Le disquisizioni sul mondo dei Giochi che non finiscono mai

Le disquisizioni e le riflessioni sul mondo dei giochi non hanno fine: sopratutto perché il sistema-gioco sta affrontando un maxi cambiamento che dovrebbe regolamentare l’intero settore per i prossimi 10-15 anni e riuscire a fare questo in modo equo e rispettando gli interessi e gli obbiettivi di tutti i protagonisti non può essere cosa semplice né tanto meno che metta tutti d’accordo.

Si è certi che qualunque decisione venga presa dall’Esecutivo dovrà confrontarsi con le idee degli operatori che lavorano sul campo e che continuano a sottoporre i propri pensieri: sarà ascoltato anche il pensiero di Pier Paolo Baretta collegato da sempre ai giochi per il suo ammiratissimo ruolo di sottosegretario del settore ai tempi della famosa Intesa del 2017.

Baretta, ha costantemente tenuto alla “salute del gioco pubblico” e delle sue imprese che ha difeso a spada tratta proprio in quell’occasione ed il mondo dei giochi vedeva in lui un riferimento sicuro e corretto che avrebbe avuto a cuore una nuova regolamentazione dell’intero settore, adeguata ai tempi di allora.

Idee del passato che oggi potrebbero rivelarsi utili

Idee che oggi forse potrebbero essere riprese, ovviamente rivedute ed aggiornate con il percorrere del tempo che obbiettivamente sembra poco, ma che per un settore come quello ludico che viaggia anche tecnologicamente con “la velocità della luce” è invece immenso.

Così in questi giorni sempre più “pieni di riflessioni” sia per il comparto terrestre che per l’online dove ormai sono stati fatti i primi passi verso il riordino, “ci piace” continuare ad ascoltare il parere di coloro che vivono il gioco sul campo e che hanno tante esigenze da veder risolvere dal futuro riordino e tanti obbiettivi per rendere il percorso imprenditoriale delle proprie attività meno sconnesso e di certo più tranquillo e tutelato.

Senza dimenticare che il gioco legale ha il compito primario di rappresentare la legalità sul territorio e che deve essere messo in condizione di poterlo fare senza essere osteggiato in vario modo e purtroppo anche dalle stesse Istituzioni.

Dunque, il gioco, compresi i siti di divertimento online che permettono di utilizzare Apple Pay come strumento finanziario, si aspetta giorni “caldi” nelle Commissioni Finanze di Camera e Senato per l’esame dello schema del decreto legislativo sul quale dovrà essere espresso il parere al Governo.

Si deve agire il prima possibile

Quindi, scadenza davvero a breve anche se i parlamentari coinvolti sembrano davvero intenzionati a considerare tutti i vari aspetti della questione che riguarda il riordino del gioco pubblico: ogni osservazione, ogni esigenza, ogni lagnanza vuole essere presa in considerazione, ma le riflessioni sono tante e dopo essere state sentite alcune tra le principali associazioni di categoria in Senato ed in previsione della programmazione di altre, anche la Camera intende seguire questo itinerario, cosa che non si era prevista all’inizio.

Nel calendario del Senato spicca, come detto all’inizio, un nome che più di altri è noto e “caro” al sistema-gioco, quello del già sottosegretario al MEF Pier Paolo Baretta ed insieme a lui si sentiranno i punti di vista anche i rappresentanti di Cigo, Anci, Ggr Poker, Mettiamoci in gioco, Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Alla Camera in lista di attesa Fit, Sts, Acadi, Agsi, As.tro-Intrattenimento, Eurobet, Logico, Sapar ed altri ancora.

In attesa dell’esito di questi appuntamenti “ci piace” curiosare su quanto già a conoscenza delle Commissioni che si vuole riassumere in alcuni punti tra quelli più “sentiti” e sui quali l’Esecutivo si dovrà concentrare per cercare di trovare le soluzioni più adeguate da confluire in normative trasparenti che vadano a tutelare la salute dei giocatori, ma anche gli investimenti fatti dagli operatori, le risorse per le casse statali.

Così, oggi “ci piace” prendere in esame alcuni punti congiunti presentati da Acadi, Egp-Fipe e Sapar che rispecchiano buona parte dei “sentimenti” delle altre Associazioni e che dunque si intendono prendere “ad esempio”.

Il settore dei Giochi è più importante di quello che sembra

Prima di tutto si sottolinea l’importanza del gioco pubblico in relazione agli introiti che lo stesso riesce a far defluire nelle casse erariali: “patrimonio” al quale nessun Governo è riuscito a rinunciare nonostante tutto ciò che si “possa dire” nei confronti del settore anche da certa politica anche perché lo stesso gioco per vent’anni ha tentato di tenere lontana l’illegalità dall’italico territorio.

Ciò anche se le Istituzioni nel tempo non hanno sicuramente contribuito a sostenere il percorso delle Riserve di Stato: ma nonostante questo le attività di gioco hanno nel tempo sperimentato politiche sempre più all’avanguardia per prevenire e contrastare le dipendenze da DGA e per tutelare i minori affinché non venissero a contatto con il gioco d’azzardo.

Proprio per questo compito svolto con tanta attenzione, questo gruppo di associazioni sperava che il riordino venisse affrontato per l’intero comparto: dunque tenendo ben presente l’online, il terrestre e la fiscalità di entrambi in modo da consentire pari dignità e spazio competitivo.

Il gioco online è stato trattato meglio del terrestre

La scelta del Governo è stata un’altra e così gli interessi dei concessionari non sono stati rispettati del tutto e si è ritenuto di privilegiare l’online con il primo intervento da parte dell’Esecutivo. É ovvio, comunque, che si auspichi una equa attenzione per tutti gli interessi sull’offerta di gioco anche sulla distribuzione equilibrata del gioco fisico che tenga conto del potenziale rischio di tutti i giochi in danaro.

Applicandosi anche una delimitazione trasparente tra i due segmenti del gioco ferme le esigenze di ricarica dei conti di gioco online anche nei punti vendita per rispondere alla domanda di multicanalità proveniente dal mercato.

Rimane fisso per tutte le associazioni la valutazione delle soluzioni e delle strategie migliori per la prevenzione ed il contrasto del gioco problematico ed anche il principio che vengano valorizzate le responsabilità degli esercenti e delle reti telematiche di controllo.

Regole chiare per uniformare il mondo ludico italiano

Magari regolamentando in modo uniforme ed a livello nazionale la formazione certificata degli operatori di gioco in modo da metterli in grado di prevenire ed affrontare il DGA, cosa che sarebbe di grande supporto e di aiuto per tutto il popolo di giocatori.

Ultima osservazione “pregnante” che interessa tutti gli operatori è lo sviluppo e la razionalizzazione degli spazi di gioco, l’utilizzo delle reti per i controlli di accesso, implementando così i registri nazionali di auto-esclusione in tutti gli esercizi che offrono gioco pubblico.

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