Che ci siano novità per il Gioco è tutto da vedere
Con la Manovra di Bilancio 2023 quasi raggiunta con ancora qualche patema d’animo da parte del Premier Meloni e forse con altrettante perplessità di altri partiti, probabilmente si muoverà qualcosa anche per il mondo dei giochi: anzi, senz’altro si è arrivati all’uniforme proroga delle concessioni che sembra essere un passaggio decisamente favorevole per un prossimo futuro che potrebbe anche contemplare il famigerato riordino nazionale dell’intero settore, inteso a breve termine.
E poi, serve sottolinearlo con “soddisfazione settoriale”, si è arrivati all’attribuzione delle deleghe per quanto riguarda il gioco, seppur questa volta sia stata suddivisa in due “tronconi”: uno affidato per i rapporti con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ed assegnata a Sandra Favino mentre all’altro sottosegretario Federico Freni che ricopriva il medesimo ruolo nella precedente Legislatura le deleghe riguardano le economie dei territori che spaziano tra la revisione della spesa pubblica e finanza degli Enti locali e delle Regioni e la partecipazione alle attività della Conferenza Unificata e della Conferenza tra Stato e Regioni.
Ed il tutto potrebbe anche far sottintendere un coinvolgimento dello stesso sottosegretario Freni ad un eventuale tavolo di lavoro relativo alla riforma del comparto dei giochi.
Una necessità davvero impellente
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Insomma, si potrebbe azzardare che anche se sono due piccoli passi nel settore del gioco si potrebbero interpretare come un “parto importante” per il mondo ludico che aveva necessità assoluta di queste precise nomine.
Altrimenti il settore sarebbe rimasto troppo a lungo senza un interlocutore diretto, cosa indispensabile per continuare ad esporre il momento di difficoltà del gioco, cosa che tra parentesi Freni conosce molto bene e delle quali si è già interessato ed approfondito nel suo precedente mandato.
Così, nella Manovra anche se il riferimento al gioco risulta essere decisamente scarno, e forse volutamente, il settore vuole intravedere nell’uniformità delle proroghe un certo desiderio di trovare al più presto spazio e tempo per arrivare finalmente al riordino nazionale del settore.
La ricerca di un cambiamento davvero grande
Quindi, seppur a piccoli passi si può soltanto sperare di arrivare a qualcosa di grande e di importante per l’intera industria del gioco.
E risulta superfluo sottolineare che il mondo dei giochi pensa costantemente al suo riordino che tutti aspettano a braccia aperte ed a saracinesche alzate: e spera anche che tutto questo non si concretizzi soltanto in promesse, delle quali si è avuto un assaggio piuttosto corposo durante il periodo pandemico, e promesse che purtroppo sono rimaste tali e non hanno proseguito nel loro realistico percorso come tutti gli addetti ai lavori avrebbero davvero sperato.
Ma bisogna dare atto che le proroghe uniformate, seppur siano un minimo segnale di aver avuto un occhio di riguardo anche per il gioco, possono considerarsi un progresso rispetto al passato visto che la stessa richiesta di uniformità era già stata proposta seppur per mera comodità, ma naturalmente disattesa, per la poca attenzione del Governo (o dei Governi) precedente.
Serve ricordare questo piccolo particolare dell’uniformità della scadenza delle proroghe e delle sue ripetute richieste indirizzate a scongiurare quell’enorme caos che era già stato prodotto ed ingenerato dalla legislazione selvaggia degli Enti locali.
Ma nonostante il caos regnante indebitamente nel settore ludico, e che era aumentato di anno in anno sino ad arrivare ad una situazione paralizzata sui diversi territori, ogni Esecutivo al quale venivano fatte le richieste di cui sopra relative alle concessioni riteneva opportuno semplicemente limitarsi a prorogare, per il minimo periodo possibile, le singole concessioni in scadenza: quindi ognuna con decorrenza diversa creando ulteriormente confusione in cui lo stesso settore vive e regna da davvero troppo tempo.
Una nuova era per ripartire al meglio
Ne consegue che questa “piccola attenzione” prestata oggi dal Governo Meloni al gioco pubblico potrebbe addirittura rappresentare qualcosa di simile ad “un’era nuova”: ma senza usare termini roboanti potrebbe iniziare semplicemente un nuovo cammino del gioco e della sua normativa che si spera possa condurre ad un riordino nazionale che, una volta per tutte, metta le cose al proprio posto e trasmetta al settore quella tranquillità e quelle certezze di cui ha sicuramente bisogno.
Entrambi “strumenti” indispensabili per poter lavorare bene ed in leggerezza sopratutto in un mondo complicato e difficile come quello del gioco per quel che rappresenta: sopratutto cammino che potrebbe essere davvero indirizzato alla sostenibilità, obbiettivo desiderato da un tempo ormai infinito dagli operatori e che potrebbe davvero mettere tutti d’accordo: forse persino i perenni detrattori del gioco che a quel punto dovrebbero trovare finalmente pace (anche se qualche dubbio in tal senso senz’altro si percepisce).
In effetti, solo con un’offerta di gioco e di siti legali e sicuri dove giocare al lotto online pienamente sostenibile per tutti, per l’industria, per le istituzioni e per lo Stato in tutti i suoi gradi si potrebbe pensare di raggiungere un vero traguardo verso la modernità, cosa della quale tutti i settori oggi hanno necessità.
Una Politica che vuole bene al Gioco sano
Ed un gioco sostenibile, finalmente, potrebbe addirittura cambiare le ideologie e le demonizzazioni di un tempo e, sopratutto , gli interessi della politica che hanno sempre contraddistinto la storia del Paese.
Non ci si può dimenticare della corsa affannosa del Movimento Cinque Stelle, nella persona del leader di allora Di Maio, verso il famigerato Decreto Dignità per arrivare ad impedire in modo totalitario e “leggermente proibizionistico” la pubblicità al gioco ed alle scommesse.
E ben si conoscono gli esiti di questo tremendo divieto che sta facendo discutere ancora oggi. La speranza “di base” è che la proroga omogenea delle concessioni non significhi soltanto una sorta di contentino per il settore messo in campo per prendere soltanto del tempo e che offra così un alibi ed una strategia per “far attendere ancora al settore” il suo riordino.
Sarebbe davvero rivivere ancora una volta cose già vissute e questo sarebbe decisamente terribile nell’attuale “possibile rivisitazione”: il settore non sarebbe in grado di affrontare un ulteriore schiaffo politico proprio per il “vento di cambiamento” che Meloni spera di far sentire a tutti i cittadini: quindi, inclusi anche coloro che si occupano di gioco. O no?
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
Gioco Responsabile e Sicuro