Divieto di fumo nei Casinò di Atlantic City
In tutto il Pianeta non c’è dubbio che l’emergenza sanitaria e quella finanziaria stiano destando estrema preoccupazione anche se i contagi sembrano essere diminuiti, seppur con qualche sobbalzo: quindi sempre in tutto il Pianeta si stava tirando un grande sospiro di sollievo in modo particolare per quanto riguarda la ripresa economica che ovunque fa fatica a prendere quota.
Ciò accade in tutti i settori ovviamente: ma chi scrive ha nel cuore il “suo mondo dei giochi e dei migliori casino” che, purtroppo, non sta davvero attraversando un periodo dei migliori in particolare quello del nostro Paese che sta ancora aspettando il suo riordino nazionale dell’intero settore che dovrebbe, e si sottolinea dovrebbe, riuscire a vedere la luce tra poco tempo.
Quello che poi questa riforma porterà alle imprese del settore sarà tutto da valutare,: ma l’importante è che in prima battuta si riesca a risolvere quell’annosa “Questione Territoriale” che si è dimostrata essere un forte impedimento al progredire del mercato.
E non solo: la Questione Territoriale, ancora purtroppo in essere, ha anche bloccato gli investimenti che avrebbero potuto convogliarsi in nuove imprese che avrebbero già potuto cominciare la propria vita commerciale.
Così, sia pre-Coronavirus che post-Coronavirus tutto è ancora bloccato ed è proprio per questa attesa della Legge Delega sul Gioco che l’economia ludica lascia ancora “assai a desiderare” e lascia tutti i suoi operatori nell’incertezza più totale.
Problemi internazionali che toccano anche il Gioco
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Senza poi parlare della guerra in Ucraina che solleverà un polverone politico nel quale saranno tutti coinvolti a livello strategico e dove senz’altro, e ce ne è la motivazione, il nostro Governo sarà in altre faccende affaccendato.
Così, ed ancora una volta, si dovrà aspettare ulteriormente per vedere affacciarsi sul settore questa nuova regolamentazione del gioco d’azzardo che scivolerà in coda a queste problematiche decisamente più importanti che coinvolgono tante vite, tanti territori, e tanta paura per chi ne è coinvolto personalmente e da vicino.
Nel frattempo, dato che non è soltanto il nostro italico gioco a vivere in una sorta di “altalena commerciale” si guarda ai casinò fuori dai nostri confini e piuttosto lontano, ad Atlantic City, dove queste strutture potrebbero essere costrette a licenziare circa 2500 persone se per caso entrasse davvero in vigore il divieto totale di fumo.
Per fortuna, in Italia per questo motivo ormai tanti anni fa nessuno dei nostri lavoratori ha vissuto una cosa simile ed ormai questo divieto fa parte del vivere dei giocatori del nostro Paese e senza alcun sobbalzo né di vita, né lavorativo. Cosa che invece appunto tocca i casinò terrestri di Atlantic City che non sono pochi!
Infatti, la prospettiva che potrebbe coinvolgere i casinò in questo divieto sta suscitando moltissime proteste ed altrettante preoccupazioni oltre che ovviamente anche consensi per tale divieto.
La legge che dovrebbe statuire il divieto di fumo nei casinò è ancora in fase di esame, però le prospettive che ciò potrebbe determinare a livello occupazionale potrebbero assumere contorni davvero preoccupanti per il lavoro.
La ripresa è davvero difficile
E questo mentre le undici strutture di gioco e scommesse sportive della città stanno ancora faticando a riprendersi dagli strascichi dell’emergenza pandemica come accade anche nel nostro Paese e come già sottolineato.
Il parere degli operatori del settore è comunque unanime: non è di certo questo il momento più adatto per emanare un divieto di fumo che potrebbe davvero causare un disagio devastante sia per la città che per l’intero Stato del New Jersey.
Questa sensazione di estrema preoccupazione per i casinò, qui non c’entrano niente i migliori siti legali per giocare online, verrà fatta conoscere al Governatore di quello Stato sperando che questa comunicazione possa provocare delle reazioni e dei ripensamenti o, quanto meno, una presa di coscienza di come viene sentito questo divieto a livello imprenditoriale dal mondo dei casinò di Atlantic City dove, al momento, è consentito fumare nel 25% delle sale.
Il divieto, sempre secondo gli stessi addetti ai lavori, spingerebbe senza alcun dubbio i giocatori-fumatori a spostarsi nelle Case da Gioco della vicina Pennsylvania, dove, peraltro, in molti casinò si può fumare.
Questo potrebbe comportare l’ azzeramento quasi completo degli introiti dei casinò di Atlantic City che non hanno sicuramente bisogno di questo decremento economico, proprio per il cammino che tutte le imprese stanno effettuando per riprendersi dai danni causati dall’emergenza pandemica.
Però, mentre l’economia delle Case da Gioco non solo del New Jersey sta lottando per riprendersi, esistono anche coloro che noncuranti di questo disagio e seppur con ragione stanno lottando insieme a gruppi nazionali di non fumatori affinché quella realtà territoriale colmi questa lacuna nella legge sul fumo pubblico che ancora non copre tutte le aziende di gioco.
Tanto rumore per nulla
Peccato che tutto questo sia quasi “contro” il loro posto di lavoro considerato che questo “polverone” è stato sollevato appunto da un gruppo di lavoratori proprio dei Casinò di Atalantic City che forse o non hanno riflettuto in modo profondo su una possibile perdita del posto di lavoro, oppure sono fermamente convinti dello sviluppo di disturbi respiratori e degli altri danni purtroppo causati anche dalla respirazione del fumo passivo.
E tutto ciò nonostante le Case da gioco abbiano investito somme ingenti per filtri particolari ed in alta tecnologia per la purificazione dell’aria degli spazi adibiti al gioco. Il discorso del fumo, come ben si conosce, è argomento sentito particolarmente per la salute e da anni anima discussioni e tavole rotonde infinite.
Le persone sono sempre più consapevoli dei danni che il fumo va a procurare con il perdurare dell’uso delle sigarette che però esiste tuttora da parte di un ampio schieramento di persone che continuano nel loro “vizio” anche se fortunatamente i più giovani hanno intrapreso una strada diversa: quella di non fumare, in modo particolare da parte di coloro che amano l’ambiente, la natura, la vita ed il cibo salutare.
Ovviamente senza esagerare anche in questo considerato che non deve diventare un’ossessione ma semplicemente uno stile di vita che soddisfa chi lo pratica, senza essere imposto da alcun che: deve essere, infatti, una libera scelta ed un libero pensiero.
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Il Gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica Gioca Responsabilmente |
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Vanessa Maggi Giornalista |
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Vanessa Maggi è la nostra Giornalista di punta che coordina e scrive per la redazione di Casinoonlineaams.com. Spinta da una grande passione per il mondo dei giochi su internet, ricerca sempre notizie legate al mondo ludico per farti stare informato su tutto quel che riguarda questo mondo. La sua passione per questo lavoro è davvero invidiabile. La contraddistingue una grande tenacia nella ricerca della verità. |
Gioco Responsabile e Sicuro