Il Parlamento deve eliminare i vecchi problemi del Gioco
Sembra quasi non avere alcuna soluzione la ristrutturazione del mondo dei giochi: e ciò poiché sono ancora vivi e vegeti gli stessi identici problemi che vivevano nel settore nel lontano 2017 quando il Governo di allora tentò di avvicinarsi a quello che poteva assomigliare ad un riordino nazionale del settore dei giochi.
Intervento che, come si sa, non ha concretizzato gli accordi e le mille consultazioni ed i confronti che in quel periodo hanno tenuto banco nella famosa Intesa della quale continua a parlarsi tutt’oggi. Al punto che sembra essere un “fantasma” che aleggia su quel futuribile riordino che si attende dall’attuale Esecutivo che ha iniziato a mettere mano ma soltanto sul gioco online, prima di ogni altro intervento.
Cosa si può dire oggi di diverso di ciò che è stato sviscerato nell’Intesa 2017? I problemi sono gli stessi, ragion per cui per fare il nuovo riordino c’è chi sollecita di riprendere le tracce di quell’Intesa e ringiovanirla con i tempi attuali ed in base all’immenso sviluppo che il sistema-gioco ha acquisito negli anni.
Arrivare così a stendere un nuovo riordino che possa diventare effettivamente realizzabile e non più una chimera: ma oggi tutto l’insieme ludico, i suoi operatori e le sue imprese è sempre più incerto sul fatto che il futuribile riordino possa risolvere i vecchi problemi del settore.
Un comparto ludico ancora in difficoltà
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Anche se, sfortunatamente, si sono ingigantiti a dismisura, contengono le stesse criticità, il comparto è in forte difficoltà economica rispetto al 2017 e ci si trova con una presenza dell’illegalità quasi senza precedenti.
Così, come potrà questo benedetto riordino curare gli interessi dei quattro attori principali che interpretano il mondo del gioco? Salute pubblica, Enti Locali, occupazione ed Erario: questi sono i protagonisti di una “vecchia storia ludica” che portano avanti le proprie ragioni… e se si accontenta uno si va a scontentare l’altro.
Una specie di serpente che si morde la coda e che si muove in una spirale senza fine che non fa percepire nulla di positivo e rassicurante: solo una corsa ad un obbiettivo che a volte appare irrealizzabile e che invece si deve raggiungere se si vuole mantenere un settore pulsante, presente ed attivo.
Un settore simile è servito sinora per rappresentare la legalità sull’italico territorio e per salvaguardare la salute del suo popolo di giocatori che da sempre insegue e ricerca il gioco pubblico, e quindi legale: ma “popolo” che non è di certo preda del gioco problematico -o peggio ancora del disturbo da gioco d’azzardo- e che ritiene il gioco un momento di sano e puro divertimento.
Ma “ci piace” ritornare ai protagonisti del mondo ludico, compresi i siti che offrono i migliori bonus per casinò, per vedere quali potrebbero essere gli sviluppi del riordino e se esiste davvero una minima speranza che i “vecchi problemi che si avviluppano al gioco” con forza vengano risolti.
Sembra che il Riordino del Gioco stia arrivando
E ciò mentre l’iter parlamentare del processo di riordino del gioco online si appresta alla conclusione, lasciando aperti tutti quei vecchi problemi di cui si è accennato poc’anzi. Il Governo, in teoria, dovrebbe avere una sorta di bacchetta magica che non sembra detenere nemmeno per affrontare l’arcinota Questione Territoriale, vero incubo per una buona parte di attività ludiche.
Attività che devono dipendere dalla presenza dei distanziometri, dei cosiddetti luoghi sensibili, dalle fasce orarie di accensione delle apparecchiature da intrattenimento, ma purtroppo non si parla nuovamente solo di questo: a distanza di anni si parla dell’esigenza reale di riordinare l’intero comparto e sopratutto di Conferenza Stato-Regioni, dunque argomenti vecchi in un gioco super moderno, proiettato ad un’innovazione che a volte addirittura spaventa, alla realtà virtuale ed a quella aumentata, all’intelligenza artificiale.
Quindi, gioco super moderno e tecnologico contornato da criticità che si trascinano da anni e che nessuno ha inteso veramente affrontare e risolvere: salvo questo Governo che si è acquisito l’impegno di volerlo proprio fare questo riordino settoriale, ma che già all’inizio trova una strada in salita visto che le decisioni acquisite per il segmento online non hanno avuto una buona accoglienza, anzi.
Quello che è ancora più strano, o meglio curioso, è che a parlare di gioco sono in larga parte gli stessi politici di allora anche se oggi hanno ruoli diversi, ma che possono in ogni caso vantare l’esperienza acquisita allora e durante il tempo trascorso dal 2017 ad oggi.
Vecchie Norme che sono fonte d’ispirazione anche oggi
Così ci si ritrova con Pier Paolo Baretta, ex sottosegretario con delega ai giochi ed oggi assessore al Comune di Napoli, che ha espresso il suo pensiero sul riordino e che fa presente che lo stesso potrebbe “ispirarsi” alla Legge Regionale della Campania sulla regolamentazione del gioco che pare essere “quasi perfetta”.
Ma non solo si trova Baretta a parlare oggi di gioco, ma allora nel 2017 nei tavoli delle trattative e nei confronti tra il gioco e la politica si trovava anche il senatore Massimo Garavaglia che ha vissuto il tortuoso cammino di “quel vecchio riordino” come rappresentante della Regione Lombardia e che oggi si ritrova a gestire lo stesso argomento nella Commissione Finanze, dimostrando senz’altro di avere tutte le competenze per raccogliere le esigenze sia delle Regioni che dell’industria ludica.
A questo punto, dunque, rieccoci a valutare gli obbiettivi dei protagonisti del gioco: e per quello che riguarda gli Enti Locali si deve sottolineare che rivendicano il potere sui propri territori di poter intervenire nella regolamentazione delle attività ludiche per non trovarsi a subirne soltanto gli effetti ed i disagi come è avvenuto sino ad oggi per gli interventi effettuati da parte dell’assistenza sanitaria nazionale.
Nessuno vuole che ci sia ancora incertezza
Hanno ragione anche gli addetti ai lavori che non vogliono più incertezza ma regole certe e stabili: ma sopratutto certezze per gli investimenti che sono stati fatti e quelli futuri, dai quali dipende anche la garanzia per la salute e la tutela dei consumatori.
E poi che dire delle casse erariali? Anche loro hanno paura di non ricevere più i tanto graditi introiti del settore del gioco che ogni anno rimpinguano appunto le casse dello Stato, “tanto bisognose” di queste risorse… Tutti hanno ragione, ed il Governo riuscirà ad accontentarli con il riordino?
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
Gioco Responsabile e Sicuro