascherine, dei guanti, dei detergenti non è detto che questo lo si faccia “volentieri”.
Lo si deve fare per la tutela della salute di tutti, ma aggiungere altri orpelli non sembrerebbe proprio il caso. Ma dunque, che sia arrivata l’ora di aggiornare tutte le regole che sono state emesse per il gioco?
Qualcosa che “si muove sotto il tappeto” comunque c’è: almeno a giudicare da ciò che si registra in queste ultime settimane e, quindi, da quando il gioco pubblico ha riaperto i battenti.
Un cammino fatto di cambiamenti
Forse si sta intraprendendo il cammino del cambiamento e fortunatamente in modo tangibile: ma quello che ci si presenta è un cambiamento non solo in relazione al riordino che è quell’argomento che continua a tenere banco in ogni possibile occasione da parte di ADM con vari interventi, ma anche da esplicite richieste del sottosegretario con delega ai giochi Claudio Durigon: ma “ci piace” anche sperare che vi sia un cammino anche per il contrasto alla dipendenza per la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle persone coinvolte e travolte dal gioco problematico.
Soltanto sotto questo profilo di cambiamento possono sembrare positive le raccomandazioni ed i suggerimenti proposti dall’Osservatorio con le sue “Linee di azione” suggerite per le Regioni. Linee che in questi giorni hanno senz’altro tenuto banco perché non si riesce a comprenderne la motivazione proprio in questo periodo di ripartenza in serenità.
Ma a prescindere dal parere di chi scrive, le Regioni daranno corso ai suggerimenti attivandoli attraverso strategiche misure.
In effetti, le Regioni hanno il potere di legiferare in materia della salute (purtroppo) come hanno fatto più e più volte per emettere norme a contrasto del gioco pubblico anche sullo smartphone per prevenire il gioco problematico e si sono visti i risultati che ci stanno facendo fare i conti proprio in questo periodo di riapertura.
Operatori del Gioco continuamente bersagliati da critiche
E così faranno anche ora per seguire le raccomandazioni dell’Osservatorio anche se questo provvedimento verrà senz’altro contestato dagli operatori del settore che sono veramente stanchi di sentirsi bersagliati, ad ogni sospiro, da normative che vorrebbero difendere il giocatore e la sua salute personale ed economica.
Quindi, non basteranno più distanziometri di varia misure e fasce orarie di accensione degli apparecchi di gioco, a breve ci si deve aspettare ben altro: addirittura un’imminente ulteriore chiusura del gioco pubblico non fosse altro per “far felice la criminalità organizzata ed il suo gioco illecito già favoriti” in questo lunghissimo periodo di emergenza pandemica.
Ancora il tanto discusso Green Pass
E se questo non bastasse ancora, che dire del tanto discusso Green Pass da imporre ai consumatori quando devono recarsi in strutture “affollate” e dove non è possibile materialmente il distanziamento?
In questi giorni è un altro argomento “caldo”: ed il gioco, bonus casino compresi, sta già tremando al sol pensiero di dover richiedere ai frequentatori delle proprie sale, oltre di adeguarsi ai protocolli, di mettere la mascherina, di distanziarsi dai giocatori presenti, di non stare per lungo tempo “legati alle partite sulle slot machine”, di non bere e di non fumare altrimenti la mascherina deve forzatamente essere abbassata, anche l’esibizione del Green Pass senza il quale tutte le altre restrizioni vanno “a cadere” visto che senza questo passaporto sanitario non si potrà entrare neppure nelle sale da gioco.
E si spera davvero che ciò non avvenga perché altrimenti significherebbe dire addio a quel poco futuro che ci si immaginava potesse essere sereno e tranquillo e che di certo non lo sarà.
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
Gioco Responsabile e Sicuro