Cosa ci si deve aspettare dal Riordino Nazionale del Gioco
Le più importanti “voci” del mondo dei giochi quando si incontrano, come è avvenuto nel corso delle due ultime fiere primaverili di Rimini, è evidente che si affrettino ad esternare tutte le loro paure proprio in previsione dell’avvento del riordino nazionale dell’intero settore ludico del quale si è cominciato a parlare nei giorni scorsi e che tutti gli operatori aspettano con ansia, ma anche con un po’ di paura.
Già, il riordino è sicuramente improcrastinabile, ma la paura di grosse associazioni come SAPAR, ACADI, Egp-FIPE, As.Tro e SGL è che se ciò che arriverà, e che davvero si attende da tanto, non contenga quello che invece è indispensabile per il proseguimento del settore, delle sue imprese e dei suoi operatori.
Quindi, fermo restando che il riordino dovrà sostenere e confermare, con un’autorità istituzionale ancor più ferma, il ruolo del gioco pubblico quale rappresentante della legalità sul territorio, si dovrà provvedere innanzi tutto ad una distribuzione più accurata dei suoi punti, cercando di fare una scelta tra quelli specializzati ed i punti generalisti.
E ciò è la base del riordino e dal quale si dovrà partire, poi, per cercare di affrontare, studiare e risolvere tutte le altre mille criticità che negli ultimi anni si sono sommate, diventando una “enorme matassa ingarbugliata” della quale bisognerà trovare necessariamente il bandolo.
Il settore dei Giochi deve diventare semplice
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Senza questo cosiddetto bandolo non si potrà arrivare a rendere il settore scorrevole, con norme trasparenti e non di dubbia interpretazione come in alcuni casi sta accadendo recentemente con le famigerate Leggi Regionali che hanno davvero compromesso la vita di tante attività commerciali e produttive di gioco che non hanno potuto veramente rappresentare appieno il gioco pubblico.
Insomma, che venga il riordino certamente: ma l’importante sarà cosa lo stesso andrà a contenere, altrimenti tutto il settore, compresi i migliori siti di gioco online italiani ADM dove provare il burraco con soldi veri in modo sicuro, sarà punto ed a capo e non si risolverà un bel nulla! Quindi, secondo chi scrive, sarà indispensabile che le Istituzioni, nello studiare nel profondo la materia del gioco, si avvalgano dell’esperienza e delle informative degli operatori e delle associazioni di categoria.
Per fare un esempio, che tende proprio a segnalare il pensiero delle varie associazioni presenti in queste due Fiere di marzo, si vuole parlare di ACADI, che raccoglie i concessionari di gioco, e che negli scorsi anni ha fatto una scelta impegnativa entrando in Confcommercio dove si trovano tantissime associazioni confederate come la EGP-FIPE che porta l’esperienza di gioco che viene maturata nel segmento dei bar dove molto frequentemente si trovano gli apparecchi di gioco tanto presi di mira e “demonizzati” oltre che gravati di tantissima “tassazione” ed attenzione quasi ossessiva da parte delle famigerate Leggi Regionali “capestro”.
Vanno valutati moltissimi aspetti
Ed è evidente che ACADI presterà estrema cura nel valutare tutti i punti del nuovo riordino e proprio ciò che riguarderà il discorso territoriale. Quindi, sicuramente, il presidio sul territorio del gioco pubblico, e quindi lecito: ma con quale densità? E quanti e quali saranno i punti di gioco specializzati e quali quelli generalisti?
È senza alcun dubbio una distinzione che andrà fatta con più equilibrio ed anche con più obbiettività: ascoltare i diversi punti di vista delle varie associazioni servirà oltre tutto per poter acquisire un quadro completo settoriale e della situazione effettiva e generalizzata delle “Riserve di Stato” che di certo, attualmente, non è delle migliori.
Ma servirà anche affinché le Istituzioni si rendano conto di una cosa estremamente importante che forse risulta sconosciuta: nel settore oggi c’è omogeneità ed il comparto è diventato ed agisce “come un sol uomo” che vuole portare avanti i desideri globali e risolvere le tante problematiche collegate in modo particolare alle norme Regionali dove ci vorrebbe un intervento territoriale davvero “importante e risolutivo”: ed è esattamente questo che si aspetta l’intera industria del gioco.
Non ci si deve neppure nascondere, poi, “dietro un dito” facendo finta di non sapere che il gettito erariale dipende nella stragrande maggioranza proprio dagli apparecchi di gioco così discussi e presi di mira e che proviene dagli esercizi generalisti.
Il Gioco è importante per l’economia del Paese
Ed essendo tale gettito di un’importanza estrema per l’economia del Paese, probabilmente servirà affrontare questo argomento tenendo presente che appare indispensabile una qualificazione progressiva della specializzazione proprio dei punti generalisti, portatori sani di tanta raccolta oltre che di estremo divertimento per la propria utenza!
Quello che è indubbio è che la Questione Territoriale sia argomento davvero ostico, difficile, scomodo che tiene in ostaggio le aziende di gioco in particolar modo in alcuni territorio davvero a rischio per la sopravvivenza del gioco pubblico: tra i primi il Trentino dove esiste una sospensiva del Consiglio di Stato e dove si spera che a livello giudiziario le attività ludiche possano almeno restare con i battenti aperti.
Ma anche nel Lazio la situazione per il gioco pubblico non è serena e si aspettano decisioni da parte giudiziaria ma ad ottobre: quindi, ci sono ancora lunghi mesi da affrontare e non si sa come si potrà arrivare a quella tempistica considerando che ovunque esiste il problema purtroppo vitale dei rapporti tra gli Istituti di credito ed il gioco.
Cerchiamo di accontentare tutti
Ma la realtà dei fatti, ritornando alla Legge Delega ed alla bozza del riordino, è che il settore può ancora metterci le mani per raddrizzare il tiro qualora risultassero delle storture, ma per fare questo naturalmente servirà che tutti “remino dalla stessa parte” altrimenti ci sarà già da dire sui vari interventi: ma il pensiero che oggi il settore appare più unito che mai dovrebbe essere di buon auspicio anche se forse le richieste delle varie associazioni di categoria possono sembrare diverse nei contenuti.
Servirà un grosso impegno da parte di tutti per “smussare gli angoli” di scontro per arrivare al bene comune di tutto il sistema-gioco che movimenta gli interessi di tantissime imprese, ma anche gli introiti delle casse erariali. Erario che sino ad ora, e da tanti anni, ha “preso” moltissimo dal mondo dei giochi senza dare, poi, molto in cambio: forse potrebbe essere arrivato il tempo di mettere un punto fermo e riflettere anche sugli interessi delle imprese che a tutt’oggi sono stati senz’altro ignorati.
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
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