Una curiosa regola del mondo del gioco d’azzardo

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Con il mondo del gioco d’azzardo certamente non ci si annoia, anche perché è sano divertimento ed intrattenimento! Ma non ci si annoia anche con le sue regole, le sue norme, le sue tasse sempre diverse, sempre alternative e sempre… che lasciano una interpretazione “soggettiva” che ancora non si capisce se sia un bene od un male: quello che ne risulta è che, apparentemente, è la realtà e con questa ci si deve confrontare, ma questo da chi scrive è stato detto un mare di volte: peccato che a volte tutto questo disequilibrio non dia buoni risultati special modo per l’industria del gioco.

É un’altalena che spesso e volentieri vola troppo in alto ed a volte diventa pericolosa! Ma si vuole tornare all’oggetto di questo articolo ed a ciò che ha sollecitato l’attenzione di chi scrive: “Malta si impegna ad escludere specificamente dal funzionamento dell’imposta sul tonnellaggio le navi impiegate principalmente per il gioco d’azzardo come i casinò galleggianti o crociere casino”.

Perché ha richiamato la nostra attenzione? Semplicemente perché, qui, si potrebbe aggiungere: “Finalmente una tassa che non si applica a qualcosa che ha a che fare con il mondo dei giochi”! E non pare sia argomento da poco, senza ombra di dubbio, posto poi che questa “mancata tassazione” ha avuto come conseguenza l’intervento della Commissione Europea ed una sua decisione.

Commissione che si esprime sul “Regime maltese di imposta sul tonnellaggio ed altre misure di aiuto di Stato a favore delle società di navigazione e dei loro azionisti”, dove si parla anche di gioco d’azzardo e che è stata pubblicata il 1° luglio 2019 sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea. Nella decisione, in particolare, si legge che “il regolamento fiscale prevede un’esenzione dall’imposta sul reddito soltanto per i redditi derivanti da attività di trasporto marittimo.

Norme specifiche che devono far riflettere

Le norme relative al 2012 sulla procedura interna, elencano una serie di navi che non possono, invece, beneficiare dell’imposizione sul tonnellaggio, in esenzione rispetto alla tassazione ordinaria dei redditi, poiché il loro reddito non si configura come reddito derivante da consuete “attività di trasporto marittimo”.

In particolare, si elencano i pescherecci, le imbarcazioni da diporto, gli impianti fissi d’alto mare, inclusi quelli di trivellazione del petrolio e non utilizzati per il trasporto marittimo, i rimorchiatori, le gru galleggianti e le navi il cui scopo principale è quello di offrire gioco d’azzardo o casinò che “non beneficiano del regime”.

Tutte queste navi pagano semplicemente una tassa di immatricolazione ed una tassa annuale in base al loro tonnellaggio, ma ciò non li esenta dalla tassazione ordinaria dei redditi.

Malta, sede di tanti casino online con jackpot progressivi applicati ai giochi d’azzardo, ha sottolineato che Cipro, Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Norvegia, Paesi Bassi e Regno Unito considerano le navi da crociera come ammissibili a condizione che tali navi non siano utilizzate principalmente per giochi d’azzardo o casinò o finalità analoghe “non legate al trasporto marittimo”.

Un Regime di favore

Nel paragrafo relativo all’applicazione dell’imposta sul tonnellaggio alle navi da crociera, si evidenzia che “le navi passeggeri da crociera possono beneficiare del regime maltese di imposta sul tonnellaggio”. Nel paragrafo relativo all’Ammissibilità dei servizi ausiliari, forniti nel contesto del trasporto marittimo, invece, si ricorda che saranno soggette al tetto massimo previsto, le entrate accessorie che si possono suddividere in circa tre categorie.

La prima categoria: pubblicità e marketing se tali attività corrispondono alla vendita di spazi pubblicitari a bordo di navi soggette all’imposta sul tonnellaggio. La seconda categoria: strutture per scommesse o gioco d’azzardo normalmente offerta ai clienti da navi passeggeri marittime per l’intrattenimento.

La terza categoria: vendita ai passeggeri di navi marittime di beni di lusso normalmente offerto a tali passeggeri, a condizione che il fatturato derivante da tali attività sia inferiore al 25% delle entrate lorde della nave soggetta ad imposta sul tonnellaggio.

Ed ancora, ritornando alla decisione della Commissione Ue, vi si recita: quanto alle navi da crociera ed alle entrate accessorie “si intendono come entrate principali quelle risultanti dalla vendita di biglietti o da commissioni per il trasporto di merci ed in caso di trasporto passeggeri dalla locazione di cabine nel contesto del viaggio marittimo e dalla vendita di alimenti e bevande per il consumo a bordo”.

Le entrate accessorie, invece, sono altri tipi di entrate derivanti da attività che, solitamente, vengono fornite a bordo. Special modo nel trasporto di passeggeri e che “non minacciano di distorcere eccessivamente la concorrenza con i prestatori di servizi che operano a terra e che son tassati secondo le norme generali di imposizione”.

Alcuni servizi di contorno importanti

I servizi ausiliari sarebbero da considerarsi quelli di noleggio di cartelloni pubblicitari a bordo, la vendita di beni e la fornitura di servizi solitamente offerti su navi passeggeri, ivi compreso il centro benessere, parrucchiere, gioco d’azzardo ed altri servizi di intrattenimento, l’affitto di locali della nave agli operatori dei negozi esistenti sulla nave.

Vi è da sottolineare, anche che a Commissione Ue ritiene che le entrate principali debbano sempre costituire più del 50% delle entrate lorde totali di una nave. Inoltre, la Commissione prende nota che l’elenco delle navi soggette all’imposta sul tonnellaggio fornito da Malta, e le spiegazioni relative, mostrano che questo è esattamente il modo in cui tali disposizioni sono state praticamente messe in campo sino a questo momento.

Le autorità maltesi confermano, altresì, che nessuna di tali navi ha beneficiato dell’imposta sul tonnellaggio e che le norme del 2012 sulla procedura interna hanno chiarito quali siano i tipi di nave che non si ritiene svolgano attività di trasporto marittimo ai sensi della Legge sulle navi mercantili e le pratiche passate successivamente al 2005 non si discostano da tali norme.

La Commissione Ue, di conseguenza, conclude nella sua decisione che i pescherecci, le imbarcazioni da diporto, gli impianti fissi d’alto male, le piattaforme mobili, i rimorchiatori, le gru galleggianti, i pontoni e le navi il cui scopo principale sia quello di offrire giochi d’azzardo o casinò non hanno beneficiato del regime di imposta sul tonneggio, sebbene in teoria questo fosse a loro disposizione.


Contenuto a Cura di

Giornalista Vanessa Maggi

Vanessa Maggi

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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità.

Pubblicazione: 15 Luglio 2019 ore 12:00

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