Spagna e Romania: Sulle tracce delle scommesse illegali online

Mentre in Italia si susseguono i preparativi per arrivare davvero al riordino nazionale dell’intero settore dei giochi, non c’è dubbio che il segmento delle scommesse online e l’argomento del match fixing stiano tenendo purtroppo banco: e così “ci piace” riferire, anzi lo si ritiene doveroso, condividere il grande fare messo in campo dall’Europol, Interpol, dalle Polizie di Spagna e Romania nonché dall’Agenzia fiscale Spagnola.

Fare che ha procurato una maxi-operazione congiunta che è riuscita a raggiungere un obbiettivo positivo per smantellare una rete illegale di scommesse sportive che ha coinvolto calciatori, tennisti e giocatori di ping pong.

Insomma, un bouquet di un mondo sportivo illegale che si è fatto trascinare sotto la lente di ingrandimento di queste strutture che operano con dovizia e caparbietà nel settore del gioco che tutti i Paesi desiderano assolutamente pulito, trasparente e non “deviato ed illegale”. Il gioco, le scommesse, i casinò dovrebbero rappresentare soltanto intrattenimento ed, ovviamente, divertimento.

La criminalità che ci mette lo zampino

Purtroppo, però, quando ci “mette lo zampino” la criminalità organizzata tutto ciò che di buono è insito nel DNA del gioco svanisce e rimangono soltanto le brutte esperienze di chi ne viene coinvolto come scommettitore e la gravità colposa nei confronti di chi organizza queste manovre illegali e detestabili: dunque, come accade in Italia, ci si sente di esprimere un ringraziamento profondo alle Forze di Polizia di Spagna e Romania che sono riuscite ad arrestare 23 soggetti, menti e braccia di questa rete criminosa che porta un così intenso disagio tra le aziende legali che portano avanti con trasparenza il proprio ambito lavorativo anche se in modo faticoso a causa proprio di questa impenitente concorrenza difficile da contrastare.

Sono state messe in atto scommesse illegali, fatte quindi non sui bookmakers migliori e sicuri online, su Uefa Nations League e Coppa del Mondo del Qatar da questi 23 soggetti che sono stati raggiunti (fortunatamente) dal sequestro di beni immobili, veicoli di lusso, parabole satellitari e ricevitori, 47 conti bancari, 80 telefoni cellulari, contanti ed anche parecchie banconote contraffatte.

Lunghi ed appiccicosi tentacoli

Una rete criminosa con tentacoli parecchio estesi e minacciosi ed infatti i membri di questa organizzazione avevano legami strettissimi con altri gruppi simili presenti in tutta Europa: le partite truccate si sono svolte specialmente in Romania e da questa estensione è diventata indispensabile la cooperazione internazionale tra le Autorità che operavano a contrasto di tali frodi criminose: dunque sinergia assoluta tra quella spagnola e quella operante in Romania agevolata da Europol.

Insieme collaborativo determinante per la riuscita dello smantellamento di questa rete laddove un intervento prezioso è stato quello di Europol che ha inviato due esperti proprio per fornire supporto, esperienza e raffinate competenze da trasmettere nell’immediato agli investigatori sul campo.

Da sottolineare che il risultato ottenuto proprio all’inizio del mese di settembre è stato consolidato da un mandato internazionale che ha portato all’estradizione in Spagna della mente organizzatrice della rete, un ex giocatore, e l’indagine è tuttora nel suo pieno svolgersi.

Ed ora ci si attende di riuscire ad arrestare anche altri componenti “la banda”, compresi gli atleti corrotti che hanno una grossissima responsabilità, fattore importante per la demolizione totale della rete.

Un’organizzazione criminale in piena regola

A questo punto e considerato il numero degli attuali arrestati, che non è sicuramente di poco valore, ci si interroga sull’organizzazione di questa catena criminale, tanto per vedere se l’illegalità e la criminalità si comportano ovunque nello stesso modo e si può trovare un “filo conduttore” che possa aiutare anche le nostre Forze di Polizia a sgominare azioni simili nel nostro Paese.

E ciò visto che anche qui sia il match fixing, e dunque le scommesse sportive illegali, stanno dando parecchio da fare alle Autorità italiane: scommesse illegali che siano terrestri od online di sicuro non portano a rilevare alcuna differenza, salvo che per rintracciare l’illecito operato online risulta del tutto complicato e difficile da concretizzarsi. Sul terrestre, invece, le operazioni possono forse essere più scorrevoli.

Ma è il parere di una persona profana ed all’oscuro del modo di operare delle nostre Forze dell’Ordine che sono avanzate “anni luce” rispetto a qualche anno fa avendo a disposizione mezzi tecnologici che possono aiutare nel rintracciare “i fili che uniscono” le varie attività criminali.

Le tecnologie che aiutano i male intenzionati

Ora, però, si vuole ritornare all’organizzazione illecita in Spagna ed in Romania: la rete utilizzava un nuovo modo di muoversi e di agire sfruttando l’attuale tecnologia che sta aprendo forse troppe porte anche alla criminalità oltre che per la conduzione di operazioni legali abbreviando i tempi, i costi, la praticità.

Ma la rete criminale usufruiva della tecnologia avanzata, come i satelliti, per catturare “i segnali sulle competizioni” prima che gli stessi potessero raggiungere le agenzie di scommesse: senz’altro sistema sofisticato che stava raggiungendo ottimi risultati.

Ovvio che la rete criminale aveva a disposizione anche altri mezzi più semplici e già collaudati in grado di arrivare prima che il medesimo segnale giungesse alle agenzie: ormai l’illegalità sfrutta tutte le innovazioni tecnologiche forse prima della legalità e ciò porta a terribili risultati economici.

Tutto si ripercuote sul gioco pubblico sottraendo spazio e guadagni alle agenzie legali che non mettono in atto alcun “sotterfugio”. É logico che essere a conoscenza dell’esito delle partite in anticipo ha permesso alla rete criminale di scommettere in sicurezza a dispetto della legalità.

In primo piano lo sport Asiatico

La strategia “satellitare” ha brillato special modo nei campionati di calcio asiatici e sudamericani e nella Bundesliga, ma non soltanto lì. Infatti, obbiettivo della rete era anche la Uefa Nations League e la famosa Coppa del Mondo del Quatar, i tornei di tennis Atp e Itf.

In effetti, per “imbrogliare” meglio le carte in tavola “la rete” scommetteva a nome di altre persone per incassare la vincita con più facilità.

Ma l’arguzia di questi “personaggi criminali” è andata oltre e per “andare sul velluto” erano riusciti a corrompere un commerciante di una notissima casa di scommesse per riuscire ad avere la garanzia della loro validazione, riuscendo anche a raccogliere informazioni sulle frodi messe in atto da organizzazioni criminali simili alla loro rete… forse per sentirsi in buona (e criminosa) compagnia!

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