Fare presto e bene: parole d’ordine per il riordino del gioco terrestre
Il silenzio assordante che si percepisce attorno al gioco fisico sinceramente comincia a far preoccupare, e non poco, gli addetti ai lavori che vista la velocità con la quale si è messo in campo l’inizio del riordino per il gioco a distanza forse speravano in un egual percorso!
Purtroppo, gli operatori sono così vogliosi di vedere il proprio segmento “riordinato” che non hanno fatto i conti con il confronto che dovrà avvenire tra i rappresentanti delle Regioni e degli Enti locali ed il Ministero dell’Economia e delle Finanze che si è sempre presentato, negli ultimi anni, piuttosto angoscioso e senz’altro molto complicato.
D’altra parte, i territori ed il sistema-gioco si sono troppo spesso scontrati con l’annosa Questione Territoriale venuta a concretizzarsi in conseguenza delle famigerate Leggi Regionali “capestro” sul gioco messe in campo dalle stesse Amministrazioni e che hanno davvero reso difficile il compito del gioco pubblico, e quindi legale, di rappresentare sul territorio la legalità e la sicurezza.
In questo momento ancora tutto tace
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Però, oggi, davvero tutto tace e non esiste alcuna data fissata per un possibile tavolo destinato al confronto che tutto il settore terrestre si attende dopo le prime proposte, ormai piuttosto datate, effettuate sia da parte del MEF che dal Gruppo Tecnico delle Regioni e delle Province autonome: sperando che questo non sia un segnale che il riordino del gioco in presenza non sia tra i primi pensieri del Governo che attualmente sembra parecchio impegnato ad infervorarsi per la Autorità differenziata e le elezioni europee che sembrano assorbire ogni pensiero della politica, ed anche in toni piuttosto accesi.
Ma dato che il mondo dei giochi è sempre stato “positivo ed ottimista” e sopratutto abituato a vedere costantemente il bicchiere mezzo pieno, nonostante tutti i guai che il settore ha passato negli ultimi tempi, si vuole pensare che sia soltanto un momento di “fermo” dovuto a questi importanti motivi, ma anche che il riordino terrestre stia comunque avanzando “sotto traccia”, ma tenendo sempre ben presente che servirebbe fare presto a trovare almeno una parvenza di accordi.
Special modo per poter proseguire nel suo percorso che si spera davvero non accidentato e che si spera andrà a breve a concretizzarsi, seppur non con la velocità di quello online che è stato spaventosamente rapido.
Si devono fare delle valutazioni prima di prendere decisioni importanti
Però, a questo punto, pare evidente che salti all’occhio quel vecchio proverbio “Presto e bene mai assieme”, che si è già citato più sopra, perché non si vorrebbe decisamente applicare al momento attuale del mondo ludico: si è atteso così tanto questo futuribile riordino che accompagnarlo nella fretta e con il conseguente sviluppo ed approdo magari negativo non “ci piace” proprio prenderlo in considerazione…
In ogni caso, serve anche tenere presente che sia di riordino del gioco terrestre che della Questione Territoriale se ne sta parlando in luoghi al di fuori di quello politico: come per esempio all’Italian Gaming Expo & Conferenze, come nelle nuove esternazioni dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ma anche in recenti provvedimenti messi in campo da alcuni Comuni italiani che non hanno avuto la pazienza di aspettare la nuova normativa.
Così hanno agito secondo “i vecchi schemi” facendoci trovare di fronte ad un’ordinanza del Sindaco di Salerno che regola l’orario di apertura e chiusura delle sale da gioco fisiche, delle sale scommesse e per gli esercizi aventi attività esclusiva o prevalente differente dal gioco con il seguente criterio: per le sale da gioco pubbliche e sale scommesse, ma anche per bowling e sale bingo, aventi il gioco quale attività esclusiva o prevalente nelle quali è vietato l’accesso ai minori l’orario dalle 10.00 alle ore 02.00.
Invece per gli esercizi aventi attività esclusiva o prevalente differente dal gioco, come bar, tabaccherie, dove non viene vietato l’accesso ai minori l’orario è il seguente: dalle 9.00 alle 12,20 e dalle 14,30 alle 23.00. L’ordinanza non si applica a quelle attività che abbiano installato esclusivamente apparecchi di gioco senza vincita in danaro e comunque apparecchi installati all’interno dei pubblici esercizi.
In diversi Comuni italiani le regole sono differenti
Si vuole riferire, nel contempo, di un’ordinanza emessa a Terni laddove la Giunta Comunale ha approvato lo “Schema di Regolamento per l’esercizio del gioco lecito” .
E ciò con lo scopo di stabilire i criteri di luogo e le limitazione di nuove aperture adibite al gioco che tengano conto di preservare i cittadini sensibili ottemperando le esigenze di rispetto della libera iniziativa d’impresa e di tutela della concorrenza sancite sia dalla Costituzione Italiana che dall’Unione Europea, fermo restando il dovere dell’Ente Locale di salvaguardare la salute e la quiete pubblica.
E qui si aggiunge un punto del provvedimento da considerarsi davvero importante: si dà mandato alla Direzione Economia e Lavoro, promozione del territorio e dell’ambiente di avviare una fase di confronto con le associazioni di categoria sottoponendo lo schema del Regolamento approvato dalla Giunta per le possibili ed eventuali osservazioni per la predisposizione degli atti successivi a livello amministrativo. E perché si è voluto riferire di questi due episodi che in sé non hanno nulla di eclatante rispetto ad altre ordinanze magari più dure?
In qualche modo il riordino del Gioco va fatto in fretta
Soltanto perché sono episodi che tengono ad evidenziare che esiste la necessità di “fare presto” (e naturalmente bene, sfatando così il vecchio proverbio) per dare del gioco un’immagine ed una normativa uniforme a livello nazionale per i locali di gioco superando davvero per sempre l’annosa Questione Territoriale che ora potrebbe essere persino aggravata dall’eventuale approvazione del disegno di legge sull’Autonomia differenziata che, obbiettivamente, andrebbe a dividere il nostro Paese in tante piccole repubbliche attribuendo loro la gestione di determinati settori, compresa la tutela della salute ambito nel quale, come si sa, ricade anche il settore dei giochi.
Ed a prescindere da questo possibile scenario che ha visto battagliare la politica di questi giorni quasi non ci fosse un domani, si deve ribadire che “ci piace” sottolineare che l’unica strada da percorrere per il gioco resta quella del dialogo e del confronto, possibilmente non così esasperato come accade per altre tematiche altrettanto importanti come quella del riordino del gioco terrestre.
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
Gioco Responsabile e Sicuro