Sono anni che si parla di aprire nuovi Casinò terrestri in Italia

Se la memoria di un diversamente giovane non inganna, sulla questione della possibile apertura di nuovi Casinò, magari posizionandoli lungo tutto lo Stivale e non solo al Nord dove quelle esistenti sono attualmente posizionate, già ne parlava, forse nel lontano 2017, l’allora sottosegretario con delega ai giochi, Pier Paolo Baretta: e ciò prima di arrivare al grande risultato della sottoscrizione della famigerata Intesa tra Stato, Regioni ed Enti Locali e Sistema-gioco.

Un accordo approvato “piacevolmente” da tutti i protagonisti del mondo ludico con estrema loro soddisfazione dopo mesi di estenuanti trattative e diverse disquisizioni.

Quindi, già in quegli anni, che anche se sono soltanto cinque o sei per quello che riguarda lo sviluppo ed il mercato del gioco e la sua vita commerciale sull’intero territorio sono tantissimi, vista la velocità con la quale il mondo ludico si muove e si innova, la possibile apertura di altre Case da Gioco faceva senza alcun dubbio notizia.

E proprio per questo, dunque, non ci fa di certo “sobbalzare” la dichiarazione dell’Assessore al Turismo del Comune di San Pellegrino Terme che, recentemente, si è dichiarato del tutto favorevole alla presentazione di un nuovo DDL sull’istituzione di altre Case da Gioco.

L’idea è quella di allargare il comparto del Gioco

Quindi, altre strutture di gioco da unire alle attuali presenti ed attive che in realtà consegnano un numero alquanto “risicato”: l’idea, dunque, di allargare tale comparto ludico è evidente che sarebbe ben vista proprio per quanto riguarda il turismo e l’economia di quei precisi territori, ma anche per ciò che ne deriverebbe a livello dell’occupazione: tutto da non sottovalutare sopratutto in questo periodo così difficile per tutti, cittadini ed imprese.

Ed “avvenimento” che prenderebbero in esame benevolmente le diverse realtà che potessero mai ospitare un nuovo Casinò che sicuramente aiuterebbe molto qualsiasi territorio che usufruirebbe senza dubbio della sua stessa movimentazione ludica.

Infatti, se si pensa a Venezia, a Campione d’Italia od a Sanremo, questo il ventaglio dei casino autorizzati terrestri sul territorio italiano, si percepisce quanto queste città abbiano avuto un sano tornaconto dal rappresentare la presenza di queste imponenti strutture di gioco!

Insomma, più turismo e più occupazione che viaggiano alla grande in sinergia con il mondo ludico e ciò dovrebbe senza ombra di dubbio essere preso in alta considerazione da chi è preposto a decidere su questo nuovo cammino che si potrebbe magari intraprendere, facendo “felici e contenti” tanti altri territori, come per esempio anche quello di Taormina che ospitava una Casa da Gioco nel lontano 1963 e che ebbe, purtroppo, “breve vita” in quanto rimase aperto soltanto per un paio d’anni.

Soluzioni stagionali prese in considerazione

Ma per ritornare all’assessore del Comune di San Pellegrino Terme, ci si vuole “allargare” un po’ su questo specifico argomento: infatti la possibilità di aprire un Casinò stagionale in quel territorio bergamasco non può che essere accolta con favore dagli Amministratori del Comune che da tempo “covano” questo sogno…

Ma come si farebbe a non averlo se si pensa alle “gesta” di quello che un tempo era un Casinò meraviglioso? In effetti, era un magnifico esempio di stile Liberty risalente al 1904-1906 e veniva aperto nel luglio del 1907 costruito ad opera dell’architetto Squadrelli e presentava una facciata imponente ricca di stucchi, fregi e bassorilievi, opera dello scultore Paolo Croce.

Affascinava anche l’interno dove con un gioco di riferimento al luogo ed alle proprietà delle sue acque veniva sviluppato il tema della “joie de vivre” negli affreschi e nei rilievi come nelle sculture oppure nelle bellissime vetrate e nell’arredo finissimo e sofisticato.

Con le Terme ed il Grand Hotel il Casinò realizzava un polo di attrazione per ospiti facoltosi che a San Pellegrino potevano trovare svago e divertimento. Chiuso ed aperto a più riprese a seguito della disciplina sul gioco d’azzardo anche se la sua valorizzazione cresceva in forza delle stazioni termali cessava la sua attività nel 1946, ma il suo fascino ancora oggi viene ricordato.

Dare maggior valore alle strutture già presenti

Ed è proprio per questo che si spera di poterlo vedere “risplendere” nuovamente insieme ad altre “antiche strutture” come quella di Taormina. D’altra parte, San Pellegrino Terme è una cittadina che avrebbe ancora molto da dare a livello turistico ed un rilancio della cittadina termale e della stessa valle potrebbe davvero portare uno sviluppo consistente all’economia di tutto il territorio: ma anche la sua storia che viene ricordata special modo dalle strutture davvero maestose costruite nell’epoca della” belle epoque” suscita ancora un certo interesse.

Oggi il Casinò è ingresso del centro benessere delle Terme e del Grand Hotel e si spera che il progetto di cui si sente recentemente parlare possa essere tenuto in considerazione da gruppi e da società che hanno espresso più di una volta parere positivo in termine di recupero della struttura, ma rimasto poi a livello di intenzione per progetti mai conclusi.

Anche per questo l’attuale progetto è così “sensibilmente” accettato: proprio per le ricadute economiche che la presenza di una Casa da Gioco potrebbe avere per la realtà territoriale.

E non si parla esclusivamente dal punto di vista turistico, di certo molto importante e da tenere in alta considerazione, ma permetterebbe di sviluppare una serie di attività legate al mondo del gioco, cosa che indiscutibilmente darebbe un aiuto più che concreto in termini d’occupazione ed anche di incremento demografico.

Nuovi Casinò per rivalutare le zone meno frequentate

Infatti l’assessore sottolinea che in questi anni si è molto parlato dello spopolamento della valle e si cerca di mettere in atto qualche strategia per fare fronte a questo fenomeno sempre più sentito.

Certamente, l’apertura del Casinò porterebbe una movimentazione notevole per il territorio che a cascata coinvolgerebbe tanti altri sviluppi ed è precisamente per questo che l’interesse per questo progetto è decisamente “vivo” e se servirà si farà di tutto per “spingere” a che diventi una realtà che si possa concretizzare in quel di San Pellegrino Terme, cittadina stupenda ed affascinante che il Casinò potrebbe aiutare a riscoprire in tutte le sue diverse amenità.

Infatti, il medesimo Casinò costituisce ancora oggi una testimonianza davvero impareggiabile per la fantasia che offre nel suo complesso, per l’eleganza dell’architettura e per le decorazioni piene di inventiva.

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